Background/Problema: I benefici dell’allattamento al seno materno, sulla salute dei neonati, delle madri, della società, sono evidenti1. Nonostante questo, la pratica dell’allattamento materno è spesso interrotta precocemente. Una survey condotta dell’Istituto Nazionale di Statistica Italiano ha mostrato che l’81,1% delle madri allatta il proprio figlio al momento della dimissione ospedaliera ma che tale pratica si riduce del 20% entro il terzo mese di vita del bambino. Un recente report ha indagato la prevalenza dell’allattamento al seno, nelle donne della regione Lombardia2. A 48 ora dal parto, il 95,6% delle madri allatta il proprio figlio, ma la prevalenza precipita al 67,5% entro il primo trimestre di vita. Tali dati confermano la criticità delle prime settimane dopo il parto per l’abbandono dell’allattamento al seno. Numerosi studi hanno evidenziato che il supporto fornito dai professionisti della salute subito dopo il parto e nei primi giorni dopo la dimissione ospedaliera, è fondamentale per la protezione dell’allattamento al seno. Considerata l’importanza dell’allattamento materno e le limitate risorse di cui si dispone, riuscire ad individuare precocemente le donne a rischio di interrompere l’allattamento, è auspicabile per poter mirare il sostegno alla pratica. Con questa finalità nel 20023 è stato elaborato in Kansas, uno score chiamato Breastfeeding Assessment Score (BAS), con una significatività prognostica con un valore di cut-off di 8. Obbiettivi: validare il BAS sulla popolazione di puerpere italiane. Materiali e metodi: studio descrittivo, prospettico, bicentrico ( Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico e Ospedale San Gerardo dei Tintori). Con campionamento di convenienza sono state incluse donne intenzionate ad allattare, sane, con gravidanza singola, fisiologica, con parto avvenuto a termine, con neonato sano. Al momento della dimissione, i ricercatori hanno attribuito alle donne incluse il BAS e sono hanno rilevato alcuni aspetti demografici e clinici relativi alla gravidanza e al parto. Dopo un mese dal parto tutte le donne sono state ricontattate telefonicamente. Durante il follow-up si è rilevato come la madre stava allattando in quel momento (allattamento esclusivo, predominante, complemetato o artificiale). In caso di allattamento complementato o artificiale, è stato chiesto il motivo dell’interruzione dell’allattamento esclusivo. E stato inoltre chiesto in che giornata si è interrotto l’allattamento esclusivo. Metodi statistici: La validità del BAS è stata valutata attraverso l’analisi della sensibilità, della specificità e dell’area sottesa alla curva ROC. E’ stata valutata l’associazione del BAS e di altre variabili con la cessazione dell’allattamento esclusivo utilizzando il test del Chi quadro, e l’interruzione dell’allattamento nel tempo attraverso la curva di sopravvivenza di Kaplan-Meier. Le variabili che all’analisi univariata sono risultate associate all’interruzione dell’allattamento e le variabili di interesse a priori, sono state successivamente analizzate con il modello di regressione logistica. Le analisi sono state eseguite usando il software Stata 11. Risultati: Hanno preso parte allo studio 386 donne. E’ stato attribuito un BAS > 8 in 267 donne (69,2 %) e un BAS < 8, in 119 (30,8 %). 6 coppie madre-neonato sono state perse al contatto di follow-up. Delle 380 madri a follow up, 238 (62,6 %) stavano allattando in modo esclusivo, 15 (3,9 %) stavano allattando in modo predominante, 69 (18,2 %) in modo complementato e 58 (15,3 %) avevano interrotto l’allattamento al seno. Per il punteggio BAS, l’area sottesa alla curva ROC fu di 0,74. Su un totale di 253 donne che stavano allattando esclusivamente o in modo predominante, il BAS è stato > a 8 in 200 casi (specificità 79,1 %). Nelle 127 donne che avevano interrotto l’allattamento il BAS fu < a 8 in 66 casi (sensibilità 52 %). Poiché le donne incluse nello studio aveva un età più alta rispetto alle donne del Kansas, è stato calcolato un punteggio BAS utilizzando delle diverse categorie di età. Per il BAS modificato l’area sottesa alla curva ROC fu di 0,70. Assumendo un punto di cut-off di 8, il BAS modificato con le nuove categorie di età ha dimostrato una specificità di 57,3% e una sensibilità di 70,1 %. Dopo regressione logistica multipla, l’area sottesa alla curva ROC è stata di 0,84. Discussione/Conclusione: I risultati della ricerca hanno confermato il trend nazionale di prevalenza di allattamento al seno e l’età media delle partorienti italiane2. Questo studio valida il BAS - ridotto a 5 variabili e modificato nelle categorie di età delle donne, utilizzando un punto di cut-off di 8 - come un utile strumento nell’identificare le nutrici che smetteranno precocemente di allattare e con questo lavoro ci si propone di fornire al personale addetto all’assistenza, uno strumento utile per mirare l’efficacia e l’efficienza del supporto alla donna nutrice.

Esperienza di ricerca per la validazione del reduced breastfeeding score sulla popolazione italiana / V.F. Zobbi, D. Calistri, D. Consonni, F. Nordio, W. Costantini, P.A. Mauri. ((Intervento presentato al convegno Conferenza permanente delle classi di laurea delle professioni sanitarie Meeting di primavera tenutosi a Milano nel 2012.

