Il saggio mette in luce come la riforma del Titolo V, parte seconda, della Costituzione abbia introdotto in Italia una tendenziale pariordinazione dei diversi enti che costituiscono la Repubblica, imponendo una ridefinizione dei rapporti tra Regioni ed enti locali, i quali dovrebbero essere improntati a modelli maggiormente collaborativi. In questo contesto, viene particolarmente evidenziato come la Regione sia stata vieppiù chiamata a diventare ente di governo politico, di indirizzo strategico e di programmazione sul proprio territorio. Da qui la necessità di introdurre adeguati strumenti decisionali, di programmazione e di controllo, in grado di garantire un sistema integrato di governo sul territorio. Ci si sofferma quindi ad analizzare le forme di concertazione tra i diversi soggetti che agiscono sul territorio per definire le scelte, gli obiettivi, le procedure di governo locale, le responsabilità dei soggetti coinvolti, nonché le modalità di cooperazione tra le Regioni e gli enti locali. Ciò al fine di assicurare una certa uniformità sul territorio regionale in un sistema multilivello, stretto tra le esigenze di differenziazione, legate al processo di valorizzazione delle autonomie, da un lato, e di uniformità e coerenza del sistema regionale, dall’altro.

Italian Regions and Local Authorities within the framework of a new Autonomist System / G. Marchetti. - In: PERSPECTIVES ON FEDERALISM. - ISSN 2036-5438. - 2:1(2010), pp. 89-121.

Italian Regions and Local Authorities within the framework of a new Autonomist System

G. Marchetti
Primo
2010

Abstract

Il saggio mette in luce come la riforma del Titolo V, parte seconda, della Costituzione abbia introdotto in Italia una tendenziale pariordinazione dei diversi enti che costituiscono la Repubblica, imponendo una ridefinizione dei rapporti tra Regioni ed enti locali, i quali dovrebbero essere improntati a modelli maggiormente collaborativi. In questo contesto, viene particolarmente evidenziato come la Regione sia stata vieppiù chiamata a diventare ente di governo politico, di indirizzo strategico e di programmazione sul proprio territorio. Da qui la necessità di introdurre adeguati strumenti decisionali, di programmazione e di controllo, in grado di garantire un sistema integrato di governo sul territorio. Ci si sofferma quindi ad analizzare le forme di concertazione tra i diversi soggetti che agiscono sul territorio per definire le scelte, gli obiettivi, le procedure di governo locale, le responsabilità dei soggetti coinvolti, nonché le modalità di cooperazione tra le Regioni e gli enti locali. Ciò al fine di assicurare una certa uniformità sul territorio regionale in un sistema multilivello, stretto tra le esigenze di differenziazione, legate al processo di valorizzazione delle autonomie, da un lato, e di uniformità e coerenza del sistema regionale, dall’altro.
Settore IUS/08 - Diritto Costituzionale
2010
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