Le stenosi esofagee costituiscono un problema relativamente frequente nel cane e nel gatto e sono caratterizzate da disfagia, rigurgito e, in alcuni casi, completa afagia. Possono essere suddivise in stenosi benigne e stenosi maligne e classificate, in base alla loro sede, in intrinseche (o intraparietali) ed estrinseche (o extraparietali). Le stenosi esofagee possono essere trattate in maniera conservativa o chirurgicamente e ciò in funzione della causa che le ha determinate e/o della loro natura. La terapia conservativa viene impiegata principalmente nelle forme intraparietali e si basa: - sulla dilatazione meccanica della stenosi mediante dilatatori assiali o radiali - sul trattamento elettrochirurgico della stenosi e sua successiva dilatazione - sulla scontinuazione dell’anello o del tratto stenotico sotto visione endoscopica e successiva dilatazione - sull'impianto di endoprotesi previa dilatazione della stenosi stessa. La terapia chirurgica si basa fondamentalmente sull'esofagoplastica e sulla resezione ed anastomosi esofagea ed è indicata quando la terapia conservativa non ha sortito sufficiente effetto (recidiva precoce, insufficiente ricanalizzazione del lume esofageo), in caso di stenosi a manicotto o neoplastiche.
Contributo al trattamento delle stenosi esofagee nei piccoli animali / M. Gualtieri. ((Intervento presentato al 11. convegno Congresso Nazionale Soc. Italiana Chirurgia Veterinaria tenutosi a Torino nel 2004.
Contributo al trattamento delle stenosi esofagee nei piccoli animali
M. GualtieriPrimo
2004
Abstract
Le stenosi esofagee costituiscono un problema relativamente frequente nel cane e nel gatto e sono caratterizzate da disfagia, rigurgito e, in alcuni casi, completa afagia. Possono essere suddivise in stenosi benigne e stenosi maligne e classificate, in base alla loro sede, in intrinseche (o intraparietali) ed estrinseche (o extraparietali). Le stenosi esofagee possono essere trattate in maniera conservativa o chirurgicamente e ciò in funzione della causa che le ha determinate e/o della loro natura. La terapia conservativa viene impiegata principalmente nelle forme intraparietali e si basa: - sulla dilatazione meccanica della stenosi mediante dilatatori assiali o radiali - sul trattamento elettrochirurgico della stenosi e sua successiva dilatazione - sulla scontinuazione dell’anello o del tratto stenotico sotto visione endoscopica e successiva dilatazione - sull'impianto di endoprotesi previa dilatazione della stenosi stessa. La terapia chirurgica si basa fondamentalmente sull'esofagoplastica e sulla resezione ed anastomosi esofagea ed è indicata quando la terapia conservativa non ha sortito sufficiente effetto (recidiva precoce, insufficiente ricanalizzazione del lume esofageo), in caso di stenosi a manicotto o neoplastiche.File | Dimensione | Formato | |
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