Alla fine della seconda Guerra mondiale, l’Italia era un paese in grave difficoltà. Si era lasciata alle spalle un periodo terribile, ma aveva davanti a sé una ricostruzione non semplice: gli italiani sperimentavano quotidianamente situazioni di estrema povertà e grave disagio. Da questo contesto storico e culturale riemerge una pagina dimenticata della storia italiana, una pagina in cui gli Stati Uniti, anche attraverso il coinvolgimento di cittadini qualunque, non solo fornirono assistenza materiale ed economica, ma decisero anche di accogliere nelle loro famiglie migliaia di bambini che, in ogni parte della Penisola, erano stati abbandonati negli istituti o che vivevano in orfanatrofio. Attraverso due agenzie (National Catholic Welfare Conference e International Social Service), incaricate e autorizzate dal governo italiano, che seguivano le adozioni internazionali, questi “orfani” emigrarono in un altro continente, dove trovarono ad attenderli una nuova vita. Recentemente questa delicata tematica è arrivata all’attenzione dei mass media perché molti di quei bambini, ormai adulti, desiderano veder riconosciute le proprie origini, chiedendo l’accesso ai documenti che rivelino l’identità dei loro genitori biologici e che la loro doppia nazionalità, italiana e americana, venga riconosciuta.
La diaspora degli orfani : italiani adottati negli Stati Uniti tra gli anni Cinquanta e Settanta / S. Cassamagnaghi - In: Rapporto Italiani nel mondo 2018 / [a cura di] D. Licata, G. De Robertis. - Todi : Tau, 2018 Oct. - ISBN 9788862447270. - pp. 89-96
La diaspora degli orfani : italiani adottati negli Stati Uniti tra gli anni Cinquanta e Settanta
S. Cassamagnaghi
2018
Abstract
Alla fine della seconda Guerra mondiale, l’Italia era un paese in grave difficoltà. Si era lasciata alle spalle un periodo terribile, ma aveva davanti a sé una ricostruzione non semplice: gli italiani sperimentavano quotidianamente situazioni di estrema povertà e grave disagio. Da questo contesto storico e culturale riemerge una pagina dimenticata della storia italiana, una pagina in cui gli Stati Uniti, anche attraverso il coinvolgimento di cittadini qualunque, non solo fornirono assistenza materiale ed economica, ma decisero anche di accogliere nelle loro famiglie migliaia di bambini che, in ogni parte della Penisola, erano stati abbandonati negli istituti o che vivevano in orfanatrofio. Attraverso due agenzie (National Catholic Welfare Conference e International Social Service), incaricate e autorizzate dal governo italiano, che seguivano le adozioni internazionali, questi “orfani” emigrarono in un altro continente, dove trovarono ad attenderli una nuova vita. Recentemente questa delicata tematica è arrivata all’attenzione dei mass media perché molti di quei bambini, ormai adulti, desiderano veder riconosciute le proprie origini, chiedendo l’accesso ai documenti che rivelino l’identità dei loro genitori biologici e che la loro doppia nazionalità, italiana e americana, venga riconosciuta.File | Dimensione | Formato | |
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