La relazione ha ripreso e allargato le ricerche sulla figura e sulla famiglia di Francesco Melzi (ca. 1491/93-1567), già parzialmente presentate in un saggio edito sulla rivista «ACME» dell’Università degli Studi di Milano nel 2017. Il punto di partenza resta il clamoroso testamento di Leonardo, che designa il Melzi, «gentilomo de Milano», esecutore delle ultime volontà del maestro ed erede «di tutti et ciaschaduno li libri che el dicto Testatore ha de presente, et altri Instrumenti et Portracti circa l’arte sua et industria de Pictori». Si tratta di parole celeberrime, che hanno consacrato nei secoli la fama di Francesco Melzi per qualche verso offuscandone la realtà storica, ora da riguadagnare quasi palmo a palmo. Utilizzando per lo più gli strumenti della ricerca archivistica (svolta in particolare, ma non solo, tra le carte del Fondo Notarile dell’Archivio di Stato di Milano), la relazione si si è concetrata su due poli della vita del pupillo di Leonardo: il momento del rientro in Lombardia dal soggiorno francese trascorso accanto all’anziano maestro (e il ruolo dei Simonetta e dei Landriani) e il profilo della discendenza diretta del Melzi stesso, cui si deve la sciagurata dispersione materiale del legato leonardesco.
«Acceptante et consentiente» : nuove indagini su Francesco Melzi, l’«executore del testamento» di Leonardo / R. Sacchi. ((Intervento presentato al convegno L'ultimo Leonardo, 1510-1519- Leonardo tra Milano, Roma e Amboise: committenze, progetti, studi fra arte, architettura e scienza tenutosi a Milano nel 2019.
«Acceptante et consentiente» : nuove indagini su Francesco Melzi, l’«executore del testamento» di Leonardo
R. Sacchi
2019
Abstract
La relazione ha ripreso e allargato le ricerche sulla figura e sulla famiglia di Francesco Melzi (ca. 1491/93-1567), già parzialmente presentate in un saggio edito sulla rivista «ACME» dell’Università degli Studi di Milano nel 2017. Il punto di partenza resta il clamoroso testamento di Leonardo, che designa il Melzi, «gentilomo de Milano», esecutore delle ultime volontà del maestro ed erede «di tutti et ciaschaduno li libri che el dicto Testatore ha de presente, et altri Instrumenti et Portracti circa l’arte sua et industria de Pictori». Si tratta di parole celeberrime, che hanno consacrato nei secoli la fama di Francesco Melzi per qualche verso offuscandone la realtà storica, ora da riguadagnare quasi palmo a palmo. Utilizzando per lo più gli strumenti della ricerca archivistica (svolta in particolare, ma non solo, tra le carte del Fondo Notarile dell’Archivio di Stato di Milano), la relazione si si è concetrata su due poli della vita del pupillo di Leonardo: il momento del rientro in Lombardia dal soggiorno francese trascorso accanto all’anziano maestro (e il ruolo dei Simonetta e dei Landriani) e il profilo della discendenza diretta del Melzi stesso, cui si deve la sciagurata dispersione materiale del legato leonardesco.File | Dimensione | Formato | |
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