A proposito di omaggio a Modigliani. Osservazioni sulla fortuna editoriale di Modigliani negli anni Venti e Trenta

La fortuna di Modigliani in Italia negli anni Venti e Trenta è strettamente veicolata all’opera di divulgazione di Giovanni Scheiwiller e alle sue scelte editoriali. A partire dal 1925 l’interesse di Giovanni per l’artista di Livorno si sarebbe editorialmente dispiegato in più direzioni: la piccola monografia del 1927 fu ristampata due volte (1932, 1935) con diverse modifiche nella scelta delle riproduzioni, con aggiunte alla bibliografia e qualche ritocco al testo; pubblicò una traduzione francese nel 1928 e Disegni di Modigliani con uno scritto di Lamberto Vitali nel 1929 (in seconda edizione nel 1936); curò omaggio a Modigliani nel 1930. La vicenda e la storia di questa avventura editoriale, ripercorsa attraverso l'impiego di un'ampia documentazione inedita, riveste un ruolo importante nella rapida costruzione di una codificata narrazione biografica su Modigliani in Italia. Rappresenta, inoltre, il passaggio di una serie di formule critiche nate in Francia e assunte problematicamente dall'ambiente italiano, spesso animato da spirito misogallico e orientato, in quella congiuntura, a sopravalutazioni nazionali. L'intervento prenderà in esame la nascita della prima monografia italiana su Modigliani e affronterà come punto d'arrivo l'uscita di omaggio a Modigliani, un volume modellato sull'illustre consuetudine letteraria dell’Hommage unita alle più tradizionali raccolte di autografi, in una veste grafica di misurata sperimentazione. L'edizione, fuori commercio, raccoglieva in un’unica, precoce e straordinaria silloge le testimonianze di chi aveva direttamente conosciuto l'artista e, insieme, le considerazioni estetiche sulla sua opera: una scelta non insolita per Giovanni Scheiwiller che fu un entusiasta raccoglitore di documenti riguardanti Modigliani con un intento di fondata focalizzazione bibliografica e biografica.