Lingue provinciali e manierismi nel "Ponte della Ghisolfa"

Nel contributo si analizzano la lingua e lo stile del "Ponte della Ghisolfa" di Giovanni Testori, primo capitolo dei "Segreti di Milano". La romanzizzazione della Milano degli anni '50 avviene attraverso una scelta precisa di materiali linguistici: innanzitutto un dialetto raramente esplicito ma presente con costanza; quindi gli aspetti dell'oralità; e inoltre il dato letterario che è strettamente connesso all'antropologi dei personaggi. Accompagna queste scelte linguistiche una sostanza retorica dello stile, o manierismo, che Testori non adibisce alla distinzione tra piano mimetico e piano diegetico, ma se ne serve per meglio articolare la relazione tra la voce del narratore e quella dei personaggi.