Esperienza di ricerca per la validazione del reduced breastfeeding score sulla popolazione italiana

V.F. Zobbi
Primo
;
D. Calistri
Secondo
;
W. Costantini
Penultimo
;
P.A. Mauri
Ultimo
2012

Abstract

Background/Problema: I benefici dell’allattamento al seno materno, sulla salute dei neonati, delle madri, della società, sono evidenti1. Nonostante questo, la pratica dell’allattamento materno è spesso interrotta precocemente. Una survey condotta dell’Istituto Nazionale di Statistica Italiano ha mostrato che l’81,1% delle madri allatta il proprio figlio al momento della dimissione ospedaliera ma che tale pratica si riduce del 20% entro il terzo mese di vita del bambino. Un recente report ha indagato la prevalenza dell’allattamento al seno, nelle donne della regione Lombardia2. A 48 ora dal parto, il 95,6% delle madri allatta il proprio figlio, ma la prevalenza precipita al 67,5% entro il primo trimestre di vita. Tali dati confermano la criticità delle prime settimane dopo il parto per l’abbandono dell’allattamento al seno. Numerosi studi hanno evidenziato che il supporto fornito dai professionisti della salute subito dopo il parto e nei primi giorni dopo la dimissione ospedaliera, è fondamentale per la protezione dell’allattamento al seno. Considerata l’importanza dell’allattamento materno e le limitate risorse di cui si dispone, riuscire ad individuare precocemente le donne a rischio di interrompere l’allattamento, è auspicabile per poter mirare il sostegno alla pratica. Con questa finalità nel 20023 è stato elaborato in Kansas, uno score chiamato Breastfeeding Assessment Score (BAS), con una significatività prognostica con un valore di cut-off di 8. Obbiettivi: validare il BAS sulla popolazione di puerpere italiane. Materiali e metodi: studio descrittivo, prospettico, bicentrico ( Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico e Ospedale San Gerardo dei Tintori). Con campionamento di convenienza sono state incluse donne intenzionate ad allattare, sane, con gravidanza singola, fisiologica, con parto avvenuto a termine, con neonato sano. Al momento della dimissione, i ricercatori hanno attribuito alle donne incluse il BAS e sono hanno rilevato alcuni aspetti demografici e clinici relativi alla gravidanza e al parto. Dopo un mese dal parto tutte le donne sono state ricontattate telefonicamente. Durante il follow-up si è rilevato come la madre stava allattando in quel momento (allattamento esclusivo, predominante, complemetato o artificiale). In caso di allattamento complementato o artificiale, è stato chiesto il motivo dell’interruzione dell’allattamento esclusivo. E stato inoltre chiesto in che giornata si è interrotto l’allattamento esclusivo. Metodi statistici: La validità del BAS è stata valutata attraverso l’analisi della sensibilità, della specificità e dell’area sottesa alla curva ROC. E’ stata valutata l’associazione del BAS e di altre variabili con la cessazione dell’allattamento esclusivo utilizzando il test del Chi quadro, e l’interruzione dell’allattamento nel tempo attraverso la curva di sopravvivenza di Kaplan-Meier. Le variabili che all’analisi univariata sono risultate associate all’interruzione dell’allattamento e le variabili di interesse a priori, sono state successivamente analizzate con il modello di regressione logistica. Le analisi sono state eseguite usando il software Stata 11. Risultati: Hanno preso parte allo studio 386 donne. E’ stato attribuito un BAS > 8 in 267 donne (69,2 %) e un BAS < 8, in 119 (30,8 %). 6 coppie madre-neonato sono state perse al contatto di follow-up. Delle 380 madri a follow up, 238 (62,6 %) stavano allattando in modo esclusivo, 15 (3,9 %) stavano allattando in modo predominante, 69 (18,2 %) in modo complementato e 58 (15,3 %) avevano interrotto l’allattamento al seno. Per il punteggio BAS, l’area sottesa alla curva ROC fu di 0,74. Su un totale di 253 donne che stavano allattando esclusivamente o in modo predominante, il BAS è stato > a 8 in 200 casi (specificità 79,1 %). Nelle 127 donne che avevano interrotto l’allattamento il BAS fu < a 8 in 66 casi (sensibilità 52 %). Poiché le donne incluse nello studio aveva un età più alta rispetto alle donne del Kansas, è stato calcolato un punteggio BAS utilizzando delle diverse categorie di età. Per il BAS modificato l’area sottesa alla curva ROC fu di 0,70. Assumendo un punto di cut-off di 8, il BAS modificato con le nuove categorie di età ha dimostrato una specificità di 57,3% e una sensibilità di 70,1 %. Dopo regressione logistica multipla, l’area sottesa alla curva ROC è stata di 0,84. Discussione/Conclusione: I risultati della ricerca hanno confermato il trend nazionale di prevalenza di allattamento al seno e l’età media delle partorienti italiane2. Questo studio valida il BAS - ridotto a 5 variabili e modificato nelle categorie di età delle donne, utilizzando un punto di cut-off di 8 - come un utile strumento nell’identificare le nutrici che smetteranno precocemente di allattare e con questo lavoro ci si propone di fornire al personale addetto all’assistenza, uno strumento utile per mirare l’efficacia e l’efficienza del supporto alla donna nutrice.
mag-2012
Breastfeeding ; Breastfeeding assessment score
Settore MED/47 - Scienze Infermieristiche Ostetrico-Ginecologiche
Università degli Studi di Milano
http://cplps.altervista.org/blog/
Esperienza di ricerca per la validazione del reduced breastfeeding score sulla popolazione italiana / V.F. Zobbi, D. Calistri, D. Consonni, F. Nordio, W. Costantini, P.A. Mauri. ((Intervento presentato al convegno Conferenza permanente delle classi di laurea delle professioni sanitarie Meeting di primavera tenutosi a Milano nel 2012.
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