L’esperienza visuale e le diverse pratiche che la alimentano – il cinema, il documentario, la fotografia e tante altre forme di espressione artistica a carattere performativo – hanno contribuito non solo a sfidare lo stato di invisibilità a cui fenomeni sociali complessi erano stati a lungo relegati, ma anche a far guardare, letteralmente, con lenti diverse quel non visto (e non detto) che ha talvolta impedito o, quanto meno, ostacolato una comprensione più profonda, anche in termini autocritici, dei fenomeni sociali. In particolare il riferimento è legato all’esperienza e alla memoria delle migrazioni postcoloniali: un fenomeno storicamente oggetto di forme di visibilità distorta e ambivalente, ostaggio di tensioni tra retoriche contrapposte e in cui a lungo, anche le scienze sociali, hanno stentato a mettere in luce quei percorsi di soggettivazione e significazione che, accanto all’esperienza traumatica di viaggi divenuti sempre più rischiosi ed esistenze spesso relegate in una condizione di subalternità, consentono di evidenziare forme di sopravvivenza, di resistenza e di azione che oggi ancor di più ci interpellano, riconnettendoci con pezzi importanti del nostro passato, e del nostro futuro, e dunque della nostra memoria

Ricerca visuale, memoria autocritica postcoloniale ed emancipazione / G. Gatta, M. Massari (TEORIA SOCIALE). - In: Emancipatory Social Sciences : Le questioni, il dibattito, le pratiche / [a cura di] M. Massari, V. Pellegrino. - Prima edizione. - [s.l] : Orthotes, 2020 Nov. - ISBN 9788893142601. - pp. 105-114

Ricerca visuale, memoria autocritica postcoloniale ed emancipazione

G. Gatta
Writing – Review & Editing
;
M. Massari
Writing – Review & Editing
2020

Abstract

L’esperienza visuale e le diverse pratiche che la alimentano – il cinema, il documentario, la fotografia e tante altre forme di espressione artistica a carattere performativo – hanno contribuito non solo a sfidare lo stato di invisibilità a cui fenomeni sociali complessi erano stati a lungo relegati, ma anche a far guardare, letteralmente, con lenti diverse quel non visto (e non detto) che ha talvolta impedito o, quanto meno, ostacolato una comprensione più profonda, anche in termini autocritici, dei fenomeni sociali. In particolare il riferimento è legato all’esperienza e alla memoria delle migrazioni postcoloniali: un fenomeno storicamente oggetto di forme di visibilità distorta e ambivalente, ostaggio di tensioni tra retoriche contrapposte e in cui a lungo, anche le scienze sociali, hanno stentato a mettere in luce quei percorsi di soggettivazione e significazione che, accanto all’esperienza traumatica di viaggi divenuti sempre più rischiosi ed esistenze spesso relegate in una condizione di subalternità, consentono di evidenziare forme di sopravvivenza, di resistenza e di azione che oggi ancor di più ci interpellano, riconnettendoci con pezzi importanti del nostro passato, e del nostro futuro, e dunque della nostra memoria
Memoria coloniale; emancipazione; metodi visuali; migrazioni
Settore SPS/07 - Sociologia Generale
Settore SPS/08 - Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi
nov-2020
Book Part (author)
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2434/790918
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact