L’autore intende analizzare l’immaginario della cavalleria cittadina di Parma nella seconda metà del XIII secolo, muovendo da alcuni passi della cronaca di Salimbene de Adam. Si vedrà come la partecipazione dei milites alla quarta crociata venne utilizzata da Salimbene non solo come elemento nobilitante (in linea con la tradizione aristocratica italiana ed europea), ma anche con lo scopo di rivendicare il ruolo della militia all’interno della città. L’analisi sarà condotta su un doppio binario: quello culturale, attraverso le parole di due cronisti (Salimbene de Adam e l’Anonimo parmense) e quello politico-istituzionale, seguendo l’evolvere della configurazione politica del secondo duecento parmigiano. Il quadro che ne emerge offre spunti per una riconsiderazione della militia nella società urbana duecentesca: partendo da modelli culturali differenti, Salimbene e l’Anonimo permettono di mettere in luce alcuni sviluppi della memoria civica, e di osservare come l’autorappresentazione di una parte delle famiglie di milites convisse con il mutato clima culturale e politico che si affermò a Parma in seguito all’affermazione del popolo.

I milites dimenticati. Salimbene, la quarta crociata e la memoria cittadina a Parma / M. Moglia. - In: SOCIETÀ E STORIA. - ISSN 0391-6987. - 44:179(2021), pp. 433-456. [10.3280/SS2021-173001]

I milites dimenticati. Salimbene, la quarta crociata e la memoria cittadina a Parma

M. Moglia
2021

Abstract

L’autore intende analizzare l’immaginario della cavalleria cittadina di Parma nella seconda metà del XIII secolo, muovendo da alcuni passi della cronaca di Salimbene de Adam. Si vedrà come la partecipazione dei milites alla quarta crociata venne utilizzata da Salimbene non solo come elemento nobilitante (in linea con la tradizione aristocratica italiana ed europea), ma anche con lo scopo di rivendicare il ruolo della militia all’interno della città. L’analisi sarà condotta su un doppio binario: quello culturale, attraverso le parole di due cronisti (Salimbene de Adam e l’Anonimo parmense) e quello politico-istituzionale, seguendo l’evolvere della configurazione politica del secondo duecento parmigiano. Il quadro che ne emerge offre spunti per una riconsiderazione della militia nella società urbana duecentesca: partendo da modelli culturali differenti, Salimbene e l’Anonimo permettono di mettere in luce alcuni sviluppi della memoria civica, e di osservare come l’autorappresentazione di una parte delle famiglie di milites convisse con il mutato clima culturale e politico che si affermò a Parma in seguito all’affermazione del popolo.
Salimbene de Adam; quarta crociata; cavalleria cittadina; Parma; comuni cittadini; XIII secolo
Settore M-STO/01 - Storia Medievale
2021
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