Riflettendo sull'Africa, sulle Afriche, da una prospettiva di studi culturali

This essay examines how Africa has been constructed as a fixed stereotype in the discourse of the empire and how, in contrast, Africa is plural: it has many histories, stories, geographies, and lives. Arguing in favour of a plurality of Africas and drawing on the theoretical approach of Cultural Studies, the essay reads two texts in comparison: J.M. Coetzee’s The Narrative of Jacobus Coetzee and Mike and Trevor Phillips’s Windrush. The Irresistible Rise of Multi-Racial Britain. The main focus is on ways in which history is constructed and narrated (the history of colonial Southern Africa and of black Britain in the years 50s to 80s, respectively), and also on how geography, the land, helps to shape history – both the history of the past and that of the present.

Il saggio esamina la costruzione coloniale dell’Africa secondo uno stereotipo uniformante e, invece, la pluralità delle Afriche con diverse storie, geografie, narrazioni e vite vissute. Sostenendo la visione di Afriche plurali e adottando il punto di vista degli Studi Culturali, il saggio prende in considerazione e compara due testi: The Narrative of Jacobus Coetzee di J. M. Coetzee e Windrush. The Irresistible Rise of Multi-Racial Britain di Mike e Trevor Phillips. L’argomentazione si incentra sulle modalità di costruzione e di racconto della storia (la storia dell’Africa del sud e quella della black Britain dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta, rispettivamente), a anche sui modi in cui la geografia, la terra, interferisca nella costruzione della storia sia passata sia presente.