Il teatro francese di fine Settecento, oltre a lasciare ampie tracce nel dibattito italiano sulle poetiche teatrali, fornisce soggetti e modelli drammaturgici ai compositori italiani. L’acquisizione del repertorio teatrale francese si fa particolarmente intensa all’inizio dell’Ottocento, quando dai soggetti teatrali transalpini viene ricavato un gran numero di libretti d’opera italiani. Mayr e Paër, gli autori più rappresentativi nell’Italia di quegli anni, attingono sistematicamente a soggetti francesi, e sono generalmente considerati l’anello di congiunzione tra l’opera italiana e il teatro musicale francese. Gli autori italiani guardano con interesse particolare al repertorio degli anni rivoluzionari, che tratta argomenti legati all’attualità e predilige le vicende avventurose, ricche di colpi di scena, che suscitano nello spettatore meraviglia e commozione. Sull’esempio francese praticano la commistione dei generi, che si manifesta nella mescolanza del tragico con il comico e nella presenza della componente sentimentale, e si ispirano all’opéra à sauvetage e alla sua drammaturgia: lo dimostrano, tra le altre, molte opere di Mayr e Paër. Alcune tra le novità introdotte dall’opera rivoluzionaria francese sono prontamente accettate dall’opera italiana coeva: l’impiego della musica fuori scena, il gusto per la couleur locale e per il tableau. Ma i princìpi drammaturgici dell’opera rivoluzionaria francese sono in larga misura incompatibili con la tradizione italiana: la verosimiglianza, la tendenza a superare la finzione scenica per rappresentare il reale, la drammaturgia d’azione basata sulla discontinuità e i coups de théâtre. Il melodramma italiano tende invece a sublimare i conflitti drammatici nelle forme ordinate del belcanto all’italiana, che subordina l’azione all’espressione canora; parlare di una vera assimilazione dei modelli drammaturgici francesi da parte dell’opera italiana, perciò, è sostanzialmente improprio.

Les modèles dramaturgiques français dans les opéras de Mayr et Paër / C. Toscani. ((Intervento presentato al convegno Jeux et enjeux de la musique italienne en France (1750-1830) tenutosi a Tours nel 2001.

Les modèles dramaturgiques français dans les opéras de Mayr et Paër

C. Toscani
Primo
2001

Abstract

Il teatro francese di fine Settecento, oltre a lasciare ampie tracce nel dibattito italiano sulle poetiche teatrali, fornisce soggetti e modelli drammaturgici ai compositori italiani. L’acquisizione del repertorio teatrale francese si fa particolarmente intensa all’inizio dell’Ottocento, quando dai soggetti teatrali transalpini viene ricavato un gran numero di libretti d’opera italiani. Mayr e Paër, gli autori più rappresentativi nell’Italia di quegli anni, attingono sistematicamente a soggetti francesi, e sono generalmente considerati l’anello di congiunzione tra l’opera italiana e il teatro musicale francese. Gli autori italiani guardano con interesse particolare al repertorio degli anni rivoluzionari, che tratta argomenti legati all’attualità e predilige le vicende avventurose, ricche di colpi di scena, che suscitano nello spettatore meraviglia e commozione. Sull’esempio francese praticano la commistione dei generi, che si manifesta nella mescolanza del tragico con il comico e nella presenza della componente sentimentale, e si ispirano all’opéra à sauvetage e alla sua drammaturgia: lo dimostrano, tra le altre, molte opere di Mayr e Paër. Alcune tra le novità introdotte dall’opera rivoluzionaria francese sono prontamente accettate dall’opera italiana coeva: l’impiego della musica fuori scena, il gusto per la couleur locale e per il tableau. Ma i princìpi drammaturgici dell’opera rivoluzionaria francese sono in larga misura incompatibili con la tradizione italiana: la verosimiglianza, la tendenza a superare la finzione scenica per rappresentare il reale, la drammaturgia d’azione basata sulla discontinuità e i coups de théâtre. Il melodramma italiano tende invece a sublimare i conflitti drammatici nelle forme ordinate del belcanto all’italiana, che subordina l’azione all’espressione canora; parlare di una vera assimilazione dei modelli drammaturgici francesi da parte dell’opera italiana, perciò, è sostanzialmente improprio.
23-nov-2001
Settore L-ART/07 - Musicologia e Storia della Musica
Université François Rabelais de Tours
Les modèles dramaturgiques français dans les opéras de Mayr et Paër / C. Toscani. ((Intervento presentato al convegno Jeux et enjeux de la musique italienne en France (1750-1830) tenutosi a Tours nel 2001.
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