In this essay the author deals with the theme concerning the display of religious symbols in public places and, in particular, within institutional premises, with specific regard to public schools classrooms. He remembers, first of all, as in the past the scientific doctrine that has dealt with this theme has sided around the rigid “crucifix/white wall” alternative. He then suggests, after summarizing the reasons for those who supported the solution of the white wall or the exposure of the crucifix, that it is possible to imagine another solution, which identifies in the recognition by law, to all students, of the right to exhibit a religious, philosophical or non-confessional symbol. Lastly, it deals with the practical ways in which this right could be exercised, imagining a general discipline contained in a State law, accompanied by a wide margin allowed to the school autonomy in order to manage the practical ways of pluralistic confrontation.

In questo saggio l’autore si occupa del tema concernente l’esposizione dei simboli religiosi nei luoghi pubblici e, in particolare, all’interno dei luoghi istituzionali, con specifico riguardo alle aule delle scuole pubbliche. Ricorda, innanzitutto, come in passato la dottrina scientifica che si è occupata di questo tema si sia schierata intorno alla rigida alternativa crocifisso/muro bianco. Suggerisce quindi, dopo aver riassunto le ragioni di chi ha sostenuto la soluzione del muro bianco o quella dell’esposizione del crocifisso, che sia possibile immaginare un’altra soluzione, che individua nel riconoscimento per legge, a tutti gli alunni, del diritto ad esporre un simbolo religioso, filosofico o non confessionale. Si occupa, in ultimo, delle modalità pratiche con le quali questo diritto potrebbe essere esercitato, immaginando una disciplina generale contenuta in legge dello Stato, cui affiancare un ampio margine consentito all’esercizio dell’autonomia scolastica.

Perché temere il muro bianco? Scuola, libera formazione della coscienza e principio di neutralità / M. Toscano. - In: STATO, CHIESE E PLURALISMO CONFESSIONALE. - ISSN 1971-8543. - 2019:3(2019 Jan 28), pp. 234-246. ((Intervento presentato al convegno Pluralismo religioso e integrazione europea: le nuove sfide tenutosi a Milano nel 2018.

Perché temere il muro bianco? Scuola, libera formazione della coscienza e principio di neutralità

M. Toscano
2019

Abstract

In this essay the author deals with the theme concerning the display of religious symbols in public places and, in particular, within institutional premises, with specific regard to public schools classrooms. He remembers, first of all, as in the past the scientific doctrine that has dealt with this theme has sided around the rigid “crucifix/white wall” alternative. He then suggests, after summarizing the reasons for those who supported the solution of the white wall or the exposure of the crucifix, that it is possible to imagine another solution, which identifies in the recognition by law, to all students, of the right to exhibit a religious, philosophical or non-confessional symbol. Lastly, it deals with the practical ways in which this right could be exercised, imagining a general discipline contained in a State law, accompanied by a wide margin allowed to the school autonomy in order to manage the practical ways of pluralistic confrontation.
In questo saggio l’autore si occupa del tema concernente l’esposizione dei simboli religiosi nei luoghi pubblici e, in particolare, all’interno dei luoghi istituzionali, con specifico riguardo alle aule delle scuole pubbliche. Ricorda, innanzitutto, come in passato la dottrina scientifica che si è occupata di questo tema si sia schierata intorno alla rigida alternativa crocifisso/muro bianco. Suggerisce quindi, dopo aver riassunto le ragioni di chi ha sostenuto la soluzione del muro bianco o quella dell’esposizione del crocifisso, che sia possibile immaginare un’altra soluzione, che individua nel riconoscimento per legge, a tutti gli alunni, del diritto ad esporre un simbolo religioso, filosofico o non confessionale. Si occupa, in ultimo, delle modalità pratiche con le quali questo diritto potrebbe essere esercitato, immaginando una disciplina generale contenuta in legge dello Stato, cui affiancare un ampio margine consentito all’esercizio dell’autonomia scolastica.
Settore IUS/11 - Diritto Canonico e Diritto Ecclesiastico
Settore IUS/08 - Diritto Costituzionale
28-gen-2019
Università degli Studi di Milano - Bicocca
Commissione europea
https://www.statoechiese.it/images/uploads/articoli_pdf/AA.VV.M_Angelucci_e_altri.pdf?pdf=pluralismo-religioso-e-integrazione-europea-le-nuove-sfide
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