Objective: Verificare l’incidenza della depressione del post partum e i fattori di rischio correlati in un campione di donne reclutato presso l’ambulatorio del puerperio della clinica L.Mangiagalli. Elaborare, in base ai desideri delle neo-mamme, una rete di sostegno alle puerpere dal momento che vengono dimesse dall’ospedale. Setting: Ambulatorio del puerperio, clinica L.Mangiagalli, Milano Partecipants: 105 puerpere nelle prime 2 settimane di post-partum Project: Tenendo conto delle risposte ai questionari proposti alle puerpere, si propone un progetto di rete di supporto a domicilio. La nuova figura professionale che occuperà questo ruolo è:“L’ostetrica domiciliare di supporto alla maternità”. Si definirà l’ambito di competenza di questa figura professionale, i suoi compiti nei confronti della madre e del neonato, e si darà un idea di come verranno programmate e svolte le visite domiciliari, gli incontri di gruppo e il sostegno telefonico. Results: La media dell’ età delle donne intervistate è di 32.9, queste donne hanno risposto ai questionari dopo la dimissione, in un periodo dai 7 ai 15 giorno dal parto. 24 donne su 105 hanno un test di Edimburgo positivo con score maggiore di 12 (25.2%) e 2 di loro hanno totalizzato un punteggio maggiore di 20 ( depressione moderata). 45 donne su 105 hanno un EPDS (Edimburg post delivery score) compreso tra 7 e dodici (47.25%), pertanto si possono considerare come donne a rischio di depressione. 36 donne su 105 hanno un test di Edimburgo negativo (37.8%), ovvero hanno totalizzato meno di sette punti nel EPDS. Per quanto riguarda il questionario attinente al tipo di intervento che le donne richiedono, il 42 % delle donne ha richiesto visite a domicilio, il 26% delle donne vorrebbe che esistesse un numero di telefono attivo 24 h al giorno, mentre il 13% delle intervistate ha scelto di poter partecipare ad incontri di gruppo per un supporto post partum. Molte donne hanno richiesto più di un intervento da parte dell’ostetrica. Le risposte associate più frequenti, sono state: visite a domicilio e telefono di pronto aiuto alla mamma in difficoltà che copra le 24h del giorno. Conclusion: L’incidenza della PND (post natal depression) nei paesi occidentali, è stimata attorno al 10-20%, con questa ricerca si è rilevata una percentuale maggiore di positività al EPDS e soprattutto, le donne a rischio di depressione, superano le donne con un EPDS negativo. L’aumento delle percentuali indica, che nella realtà dell’ambulatorio di puerperio della clinica milanese, accedano con maggior facilità mamme a rischio di depressione e quindi, si possa utilizzare di tale ambito per agire con un eventuale intervento ostetrico profilattico di supporto. L’intervento di prevenzione di depressione post partum, può essere pensato creando un sistema di identificazione delle mamme a rischio per tutte le realtà ostetriche del territorio milanese e successivamente con la strutturazione di un progetto d’assistenza ostetrica domiciliare, sulla falsa riga dei modelli anglosassoni. Questo tipo di assistenza, identificherà primitivamente i casi a rischio ed eviterà che questi si conclamino in casi positivi.

Indagine sulle puerpere riguardo alla depressione post partum / V. Valli, M. Barbieri Carones, P.A. Mauri. - Università degli Studi di Milano : Università degli Studi di Milano, 2008.

Indagine sulle puerpere riguardo alla depressione post partum

P.A. Mauri
Ultimo
2008

Abstract

Objective: Verificare l’incidenza della depressione del post partum e i fattori di rischio correlati in un campione di donne reclutato presso l’ambulatorio del puerperio della clinica L.Mangiagalli. Elaborare, in base ai desideri delle neo-mamme, una rete di sostegno alle puerpere dal momento che vengono dimesse dall’ospedale. Setting: Ambulatorio del puerperio, clinica L.Mangiagalli, Milano Partecipants: 105 puerpere nelle prime 2 settimane di post-partum Project: Tenendo conto delle risposte ai questionari proposti alle puerpere, si propone un progetto di rete di supporto a domicilio. La nuova figura professionale che occuperà questo ruolo è:“L’ostetrica domiciliare di supporto alla maternità”. Si definirà l’ambito di competenza di questa figura professionale, i suoi compiti nei confronti della madre e del neonato, e si darà un idea di come verranno programmate e svolte le visite domiciliari, gli incontri di gruppo e il sostegno telefonico. Results: La media dell’ età delle donne intervistate è di 32.9, queste donne hanno risposto ai questionari dopo la dimissione, in un periodo dai 7 ai 15 giorno dal parto. 24 donne su 105 hanno un test di Edimburgo positivo con score maggiore di 12 (25.2%) e 2 di loro hanno totalizzato un punteggio maggiore di 20 ( depressione moderata). 45 donne su 105 hanno un EPDS (Edimburg post delivery score) compreso tra 7 e dodici (47.25%), pertanto si possono considerare come donne a rischio di depressione. 36 donne su 105 hanno un test di Edimburgo negativo (37.8%), ovvero hanno totalizzato meno di sette punti nel EPDS. Per quanto riguarda il questionario attinente al tipo di intervento che le donne richiedono, il 42 % delle donne ha richiesto visite a domicilio, il 26% delle donne vorrebbe che esistesse un numero di telefono attivo 24 h al giorno, mentre il 13% delle intervistate ha scelto di poter partecipare ad incontri di gruppo per un supporto post partum. Molte donne hanno richiesto più di un intervento da parte dell’ostetrica. Le risposte associate più frequenti, sono state: visite a domicilio e telefono di pronto aiuto alla mamma in difficoltà che copra le 24h del giorno. Conclusion: L’incidenza della PND (post natal depression) nei paesi occidentali, è stimata attorno al 10-20%, con questa ricerca si è rilevata una percentuale maggiore di positività al EPDS e soprattutto, le donne a rischio di depressione, superano le donne con un EPDS negativo. L’aumento delle percentuali indica, che nella realtà dell’ambulatorio di puerperio della clinica milanese, accedano con maggior facilità mamme a rischio di depressione e quindi, si possa utilizzare di tale ambito per agire con un eventuale intervento ostetrico profilattico di supporto. L’intervento di prevenzione di depressione post partum, può essere pensato creando un sistema di identificazione delle mamme a rischio per tutte le realtà ostetriche del territorio milanese e successivamente con la strutturazione di un progetto d’assistenza ostetrica domiciliare, sulla falsa riga dei modelli anglosassoni. Questo tipo di assistenza, identificherà primitivamente i casi a rischio ed eviterà che questi si conclamino in casi positivi.
2008
midwife ; depression post partum
Settore MED/47 - Scienze Infermieristiche Ostetrico-Ginecologiche
Working Paper
Indagine sulle puerpere riguardo alla depressione post partum / V. Valli, M. Barbieri Carones, P.A. Mauri. - Università degli Studi di Milano : Università degli Studi di Milano, 2008.
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