The article traces the evolution of Italian legislation regarding marine state property concessions: from the transitional regime of the extensions ex lege of existing concessions, adopted by the Italian legislator in the Nineties, up to the last extension of such concessions to 2033, and taking into account the European Commission’s position. The nature and multiple functions of the concessions for tourist-recreational uses are analyzed. On the basis of that analysis, the objectives and contents of necessary reform of the field are outlined, with the aim of adapting domestic law to EU competition rules. In addition to the obligation to award concessions by tender, the article highlights the need for reform to include the right to compensation of outgoing operators in such a way as to be truly equitable, satisfactory and in accordance with principles of EU law. It should also be noted that the criteria for determining license fees must be revised by introducing the principle of remuneration in order to ensure a genuinely competitive system, one which is efficient and economically sustainable for the State.

L’articolo ripercorre l’evoluzione della legislazione italiana relativa alle concessioni demaniali marittime: dal regime transitorio delle proroghe ex lege delle concessioni in essere, adottato sin dagli anni ’90 dal nostro legislatore, sino all’ultimo provvedimento di proroga, valevole sino al 2033, e tenendo conto anche delle prese di posizione in materia della Commissione europea. Si analizza poi la natura e le molteplici funzioni svolte delle concessioni demaniali marittime per usi turistico-ricreativi e, sulla scorta di tale indagine, si indica quali dovrebbero essere gli obiettivi ed i contenuti della emananda riforma organica del settore, finalizzata ad adeguare l’ordinamento interno alla disciplina europea della concorrenza. In particolare, si sottolinea la necessità che la predetta riforma preveda, oltre all’obbligo, per l’amministrazione pubblica, di assegnare le concessioni mediante gara, anche il diritto all’indennizzo dei gestori uscenti e si individuano, altresì, gli effetti pregiudizievoli che tale misura riparatoria dovrebbe ristorare per essere davvero equa, satisfattiva e conforme ai principi di derivazione eurounitaria. Si segnala, inoltre, l’esigenza di procedere ad una integrale revisione dei criteri per la determinazione dei canoni concessori, introducendo il principio di corrispettività, al fine di garantire un sistema effettivamente concorrenziale, efficiente ed economicamente sostenibile per lo Stato.

La disciplina nazionale delle concessioni demaniali marittime alla luce del diritto europeo / F. Gaffuri. - In: CERIDAP. - ISSN 2723-9195. - 2021:3(2021 Jul 29), pp. 37-67. [10.13130/2723-9195/2021-3-10]

La disciplina nazionale delle concessioni demaniali marittime alla luce del diritto europeo

F. Gaffuri
2021

Abstract

The article traces the evolution of Italian legislation regarding marine state property concessions: from the transitional regime of the extensions ex lege of existing concessions, adopted by the Italian legislator in the Nineties, up to the last extension of such concessions to 2033, and taking into account the European Commission’s position. The nature and multiple functions of the concessions for tourist-recreational uses are analyzed. On the basis of that analysis, the objectives and contents of necessary reform of the field are outlined, with the aim of adapting domestic law to EU competition rules. In addition to the obligation to award concessions by tender, the article highlights the need for reform to include the right to compensation of outgoing operators in such a way as to be truly equitable, satisfactory and in accordance with principles of EU law. It should also be noted that the criteria for determining license fees must be revised by introducing the principle of remuneration in order to ensure a genuinely competitive system, one which is efficient and economically sustainable for the State.
L’articolo ripercorre l’evoluzione della legislazione italiana relativa alle concessioni demaniali marittime: dal regime transitorio delle proroghe ex lege delle concessioni in essere, adottato sin dagli anni ’90 dal nostro legislatore, sino all’ultimo provvedimento di proroga, valevole sino al 2033, e tenendo conto anche delle prese di posizione in materia della Commissione europea. Si analizza poi la natura e le molteplici funzioni svolte delle concessioni demaniali marittime per usi turistico-ricreativi e, sulla scorta di tale indagine, si indica quali dovrebbero essere gli obiettivi ed i contenuti della emananda riforma organica del settore, finalizzata ad adeguare l’ordinamento interno alla disciplina europea della concorrenza. In particolare, si sottolinea la necessità che la predetta riforma preveda, oltre all’obbligo, per l’amministrazione pubblica, di assegnare le concessioni mediante gara, anche il diritto all’indennizzo dei gestori uscenti e si individuano, altresì, gli effetti pregiudizievoli che tale misura riparatoria dovrebbe ristorare per essere davvero equa, satisfattiva e conforme ai principi di derivazione eurounitaria. Si segnala, inoltre, l’esigenza di procedere ad una integrale revisione dei criteri per la determinazione dei canoni concessori, introducendo il principio di corrispettività, al fine di garantire un sistema effettivamente concorrenziale, efficiente ed economicamente sostenibile per lo Stato.
Settore IUS/10 - Diritto Amministrativo
29-lug-2021
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