Lamellar bodies have been found in 28 stomaches of BioTO2 hamster histologically examined. The structures are eosinophilic with a basophilic core. To understand the composition and the pathogenetic origin of the bodies we have done several stains. Lamellar bodies resulted negative for amyloid, calcium, cytokeratins, von Willebrandt factor and NSE stains. They were positive only for PAS stain. They probably result from the aggregation of altered mucus, due to the erroneous way of the pharmacological treatment or the genetic background. Le conoscenze attuali circa Helicobacter spp. negli hamsters sono scarse (Patterson et al., 2000). Fino ad ora sono stati identificati nell’intestino Helicobacter cinaedi e Helicobacter mesocricetorum (Simmons et al., 2000), ritenuti parte della normale flora intestinale, e, nella cistifellea, Helicobacter cholecystus (Franklin et al., 1996), associato a colecistite fibrosa. A livello gastrico sono stati ritrovati Helicobacter aurati (Patterson et al., 2000), Helicobacter spp, a cui non è ancora stato assegnato un nome, e Campylobacter spp. Questi ultimi sembrano molto diffusi nei criceti e la loro presenza è ricollegabile al riscontro di reperti riferibili a gastrite cronica e metaplasia intesinale (Patterson et al., 2000). Al fine di valutare l’influenza di infezioni gastriche da Helicobacter spp. in corso di studi farmacologici sono pervenuti al nostro istituto gli stomaci di 28 criceti appartenenti al ceppo BioTO2. I criceti BioTO2 sono Syrian hamsters omozigoti recessivi per un gene che codifica per il δ-sarcoglicano. Questi animali sviluppano miocardiopatia dilatativa e lesioni muscolari entro i due mesi di età. Gli stomaci di 28 criceti di ceppo BioTO2, tutti di sesso maschile e di 6 mesi di età, provenienti da uno studio farmacologico, sono pervenuti al nostro Istituto in fissativo costituito da formalina al 10% isotonica. I campioni sono stati processati per l’inclusione in paraffina e successivamente sono state ottenute sezioni microtomiche di 4 m di spessore che sono state colorate con Ematossilina-Eosina. Sezioni supplementari sono state effettuate per le indagini istochimiche, colorate con il metodo di PAS, Rosso Congo, Von Kossa, ed immunoistochimiche, condotte con il metodo ABC-perossidasi, utilizzando gli anticorpi primari presenti in tabella. Sono state conferite ad un altro istituto ulteriori sezioni per la colorazione argentica.All’esame istologico, in tutti i soggetti sono stati riscontrati da moderati a gravi infiltrati linfocitari sia in lamina propria sia in sottomucosa, diffusi ed organizzati in follicoli. In 22 soggetti su 28 erano inoltre presenti ulcere ed erosioni con flogosi eterofilica associata. Alla colorazione argentica non sono stati ritrovati batteri riferibili ad Helicobacter spp. Un reperto inusuale, identificato in tutti i soggetti, è stato il riscontro, nel fundus, di strutture rotondeggianti multilamellari concentriche ("a cipolla") ad affinità tintoriale eosinofila e, in alcuni casi, caratterizzate da zona centrale basofila. E’ stata effettuata una colorazione Rosso Congo, ma le strutture multilamellari sono risultate negative. La presenza di queste strutture in un contesto di mucosa alterata poteva supportare l’idea di calcificazioni distrofiche, ma anche in questo caso la colorazione per il calcio è risultata negativa. La struttura morfologica ricorda concrezioni di tipo epiteliale. A tal fine sono state effettuate le colorazioni per citocheratine specifiche dell’epitelio gastrico e per un pool di citocheratine, ma il risultato è stato negativo. Infine abbiamo effettuato la colorazione per le mucine e tutte le strutture sono risultate positive.Abbiamo indagato la possibile origine patogenetica attraverso colorazioni immunoistochimiche con l’anticorpo anti Fattore VIII e anti NSE, ipotizzando che il centro di aggregazione fosse un vaso distrofico o una cellula enteroendocrina degenerata. In entrambi i casi sia il centro sia la parte lamellare sono risultate negative, tranne due strutture che sono risultate positive al fattore VIII.Il riscontro di strutture multilamellari eosinofile nello stomaco non trova riscontro in letteratura, né nell’uomo né in altri animali. In realtà strutture morfologicamente simili, riscontrate in diversi organi, vengono definite corpora amylacea (Cavanagh 1999). Queste sono di composizione diversa, ma la caratteristica comune è la positività al Rosso Congo, con birifrangenza green-apple (Rocken C, 2002). Le nostre strutture alla colorazione con Rosso Congo sono risultate negative. A seguito dei risultati alla colorazione per PAS si può ritenere che le strutture multilamellari siano composte da muco gastrico che si è aggregato per un’alterazione nella sua composizione. In letteratura è dimostrato come Helicobacter spp. determini un’alterazione della mucosa e quindi anche della secrezione ghiandolare (Hills, 1993). Il mancato riscontro di Helicobacter spp. nei nostri campioni porta ad escludere questa ipotesi patogenetica. E’ noto come alcuni farmaci siano in grado di cambiare pH e microambiente gastrico (Hills, 2002). Gli animali da noi esaminati sono stati effettivamente sottoposti ad un trattamento farmacologico sperimentale di cui non si conosce la natura, ma crediamo che questa ipotesi possa essere tralasciata per via del fatto che, nei nostri 28 soggetti, erano compresi animali di controllo. La presenza di ulcere ed infiltrato infiammatorio nei campioni dimostra come il trattamento effettuato con sondino, a base sia di sol. fisiologica sia del nuovo farmaco, abbia influito notevolmente sulla mucosa gastrica degli animali. Non possiamo attualmente escludere anche un’ipotesi basata sulla condizione genetica di questi animali che porta a sviluppare miocardiopatia dilatativa e lesioni alla muscolatura liscia vasale in pochi mesi. Possiamo concludere che le strutture multilamellari riscontrate nel fundus di Hamster BioTO2 siano aggregati di muco, la cui origine patogenetica è ancora dubbia. Un futuro esame istologico su animali non trattati con sondino potrebbe essere d’aiuto nella determinazione dell’origine di tali strutture.

