Torquato Tasso’s library testifies to his interests in ancient, mediaeval and Renaissance oneirocritics, and that in an age where the dreams came under suspicion (for example with the papal bull Contra exercentes artem astrologiae judiciariae). The high frequency of the dreams in the Jerusalem Delivered is due to the role played by epics, to classical and christian theories on the dreams, and to the model of Dante’s Comedy. Moreover, the dreams in Tasso’s poem cover the whole range of knowledge, from the blurred human vision to the clear vision facie ad facem, because of both the different nobility of the dreamers and their Christian or pagan faith. For all these dreams, Tasso resorts to different formal and theorical elements of the philosophical and cultural oneirocritical tradition (from inlusio to visum to oraculum). The frequency of nightmares, temptations, false dreams mirrors the use of oniric metaphors and similes typical of the uneasy visual immagination of the Jerusalem Delivered.

La biblioteca di Torquato Tasso testimonia l’interesse del poeta per l’oneirocritica antica, medioevale, umanistica, e ciò in un’epoca in cui il sogno torna a essere guardato con sospetto (si pensi solo alla bolla Contra exercentes artem astrologiae judiciariae). Prassi epica, teorie già antiche sul sogno e il modello della Commedia di per sé spiegano lo spazio destinato al sogno nella Liberata; i sogni del poema soprattutto riflettono l’intero spettro conoscitivo, dalla confusa visione umana alla chiarezza della visione facie ad facem. Specifica differenza, inoltre, è data non solo dal livello del sognante, ma anche dalla sua appartenenza all’esercito cristiano o a quello pagano, con l’attivazione di differenti elementi teorici e formali tratti dal patrimonio filosofico sul sogno (dall’inlusio al visum all’oraculum). La frequenza di incubi, sogni tentatori e sogni falsi si riflette anche nelle metafore e similitudini che segnano l’inquieto immaginario visivo della Liberata.

Modelli medioevali nel sogno tassiano / G. Barucci. - In: LETTERATURA & ARTE. - ISSN 1724-613X. - 16:(2019), pp. 175-185. [10.19272/201806001010]

Modelli medioevali nel sogno tassiano

G. Barucci
2019

Abstract

Torquato Tasso’s library testifies to his interests in ancient, mediaeval and Renaissance oneirocritics, and that in an age where the dreams came under suspicion (for example with the papal bull Contra exercentes artem astrologiae judiciariae). The high frequency of the dreams in the Jerusalem Delivered is due to the role played by epics, to classical and christian theories on the dreams, and to the model of Dante’s Comedy. Moreover, the dreams in Tasso’s poem cover the whole range of knowledge, from the blurred human vision to the clear vision facie ad facem, because of both the different nobility of the dreamers and their Christian or pagan faith. For all these dreams, Tasso resorts to different formal and theorical elements of the philosophical and cultural oneirocritical tradition (from inlusio to visum to oraculum). The frequency of nightmares, temptations, false dreams mirrors the use of oniric metaphors and similes typical of the uneasy visual immagination of the Jerusalem Delivered.
La biblioteca di Torquato Tasso testimonia l’interesse del poeta per l’oneirocritica antica, medioevale, umanistica, e ciò in un’epoca in cui il sogno torna a essere guardato con sospetto (si pensi solo alla bolla Contra exercentes artem astrologiae judiciariae). Prassi epica, teorie già antiche sul sogno e il modello della Commedia di per sé spiegano lo spazio destinato al sogno nella Liberata; i sogni del poema soprattutto riflettono l’intero spettro conoscitivo, dalla confusa visione umana alla chiarezza della visione facie ad facem. Specifica differenza, inoltre, è data non solo dal livello del sognante, ma anche dalla sua appartenenza all’esercito cristiano o a quello pagano, con l’attivazione di differenti elementi teorici e formali tratti dal patrimonio filosofico sul sogno (dall’inlusio al visum all’oraculum). La frequenza di incubi, sogni tentatori e sogni falsi si riflette anche nelle metafore e similitudini che segnano l’inquieto immaginario visivo della Liberata.
Tasso; Dante; Commedia; Liberata; sogni; oneirocritica; oraculum; inlusio
Settore L-FIL-LET/10 - Letteratura Italiana
2019
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