Linee guida dell’EFSA per la valutazione della sicurezza degli integratori alimentari

Attualmente, vi è una crescente consapevolezza tra gli esperti della sicurezza e le autorità di regolamentazione dei rischi associati all’uso di vegetali e ingredienti botanici nei prodotti alimentari, inclusi gli integratori alimentari. Sta diventando chiaro che “naturale” non equivale a “sicuro” e che, nella società moderna, gli effetti negativi per la salute possono verificarsi come una conseguenza di abuso. Parallelamente alla crescente consapevolezza dei problemi dovuti a vegetali e ingredienti botanici, sono in aumento anche gli sforzi al fine di garantire la sicurezza. Sono stati pubblicati diversi documenti di orientamento sulla valutazione della sicurezza dell’uso di vegetali e di preparati botanici come ingredienti nei prodotti alimentari e negli integratori alimentari, sebbene, al momento, non siano ancora stati istituiti appropriati quadri legislativi e approcci per la valutazione del rischio. Inoltre, nella definizione di linee guida per la valutazione del rischio di prodotti botanici, emergono una serie di problematiche che devono essere sviluppate oltre l’attuale stato dell’arte. Per una migliore e più accurata valutazione futura del rischio da vegetali è necessario sviluppare ulteriormente e convalidare: (i) l’utilizzo del margine di esposizione (MOE) per composti genotossici e cancerogeni; (ii) nuovi modi per quantificare e incorporare l’effetto matrice nelle strategie di valutazione del rischio; (iii) l’uso di metodi di analisi chimica che consentano la completa caratterizzazione chimica di miscele complesse. La definizione di nuovi approcci nella valutazione del rischio suggerisce, per esempio, l’adozione della “soglia di preoccupazione tossicologica “ (threshold of toxicological concern, TTC), quale duttile strumento in questo particolare campo della sicurezza alimentare.