Introduzione e obiettivi. I pazienti cui viene somministrata la terapia anticoagulante orale (TAO) sono soggetti caratterizzati da malfunzionamenti cardiaci, quali la fibrillazione atriale e la trombosi venosa profonda. La TAO viene somministrata per molto tempo, e in molti casi per tutta la vita, al fine di portare il valore dell’International Normalized Ratio (INR) entro una fascia terapeutica, prescritta dal medico, e garantire la stabilità del paziente entro questo range. E’ pertanto fondamentale capire come varia nel corso del tempo la risposta alla terapia. Materiali e metodi. Dei 1154 soggetti afferenti al Centro di Sorveglianza Pazienti Anticoagulanti dell’Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano, ne sono stati selezionati 639, per un totale di 18624 misurazioni di INR, con almeno un anno di terapia anticoagulante. Al fine di valutare come una diversa strategia di monitoraggio dei pazienti possa influire sulla risposta alla terapia, si sono divisi i soggetti in due gruppi (prossima visita prevista a meno di 4 settimane e a più di 4 ma meno di 8 settimane) e si è valutata la probabilità condizionale di trovarsi in range terapeutico al tempo t+8 settimane dal momento di osservazione, condizionando questa probabilità all’appartenenza ad un determinato range all’istante t. Tale valutazione è stata fatta ogni 8 settimane, dalla settimana 0 alla settimana 48, valutando ad ognuno di questi istanti la composizione dei due gruppi. Per costruire gli intervalli di confidenza si deve tenere conto della correlazione presente fra le misure ripetute, usando metodi parametrici e/o per simulazione. Risultati. Dal confronto fra gruppi emerge una maggiore stabilità in fascia terapeutica fra chi viene visitato fra le 4 e le 8 settimane dopo la visita precedente, rispetto ai soggetti con visite previste a non più di quattro settimane: le proporzioni di stabilità a 8 settimane sono pari a 0.67 nel primo gruppo e 0.58 nel secondo, valori molto simili a quelli rilevati a 48 settimane (0.665 nel primo e 0.583 nel secondo). Al rientro in range terapeutico a partire da condizione emorragica o trombotica non risulta invece associata una netta supremazia dell’uno o dell’altro gruppo. Discussione e conclusioni. Queste analisi sono state implementate a fini descrittivi, per identificare alcuni aspetti critici della risposta alla TAO. Ciò che emerge è una differenza, in termini di probabilità predittive, fra i soggetti controllati a meno di 4 settimane e quelli controllati a più di 4 ma meno di 8 settimane dopo la visita precedente. Questa differenza è più evidente per i soggetti che restano stabili entro range terapeutico, ma si notano pattern interessanti anche per coloro che rientrano in range dalle altre condizioni.

Pazienti in terapia anticoagulante orale (TAO) : un’analisi longitudinale in termini di probabilità condizionate / N.P. Bassani, F. Zadra, F. Ambrogi, E. Biganzoli, P. Boracchi. ((Intervento presentato al 6. convegno Convegno Nazionale della Società Italiana di Biometria tenutosi a Pisa nel 2007.

Pazienti in terapia anticoagulante orale (TAO) : un’analisi longitudinale in termini di probabilità condizionate

N.P. Bassani
Primo
;
F. Ambrogi;E. Biganzoli
Penultimo
;
P. Boracchi
Ultimo
2007

Abstract

Introduzione e obiettivi. I pazienti cui viene somministrata la terapia anticoagulante orale (TAO) sono soggetti caratterizzati da malfunzionamenti cardiaci, quali la fibrillazione atriale e la trombosi venosa profonda. La TAO viene somministrata per molto tempo, e in molti casi per tutta la vita, al fine di portare il valore dell’International Normalized Ratio (INR) entro una fascia terapeutica, prescritta dal medico, e garantire la stabilità del paziente entro questo range. E’ pertanto fondamentale capire come varia nel corso del tempo la risposta alla terapia. Materiali e metodi. Dei 1154 soggetti afferenti al Centro di Sorveglianza Pazienti Anticoagulanti dell’Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano, ne sono stati selezionati 639, per un totale di 18624 misurazioni di INR, con almeno un anno di terapia anticoagulante. Al fine di valutare come una diversa strategia di monitoraggio dei pazienti possa influire sulla risposta alla terapia, si sono divisi i soggetti in due gruppi (prossima visita prevista a meno di 4 settimane e a più di 4 ma meno di 8 settimane) e si è valutata la probabilità condizionale di trovarsi in range terapeutico al tempo t+8 settimane dal momento di osservazione, condizionando questa probabilità all’appartenenza ad un determinato range all’istante t. Tale valutazione è stata fatta ogni 8 settimane, dalla settimana 0 alla settimana 48, valutando ad ognuno di questi istanti la composizione dei due gruppi. Per costruire gli intervalli di confidenza si deve tenere conto della correlazione presente fra le misure ripetute, usando metodi parametrici e/o per simulazione. Risultati. Dal confronto fra gruppi emerge una maggiore stabilità in fascia terapeutica fra chi viene visitato fra le 4 e le 8 settimane dopo la visita precedente, rispetto ai soggetti con visite previste a non più di quattro settimane: le proporzioni di stabilità a 8 settimane sono pari a 0.67 nel primo gruppo e 0.58 nel secondo, valori molto simili a quelli rilevati a 48 settimane (0.665 nel primo e 0.583 nel secondo). Al rientro in range terapeutico a partire da condizione emorragica o trombotica non risulta invece associata una netta supremazia dell’uno o dell’altro gruppo. Discussione e conclusioni. Queste analisi sono state implementate a fini descrittivi, per identificare alcuni aspetti critici della risposta alla TAO. Ciò che emerge è una differenza, in termini di probabilità predittive, fra i soggetti controllati a meno di 4 settimane e quelli controllati a più di 4 ma meno di 8 settimane dopo la visita precedente. Questa differenza è più evidente per i soggetti che restano stabili entro range terapeutico, ma si notano pattern interessanti anche per coloro che rientrano in range dalle altre condizioni.
giu-2007
Settore MED/01 - Statistica Medica
Società Italiana di Biometria-SIB
Pazienti in terapia anticoagulante orale (TAO) : un’analisi longitudinale in termini di probabilità condizionate / N.P. Bassani, F. Zadra, F. Ambrogi, E. Biganzoli, P. Boracchi. ((Intervento presentato al 6. convegno Convegno Nazionale della Società Italiana di Biometria tenutosi a Pisa nel 2007.
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