The paper deals with the use of epidemiological evidence for the purpose of proving the causal link between polluting conducts and the harm to human health, under the new environmental crimes introduced in the Italian penal code by law n. 68 of 2015. The attention is focused on articles 452-ter (death or personal injury as a result of the crime of environmental pollution) and 452-quater (environmental disaster) of the penal code. The author provides the interpretation of these provisions, pointing out several shortcomings related to their drafting and their penalties, and then addresses the issue of the relevance of the epidemiological measures of the "relative risk" and the "attributable number". This part of the paper takes into account the different positions that have emerged in legal doctrine and reaches the conclusion that such epidemiologic measures may, under certain conditions, provide evidence which is relevant not only for the proof of the environmental crimes, but also for the offences of homicide and personal injury.

Il contributo affronta il tema dell’utilizzo di evidenze epidemiologiche ai fini della prova del nesso causale con riferimento alle offese alla salute ed alla vita tipizzate nei nuovi delitti ambientali introdotti nel codice penale dalla legge n. 68 del 2015. L’attenzione è focalizzata, in particolare, sugli artt. 452-ter (morte o lesioni come conseguenza del delitto di inquinamento ambientale) e 452-quater (disastro ambientale). Dopo avere fornito una serie di indicazioni di taglio esegetico, evidenziando al contempo i numerosi profili di criticità che contrassegnano tali disposizioni sotto il profilo del drafting legislativo e della dosimetria sanzionatoria, l’autore si sofferma sui profili probatori al metro delle misure epidemiologiche del “rischio relativo” e del “numero attribuibile”, confrontandosi con le diverse posizioni che ad oggi si sono affacciate in dottrina e giungendo alla conclusione secondo cui tali misure possono, a certe condizioni, fornire evidenze utili ai fini della prova delle offese tipiche non solo dei delitti ambientali, ma anche delle fattispecie di omicidio e lesioni personali.

I riflessi del danno ambientale sulla salute umana / S. Zirulia. - In: DIRITTO PENALE CONTEMPORANEO. - ISSN 2240-7618. - 2018:1(2018 May), pp. 212-231. ((Intervento presentato al convegno Il nuovo diritto penale ambientale tenutosi a Firenze nel 2016.

I riflessi del danno ambientale sulla salute umana

S. Zirulia
2018

Abstract

The paper deals with the use of epidemiological evidence for the purpose of proving the causal link between polluting conducts and the harm to human health, under the new environmental crimes introduced in the Italian penal code by law n. 68 of 2015. The attention is focused on articles 452-ter (death or personal injury as a result of the crime of environmental pollution) and 452-quater (environmental disaster) of the penal code. The author provides the interpretation of these provisions, pointing out several shortcomings related to their drafting and their penalties, and then addresses the issue of the relevance of the epidemiological measures of the "relative risk" and the "attributable number". This part of the paper takes into account the different positions that have emerged in legal doctrine and reaches the conclusion that such epidemiologic measures may, under certain conditions, provide evidence which is relevant not only for the proof of the environmental crimes, but also for the offences of homicide and personal injury.
Il contributo affronta il tema dell’utilizzo di evidenze epidemiologiche ai fini della prova del nesso causale con riferimento alle offese alla salute ed alla vita tipizzate nei nuovi delitti ambientali introdotti nel codice penale dalla legge n. 68 del 2015. L’attenzione è focalizzata, in particolare, sugli artt. 452-ter (morte o lesioni come conseguenza del delitto di inquinamento ambientale) e 452-quater (disastro ambientale). Dopo avere fornito una serie di indicazioni di taglio esegetico, evidenziando al contempo i numerosi profili di criticità che contrassegnano tali disposizioni sotto il profilo del drafting legislativo e della dosimetria sanzionatoria, l’autore si sofferma sui profili probatori al metro delle misure epidemiologiche del “rischio relativo” e del “numero attribuibile”, confrontandosi con le diverse posizioni che ad oggi si sono affacciate in dottrina e giungendo alla conclusione secondo cui tali misure possono, a certe condizioni, fornire evidenze utili ai fini della prova delle offese tipiche non solo dei delitti ambientali, ma anche delle fattispecie di omicidio e lesioni personali.
reati ambientali; ecodelitti; disastro ambientale; epidemiologia; causalità
Settore IUS/17 - Diritto Penale
mag-2018
Università di Firenze
Association Internationale De Droit Pénal (AIDP)
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