La ripresa della sessualità dopo il parto. Il vissuto delle donne, il ruolo dell'ostetrica

Il presente lavoro ha l'obiettivo di indagare l'informazione della donna sulla ripresa della sessualità dopo la gravidanza e il parto e il ruolo dell'ostetrica. Nei mesi di Gennaio e Febbraio 2009, è stato somministrato un questionario a 100 donne che hanno partorito da più di dodici mesi, mentre un questionario differente è stato proposto a cinquanta ostetriche che lavorano in diversi ambiti, quali la sala parto, il puerperio e gli ambulatori di puerperio. Dall'analisi dei risultati ottenuti, emerge che il tema della sessualità e della relazione sessuale di coppia dopo il parto, nonostante l'indubbia importanza attribuita ad essi da parte delle donne e delle ostetriche stesse, siano ancora poco chiaramente trattati e troppo taciuti. Solo una minoranza di ostetriche si interessa a questo aspetto in modo attivo, coinvolgendo la donna e, insieme ad essa, dedicando il tempo necessario a far luce sui cambiamenti della sessualità che la maternità comporta, affrontando le paure e chiarendo i dubbi e le perplessità. Dall'altra parte, invece, è presente una buona quota di ostetriche che non si sente sufficientemente formata, informata e aggiornata sull'argomento, non lo affronta, o non lo ha mai affrontato con la neo mamma o con la coppia. In gran parte dei casi, la figura dell'ostetrica, non rappresenta, così, il punto di riferimento per la donna che, da parte sua, spesso, non riconosce ad essa questa competenza (invece resa esplicita nel Profilo Professionale e nel Codice Deontologico di categoria) e utilizza altre fonti di informazione, come internet, giornali, riviste, libri, chiacchiere comuni, amici e familiari. Da ciò deriva che parlare e confrontarsi, al di fuori della coppia, sulla sessualità dopo il parto rimane un tabù, rafforzato, nella maggior parte delle situazioni, anche dagli stessi operatori. Tabù che impedisce una corretta, completa ed uniforme informazione della coppia.