Corpi lamellari nello stomaco di criceti / S. Belluco, P. Roccabianca, L. Crippa, E. Scanziani. ((Intervento presentato al 21. convegno XXI Congresso Nazionale APIV tenutosi a Grugliasco (TO) nel 2003.

Corpi lamellari nello stomaco di criceti

S. Belluco
Primo
;
P. Roccabianca
Secondo
;
E. Scanziani
Ultimo
2003

Abstract

Lamellar bodies have been found in 28 stomaches of BioTO2 hamster histologically examined. The structures are eosinophilic with a basophilic core. To understand the composition and the pathogenetic origin of the bodies we have done several stains. Lamellar bodies resulted negative for amyloid, calcium, cytokeratins, von Willebrandt factor and NSE stains. They were positive only for PAS stain. They probably result from the aggregation of altered mucus, due to the erroneous way of the pharmacological treatment or the genetic background. Le conoscenze attuali circa Helicobacter spp. negli hamsters sono scarse (Patterson et al., 2000). Fino ad ora sono stati identificati nell’intestino Helicobacter cinaedi e Helicobacter mesocricetorum (Simmons et al., 2000), ritenuti parte della normale flora intestinale, e, nella cistifellea, Helicobacter cholecystus (Franklin et al., 1996), associato a colecistite fibrosa. A livello gastrico sono stati ritrovati Helicobacter aurati (Patterson et al., 2000), Helicobacter spp, a cui non è ancora stato assegnato un nome, e Campylobacter spp. Questi ultimi sembrano molto diffusi nei criceti e la loro presenza è ricollegabile al riscontro di reperti riferibili a gastrite cronica e metaplasia intesinale (Patterson et al., 2000). Al fine di valutare l’influenza di infezioni gastriche da Helicobacter spp. in corso di studi farmacologici sono pervenuti al nostro istituto gli stomaci di 28 criceti appartenenti al ceppo BioTO2. I criceti BioTO2 sono Syrian hamsters omozigoti recessivi per un gene che codifica per il δ-sarcoglicano. Questi animali sviluppano miocardiopatia dilatativa e lesioni muscolari entro i due mesi di età. Gli stomaci di 28 criceti di ceppo BioTO2, tutti di sesso maschile e di 6 mesi di età, provenienti da uno studio farmacologico, sono pervenuti al nostro Istituto in fissativo costituito da formalina al 10% isotonica. I campioni sono stati processati per l’inclusione in paraffina e successivamente sono state ottenute sezioni microtomiche di 4 m di spessore che sono state colorate con Ematossilina-Eosina. Sezioni supplementari sono state effettuate per le indagini istochimiche, colorate con il metodo di PAS, Rosso Congo, Von Kossa, ed immunoistochimiche, condotte con il metodo ABC-perossidasi, utilizzando gli anticorpi primari presenti in tabella. Sono state conferite ad un altro istituto ulteriori sezioni per la colorazione argentica.All’esame istologico, in tutti i soggetti sono stati riscontrati da moderati a gravi infiltrati linfocitari sia in lamina propria sia in sottomucosa, diffusi ed organizzati in follicoli. In 22 soggetti su 28 erano inoltre presenti ulcere ed erosioni con flogosi eterofilica associata. Alla colorazione argentica non sono stati ritrovati batteri riferibili ad Helicobacter spp. Un reperto inusuale, identificato in tutti i soggetti, è stato il riscontro, nel fundus, di strutture rotondeggianti multilamellari concentriche ("a cipolla") ad affinità tintoriale eosinofila e, in alcuni casi, caratterizzate da zona centrale basofila. E’ stata effettuata una colorazione Rosso