La nota riguarda una pronuncia della Suprema Corte con la quale ha affermato, da un lato, la sussistenza della c.d. efficacia "panprocessuale" del giudicato sulla giurisdizione contenuto in una sentenza di merito non più impugnabile e, dall''altro, l''inapplicabilità di tale efficacia alle ipotesi in cui il criterio attributivo della giurisdizione sia mutevole nel tempo, come nel caso della determinazione della giurisdizione nei confronti dello straniero e dello Stato straniero. L''A., dopo aver svolto alcune considerazioni sulla sussistenza ed eventuale estensione del predetto principio della c.d. efficacia panprocessuale, nonché sul tema dell''eventuale efficacia extraprocessuale del giudicato implicito sulla giurisdizione di sentenze che abbiano deciso il merito, ritiene che la Suprema Corte, con la decisione in esame, pur giungendo ad una soluzione concreta corretta della vicenda, abbia finito con il confondere tra efficacia di giudicato sostanziale, che permea l''accertamento di merito e solo quello, ed immutabilità dell''(implicito) capo sulla giurisdizione. Tale confusione risulta evidente laddove si predica un''estensione oggettiva dell''efficacia analoga a quella del giudicato sostanziale. Si tratta di un assunto che non può essere condiviso, essendo indubbio che, pure nella denegata ipotesi in cui si riconosca un''efficacia panprocessuale a sentenze pronunciate sulla giurisdizione, questa debba essere limitata alla medesima causa, ovvero ad una controversia identica in tutti i suoi elementi soggettivi ed oggettivi. Ciò deriva proprio dall''oggetto stesso della pronuncia sulla giurisdizione (e delle sentenze processuali) che riguarda esclusivamente quel determinato processo in relazione alla domanda ivi proposta, al contrario del giudicato sostanziale che è in grado di esplicare efficacia al di fuori del processo in giudizi aventi ad oggetto situazioni giuridiche dipendenti da quella pregiudicata.

Efficacia 'panprocessuale' della pronuncia implicita sulla giurisdizione contenuta in sentenza di merito passata in giudicato? / S.A. Villata. - In: RIVISTA DI DIRITTO PROCESSUALE. - ISSN 0035-6182. - 64:4(2009), pp. 1027-1044.

Efficacia 'panprocessuale' della pronuncia implicita sulla giurisdizione contenuta in sentenza di merito passata in giudicato?

S.A. Villata
Primo
2009

Abstract

La nota riguarda una pronuncia della Suprema Corte con la quale ha affermato, da un lato, la sussistenza della c.d. efficacia "panprocessuale" del giudicato sulla giurisdizione contenuto in una sentenza di merito non più impugnabile e, dall''altro, l''inapplicabilità di tale efficacia alle ipotesi in cui il criterio attributivo della giurisdizione sia mutevole nel tempo, come nel caso della determinazione della giurisdizione nei confronti dello straniero e dello Stato straniero. L''A., dopo aver svolto alcune considerazioni sulla sussistenza ed eventuale estensione del predetto principio della c.d. efficacia panprocessuale, nonché sul tema dell''eventuale efficacia extraprocessuale del giudicato implicito sulla giurisdizione di sentenze che abbiano deciso il merito, ritiene che la Suprema Corte, con la decisione in esame, pur giungendo ad una soluzione concreta corretta della vicenda, abbia finito con il confondere tra efficacia di giudicato sostanziale, che permea l''accertamento di merito e solo quello, ed immutabilità dell''(implicito) capo sulla giurisdizione. Tale confusione risulta evidente laddove si predica un''estensione oggettiva dell''efficacia analoga a quella del giudicato sostanziale. Si tratta di un assunto che non può essere condiviso, essendo indubbio che, pure nella denegata ipotesi in cui si riconosca un''efficacia panprocessuale a sentenze pronunciate sulla giurisdizione, questa debba essere limitata alla medesima causa, ovvero ad una controversia identica in tutti i suoi elementi soggettivi ed oggettivi. Ciò deriva proprio dall''oggetto stesso della pronuncia sulla giurisdizione (e delle sentenze processuali) che riguarda esclusivamente quel determinato processo in relazione alla domanda ivi proposta, al contrario del giudicato sostanziale che è in grado di esplicare efficacia al di fuori del processo in giudizi aventi ad oggetto situazioni giuridiche dipendenti da quella pregiudicata.
Settore IUS/15 - Diritto Processuale Civile
2009
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