Il tema ovvero l’assicurazione tra rischio e finanza, è sicuramente rilevante. Se pensiamo alla funzione che riveste l’assicurazione vita riscontriamo in essa tre elementi fondamentali ovvero: PREVIDENZA, RISPARMIO, INVESTIMENTO FINANZIARIO. Tuttavia nell’ottica del giurista, tale semplice circostanza, ovvero che l’Impresa gestisca in modo finanziario le riserve non era sufficiente al fine di qualificarlo quale intermediario finanziario, ed infatti, con la sola eccezione del contratto di capitalizzazione, per i giuristi l’attività finanziaria dell’assicuratore era praticamente inesistente. Il trend evolutivo ci suggerisce, infatti, che l’attività assicurativa si va sempre di più spostando da un attività tradizionale individuabile nella copertura di rischi classici e quindi il riferimento è ai rami elementari ovvero dei danni a cose (incendio furto responsabilità civile) e a persone, (infortuni malattia) verso un’attività volta a coprire i cd rischi del patrimonio. E’, infatti sotto gli occhi di tutti la trasformazione subita negli ultimi anni del ruolo svolto dalle compagnie di assicurazione. La funzione tradizionale dell’assicuratore è sempre stata quella di un intermediario al quale trasferire un rischio assicurativo o finanziario al fine di ottenere una prestazione in termini o di risarcimento del danno o di previdenza integrativa, esclusivamente vincolata al rischio morte o vita, a questa prima funzione se ne accosta una seconda e diversa normalmente riservata ad altri intermediari finanziari ovvero la gestione del risparmio: ed ecco quindi che compaiono sul mercato assicurazioni Unit linked che (come già ampiamente spiegato) pur coprendo il rischio morte o vita sono prodotti finanziari, assicurazioni del credito e perdite pecuniarie di vario genere. Questa finanziarizzazione dell’attività assicurativa pone diversi problemi non solo di gestione e disciplina dell’attività d’impresa e degli intermediari ma anche riguardo alla ripartizione e coordinamento delle competenze fra le Autorità di controllo Isvap, consob e banca d’italia non è un caso infatti che la vendita di prodotti bancari da parte dell’agenzia sia disciplinata da Banca d’Italia ed oggi dopo le modifiche al TUIF la disciplina intermediatizia di tali prodotti oggi qualificati appunto come finanziari, è stata attribuita a CONSOB. Scopo del presente paper è, quindi, quello di analizzare tale trend evolutivo e le “nuove” problematiche che si impongono all’attenzione del giurista.
Assicurazione tra rischio e finanza o rischio e finanza nell'assicurazione / S. Nitti. ((Intervento presentato al convegno Il contratto di assicurazione : nuovi temi tenutosi a LIUC Castellanza nel 2004.
Assicurazione tra rischio e finanza o rischio e finanza nell'assicurazione
S. NittiPrimo
2004-10-18
Abstract
Il tema ovvero l’assicurazione tra rischio e finanza, è sicuramente rilevante. Se pensiamo alla funzione che riveste l’assicurazione vita riscontriamo in essa tre elementi fondamentali ovvero: PREVIDENZA, RISPARMIO, INVESTIMENTO FINANZIARIO. Tuttavia nell’ottica del giurista, tale semplice circostanza, ovvero che l’Impresa gestisca in modo finanziario le riserve non era sufficiente al fine di qualificarlo quale intermediario finanziario, ed infatti, con la sola eccezione del contratto di capitalizzazione, per i giuristi l’attività finanziaria dell’assicuratore era praticamente inesistente. Il trend evolutivo ci suggerisce, infatti, che l’attività assicurativa si va sempre di più spostando da un attività tradizionale individuabile nella copertura di rischi classici e quindi il riferimento è ai rami elementari ovvero dei danni a cose (incendio furto responsabilità civile) e a persone, (infortuni malattia) verso un’attività volta a coprire i cd rischi del patrimonio. E’, infatti sotto gli occhi di tutti la trasformazione subita negli ultimi anni del ruolo svolto dalle compagnie di assicurazione. La funzione tradizionale dell’assicuratore è sempre stata quella di un intermediario al quale trasferire un rischio assicurativo o finanziario al fine di ottenere una prestazione in termini o di risarcimento del danno o di previdenza integrativa, esclusivamente vincolata al rischio morte o vita, a questa prima funzione se ne accosta una seconda e diversa normalmente riservata ad altri intermediari finanziari ovvero la gestione del risparmio: ed ecco quindi che compaiono sul mercato assicurazioni Unit linked che (come già ampiamente spiegato) pur coprendo il rischio morte o vita sono prodotti finanziari, assicurazioni del credito e perdite pecuniarie di vario genere. Questa finanziarizzazione dell’attività assicurativa pone diversi problemi non solo di gestione e disciplina dell’attività d’impresa e degli intermediari ma anche riguardo alla ripartizione e coordinamento delle competenze fra le Autorità di controllo Isvap, consob e banca d’italia non è un caso infatti che la vendita di prodotti bancari da parte dell’agenzia sia disciplinata da Banca d’Italia ed oggi dopo le modifiche al TUIF la disciplina intermediatizia di tali prodotti oggi qualificati appunto come finanziari, è stata attribuita a CONSOB. Scopo del presente paper è, quindi, quello di analizzare tale trend evolutivo e le “nuove” problematiche che si impongono all’attenzione del giurista.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Nitti Santa assicurazione tra rischio e finanza.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Publisher's version/PDF
Dimensione
2.09 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.09 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.