I massicci flussi immigratori degli ultimi decenni hanno portato in Italia ed in altri Stati europei individui e famiglie provenienti da luoghi e culture diverse. L’immigrato, nel Paese d’arrivo, trova regole di condotta e, in particolare, norme penali, diverse da quelle presenti nel suo Paese d’origine, e tale diversità è dovuta, almeno in alcuni casi, alla diversità di cultura. Ciò potrebbe, quindi, indurre l’immigrato a commettere un fatto previsto come reato nel Paese d’arrivo, ma che risulta, invece, conforme, o per lo meno tollerato, nella sua cultura d’origine. Come deve reagire il diritto penale a siffatti reati culturalmente motivati? Deve conferire un qualche rilievo alla ‘motivazione culturale’ che ha spinto l’autore alla loro commissione, ad esempio attraverso le c.d. cultural defenses di cui parla la dottrina statunitense? E tale riconoscimento necessita di una previsione legislativa speciale, o a tal fine sono sufficienti gli strumenti normativi ordinari? Si tratta di interrogativi centrali per il diritto penale delle società multiculturali occidentali, ai quali il presente articolo tenta - anche sulla scorta di un’ampia casistica giurisprudenziale - di fornire una risposta, capace di conciliare il rispetto della diversità culturale con il rispetto della uniformità e della credibilità del sistema penale.
Il diritto penale nelle società multiculturali: i reati culturalmente motivati / F. Basile. - In: REVISTA DE ESTUDOS CRIMINAIS. - ISSN 1676-8698. - 44:(2012 Mar), pp. 9-68.
Il diritto penale nelle società multiculturali: i reati culturalmente motivati
F. BasilePrimo
2012
Abstract
I massicci flussi immigratori degli ultimi decenni hanno portato in Italia ed in altri Stati europei individui e famiglie provenienti da luoghi e culture diverse. L’immigrato, nel Paese d’arrivo, trova regole di condotta e, in particolare, norme penali, diverse da quelle presenti nel suo Paese d’origine, e tale diversità è dovuta, almeno in alcuni casi, alla diversità di cultura. Ciò potrebbe, quindi, indurre l’immigrato a commettere un fatto previsto come reato nel Paese d’arrivo, ma che risulta, invece, conforme, o per lo meno tollerato, nella sua cultura d’origine. Come deve reagire il diritto penale a siffatti reati culturalmente motivati? Deve conferire un qualche rilievo alla ‘motivazione culturale’ che ha spinto l’autore alla loro commissione, ad esempio attraverso le c.d. cultural defenses di cui parla la dottrina statunitense? E tale riconoscimento necessita di una previsione legislativa speciale, o a tal fine sono sufficienti gli strumenti normativi ordinari? Si tratta di interrogativi centrali per il diritto penale delle società multiculturali occidentali, ai quali il presente articolo tenta - anche sulla scorta di un’ampia casistica giurisprudenziale - di fornire una risposta, capace di conciliare il rispetto della diversità culturale con il rispetto della uniformità e della credibilità del sistema penale.Pubblicazioni consigliate
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