Effetti del C3 sul potenziale d’azione della cellula cardiaca : risultati preliminari

Effects of C3 on the action potentials of the myocardial cell. Preliminary results. –The Authors have investigated the electrophysiological effects of C3 on the action potential of the heart cell (in lizard, guinea-pig, and rabbits), of the atrium, of papillary muscle and of the His-Purkinje system. The electrophysiological effects of C3 can be summarized as follows: hyperpolarization of the cell membrane, longer duration of the action potential, slight reduction of the rate of rise of the action potential (dV/dt), positive chronotropic effect. Furthermore, C3 shortens the length of the phase 4 of diastolic polarization (i.e., the pacemaker potential) and favours the occurrence of slow diastolic depolarization, the latter being electrotonically transmitted by cells in the papillary muscle fibers of rabbit heart which were made self-rhythmic through stimulation. The experimental data might be consistent with an antiarrhythmic effect of the drug. In fact, it seems to succeed in stopping disorders connected with the so-called “re-entry” phenomenon. Moreover, action potential propagation is supposed to be improved rather than hindered by the drug’s hyperpolarizing effect and by the slight speeding-up influence on the pacemaker potential. In terms of potassium conductance through the cell membrane, C3 might exert some electrophysiological effect by reducing the membrane permeability to K+.

Gli Autori hanno studiato gli effetti elettrofisiologici del C3 sul potenziale d’azione della singola cellula cardiaca (lucertola, cavia e coniglio), in particolare sulle cellule atriali di miocardio comune, sulle cellule del muscolo papillare e infine sulle cellule del sistema His-Purkinje. Le azioni elettrofisiologiche possono essere così sintetizzate: iperpolarizzazione della membrana cellulare; aumento della durata del potenziale d’azione; lieve riduzione della velocità di salita del potenziale d’azione (dV/dt); effetto cronotropo positivo. Il C3 inoltre accorcia la durata della fase 4 di depolarizzazione diastolica (= potenziale pace-maker) e favorisce la comparsa di una depolarizzazione diastolica lenta trasmessa elettrotonicamente dalle cellule segnapassi, in fibre del muscolo papillare del cuore di coniglio rese autoritmiche in seguito a stimolazione. I dati sperimentali potrebbero essere coerenti con un’azione antiaritmica del farmaco, che si mostrerebbe capace di interrompere disordini legati al fenomeno del “rientro”. Inoltre la conduzione degli impulsi verrebbe facilitata e non ostacolata, grazie all’effetto iperpolarizzazione ed all’azione di accelerazione lieve del potenziale pace-maker. In termini di conduttanza di membrana al potassio, il C3 potrebbe esplicare talune sue azioni elettrofisiologiche attraverso una riduzione della permeabilità di membrana al K+.