In its Nikiforidis judgment of 2016, the Court of Justice of the European Union ruled that the limits set by Article 9(3) of the Rome I Regulation to the effects of foreign rules of mandatory application concern only their «application» in the international private law sense, not also their «taking into account» by substantive rules of the lex contractus. The present article discusses the reasons for this interpretative solution and highlights the need to specify its scope in order to preserve the regulation’s systemic co-herence.

Nella sentenza Nikiforidis del 2016, la Corte di giustizia dell’Unione euro-pea ha stabilito che i limiti posti dall’art. 9 par. 3 del regolamento Roma I all’efficacia delle norme straniere di applicazione necessaria riguardano soltanto la loro «applicazione» in senso internazionalprivatistico, non an-che la loro «presa in considerazione» da parte di norme materiali della lex contractus. Il presente contributo si interroga sulle ragioni di tale soluzio-ne interpretativa ed evidenzia la necessità di precisarne l’ambito di opera-tività, al fine di preservare la coerenza sistematica del regolamento.

La «presa in considerazione» di norme straniere di applicazione necessaria nel regolamento Roma I / Z. Crespi Reghizzi. - In: RIVISTA DI DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO E PROCESSUALE. - ISSN 0035-6174. - 2021:2(2021 Jun), pp. 290-307.

La «presa in considerazione» di norme straniere di applicazione necessaria nel regolamento Roma I

Z. Crespi Reghizzi
2021

Abstract

In its Nikiforidis judgment of 2016, the Court of Justice of the European Union ruled that the limits set by Article 9(3) of the Rome I Regulation to the effects of foreign rules of mandatory application concern only their «application» in the international private law sense, not also their «taking into account» by substantive rules of the lex contractus. The present article discusses the reasons for this interpretative solution and highlights the need to specify its scope in order to preserve the regulation’s systemic co-herence.
Nella sentenza Nikiforidis del 2016, la Corte di giustizia dell’Unione euro-pea ha stabilito che i limiti posti dall’art. 9 par. 3 del regolamento Roma I all’efficacia delle norme straniere di applicazione necessaria riguardano soltanto la loro «applicazione» in senso internazionalprivatistico, non an-che la loro «presa in considerazione» da parte di norme materiali della lex contractus. Il presente contributo si interroga sulle ragioni di tale soluzio-ne interpretativa ed evidenzia la necessità di precisarne l’ambito di opera-tività, al fine di preservare la coerenza sistematica del regolamento.
Settore IUS/13 - Diritto Internazionale
giu-2021
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