Congo, ma le strutture multilamellari sono risultate negative. La presenza di queste strutture in un contesto di mucosa alterata poteva supportare l’idea di calcificazioni distrofiche, ma anche in questo caso la colorazione per il calcio è risultata negativa. La struttura morfologica ricorda concrezioni di tipo epiteliale. A tal fine sono state effettuate le colorazioni per citocheratine specifiche dell’epitelio gastrico e per un pool di citocheratine, ma il risultato è stato negativo. Infine abbiamo effettuato la colorazione per le mucine e tutte le strutture sono risultate positive.Abbiamo indagato la possibile origine patogenetica attraverso colorazioni immunoistochimiche con l’anticorpo anti Fattore VIII e anti NSE, ipotizzando che il centro di aggregazione fosse un vaso distrofico o una cellula enteroendocrina degenerata. In entrambi i casi sia il centro sia la parte lamellare sono risultate negative, tranne due strutture che sono risultate positive al fattore VIII.Il riscontro di strutture multilamellari eosinofile nello stomaco non trova riscontro in letteratura, né nell’uomo né in altri animali. In realtà strutture morfologicamente simili, riscontrate in diversi organi, vengono definite corpora amylacea (Cavanagh 1999). Queste sono di composizione diversa, ma la caratteristica comune è la positività al Rosso Congo, con birifrangenza green-apple (Rocken C, 2002). Le nostre strutture alla colorazione con Rosso Congo sono risultate negative. A seguito dei risultati alla colorazione per PAS si può ritenere che le strutture multilamellari siano composte da muco gastrico che si è aggregato per un’alterazione nella sua composizione. In letteratura è dimostrato come Helicobacter spp. determini un’alterazione della mucosa e quindi anche della secrezione ghiandolare (Hills, 1993). Il mancato riscontro di Helicobacter spp. nei nostri campioni porta ad escludere questa ipotesi patogenetica. E’ noto come alcuni farmaci siano in grado di cambiare pH e microambiente gastrico (Hills, 2002). Gli animali da noi esaminati sono stati effettivamente sottoposti ad un trattamento farmacologico sperimentale di cui non si conosce la natura, ma crediamo che questa ipotesi possa essere tralasciata per via del fatto che, nei nostri 28 soggetti, erano compresi animali di controllo. La presenza di ulcere ed infiltrato infiammatorio nei campioni dimostra come il trattamento effettuato con sondino, a base sia di sol. fisiologica sia del nuovo farmaco, abbia influito notevolmente sulla mucosa gastrica degli animali. Non possiamo attualmente escludere anche un’ipotesi basata sulla condizione genetica di questi animali che porta a sviluppare miocardiopatia dilatativa e lesioni alla muscolatura liscia vasale in pochi mesi. Possiamo concludere che le strutture multilamellari riscontrate nel fundus di Hamster BioTO2 siano aggregati di muco, la cui origine patogenetica è ancora dubbia. Un futuro esame istologico su animali non trattati con sondino potrebbe essere d’aiuto nella determinazione dell’origine di tali strutture.
giu-2003
Settore VET/03 - Patologia Generale e Anatomia Patologica Veterinaria
Associazione italiana patologi veterinari
Corpi lamellari nello stomaco di criceti / S. Belluco, P. Roccabianca, L. Crippa, E. Scanziani. ((Intervento presentato al 21. convegno XXI Congresso Nazionale APIV tenutosi a Grugliasco (TO) nel 2003.
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