Il contributo analizza le difficoltà nei rinnovi dei contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) nel corso del 2020, nel contesto di bassa inflazione o inflazione negativa successivo agli annl 2012-13, ora prolungato e aggravato dalla crisi pandemica del COVID-19. Particolare attenzione è dedicata al rinnovo del contratto Federmeccanica-Assistal ed alla soluzione al tema degli incrementi retributivi adottata nel CCNL precedente, scaduto a fine 2019, riproposta dalla parte datoriale per il rinnovo in corso. Una soluzione che nel CCNL 2016-2019 ha previsto nessun aumento ex-ante dei minimi retributivi a livello nazionale, ma solo ex-post sulla base dell'inflazione effettiva dell'anno precedente, ed incrementi reali unicamente a livello aziendale legati a miglioramenti della produttività, escludendo di fatto la vasta platea di lavoratori privi di contrattazione di secondo livello. Le difficoltà sono attribuite al problema di come conciliare le esigenze di competitività delle imprese con quella di evitare spinte deflattive e sostenere la domanda aggregata, sottolineata anche in contributi provenienti dalla Banca d'Italia .
I rinnovi contrattuali tra competitività delle imprese e spinte deflattive / L. Bordogna - In: L'Annuario del lavoro 2020 / [a cura di] M. Mascini. - Prima edizione. - [s.l] : Arti Grafiche La Moderna, 2020. - ISBN 9788894138771. - pp. 225-228
I rinnovi contrattuali tra competitività delle imprese e spinte deflattive
L. BordognaPrimo
2020
Abstract
Il contributo analizza le difficoltà nei rinnovi dei contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) nel corso del 2020, nel contesto di bassa inflazione o inflazione negativa successivo agli annl 2012-13, ora prolungato e aggravato dalla crisi pandemica del COVID-19. Particolare attenzione è dedicata al rinnovo del contratto Federmeccanica-Assistal ed alla soluzione al tema degli incrementi retributivi adottata nel CCNL precedente, scaduto a fine 2019, riproposta dalla parte datoriale per il rinnovo in corso. Una soluzione che nel CCNL 2016-2019 ha previsto nessun aumento ex-ante dei minimi retributivi a livello nazionale, ma solo ex-post sulla base dell'inflazione effettiva dell'anno precedente, ed incrementi reali unicamente a livello aziendale legati a miglioramenti della produttività, escludendo di fatto la vasta platea di lavoratori privi di contrattazione di secondo livello. Le difficoltà sono attribuite al problema di come conciliare le esigenze di competitività delle imprese con quella di evitare spinte deflattive e sostenere la domanda aggregata, sottolineata anche in contributi provenienti dalla Banca d'Italia .File | Dimensione | Formato | |
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BOZZE 4-11-2020 rev Pagine da Annuario lavoro_2020_v03nuovi-2.pdf
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