Il tema del libero arbitrio non è soltanto uno degli interrogativi filosofici più longevi ed enigmatici, esso è anche un interrogativo che sta precisamente a cavallo tra ontologia, epistemologia ed etica. Ogni cambiamento di credenze intorno a tale tema comporta un mutamento di orizzonte etico dalle conseguenze onerose. La credenza nella mancanza di libero arbitrio si manifesta sul piano comportamentale in varie forme di logoramento del nostro impianto morale. Se dobbiamo dare credito ad alcuni recenti esperimenti psicologici, non credere nel sussistere di una libera volontà aumenta la propensione a esplosioni di aggressività e ad una ridotta propensione ad aiutare persone in difficoltà, riduce lo sforzo critico e l’indipendenza di pensiero, riduce il senso di colpa in occasione di atti giudicati riprovevoli e tende a estinguere la tendenza a trarre lezioni dai propri errori. Inoltre, soggetti indotti a credere nell’assenza del libero arbitrio appaiono più propensi di altri a mentire, imbrogliare e rubare. Per valutare l’affidabilità di queste conclusioni dovremmo esaminare condizioni, svolgimento e interpretazione dei relativi esperimenti, ma non è ad essi che davvero ci vogliamo affidare. L’impatto etico di una visione del mondo priva di qualcosa come una ‘libera volontà’ può essere scorto in modo più intuitivo e diretto. La questione del libero arbitrio si incardina in profondità in una questione di portata molto più generale e non aggirabile: essa concerne in ultima istanza la collocazione dell’uomo e delle sue aspirazioni nel mondo. Il testo è organizzato in sei sezioni. Nella prima procederemo ad un’esposizione sistematica di tutti gli argomenti che riteniamo più autorevoli e convincenti contrari al libero arbitrio. Questo passaggio è indispensabile per comprendere sia quali sono i presupposti degli ‘anti-libertari’, sia per chiarire quali caratteristiche sono precluse ad una concezione razionale del libero arbitrio. Nella seconda sezione proveremo a tratteggiare una breve fenomenologia dell’agire, necessaria per vedere quale sia la base intuitiva primaria di ciò che chiamiamo libero arbitrio. In ciascuna delle sezioni successive discuteremo poi uno degli argomenti ‘anti-libertari’ introdotti nella prima sezione, procedendo dalle obiezioni di contenuto prevalentemente empirico a quelle di statuto ontologico. Cercheremo così di dimostrare, nell’ordine: 1) come la volontà e la coscienza non possano essere epifenomeni, 2) come le nostre spiegazioni causali si affidino tacitamente ad imprescindibili aspetti intenzionali e motivazionali, 3) come sia necessario fare spazio per proprietà emergenti nell’ontologia, e 4) come ciò conduca ad una radicale reinterpretazione dell’idea di autodeterminazione. Il sesto e ultimo capitolo illustrerà sul piano fenomenologico, ontologico e storico-naturale come possa essere intesa una visione della libertà che rigetti tanto l’opzione determinista che quella indeterminista.

Libertà e natura : fenomenologia e ontologia dell’azione / A. Zhok. - Milano : Mimesis, 2017. - ISBN 9788857540108. (PROBLEMI DI FILOSOFIA DELL'ESPERIENZA)

Libertà e natura : fenomenologia e ontologia dell’azione

A. Zhok
Primo
2017

Abstract

Il tema del libero arbitrio non è soltanto uno degli interrogativi filosofici più longevi ed enigmatici, esso è anche un interrogativo che sta precisamente a cavallo tra ontologia, epistemologia ed etica. Ogni cambiamento di credenze intorno a tale tema comporta un mutamento di orizzonte etico dalle conseguenze onerose. La credenza nella mancanza di libero arbitrio si manifesta sul piano comportamentale in varie forme di logoramento del nostro impianto morale. Se dobbiamo dare credito ad alcuni recenti esperimenti psicologici, non credere nel sussistere di una libera volontà aumenta la propensione a esplosioni di aggressività e ad una ridotta propensione ad aiutare persone in difficoltà, riduce lo sforzo critico e l’indipendenza di pensiero, riduce il senso di colpa in occasione di atti giudicati riprovevoli e tende a estinguere la tendenza a trarre lezioni dai propri errori. Inoltre, soggetti indotti a credere nell’assenza del libero arbitrio appaiono più propensi di altri a mentire, imbrogliare e rubare. Per valutare l’affidabilità di queste conclusioni dovremmo esaminare condizioni, svolgimento e interpretazione dei relativi esperimenti, ma non è ad essi che davvero ci vogliamo affidare. L’impatto etico di una visione del mondo priva di qualcosa come una ‘libera volontà’ può essere scorto in modo più intuitivo e diretto. La questione del libero arbitrio si incardina in profondità in una questione di portata molto più generale e non aggirabile: essa concerne in ultima istanza la collocazione dell’uomo e delle sue aspirazioni nel mondo. Il testo è organizzato in sei sezioni. Nella prima procederemo ad un’esposizione sistematica di tutti gli argomenti che riteniamo più autorevoli e convincenti contrari al libero arbitrio. Questo passaggio è indispensabile per comprendere sia quali sono i presupposti degli ‘anti-libertari’, sia per chiarire quali caratteristiche sono precluse ad una concezione razionale del libero arbitrio. Nella seconda sezione proveremo a tratteggiare una breve fenomenologia dell’agire, necessaria per vedere quale sia la base intuitiva primaria di ciò che chiamiamo libero arbitrio. In ciascuna delle sezioni successive discuteremo poi uno degli argomenti ‘anti-libertari’ introdotti nella prima sezione, procedendo dalle obiezioni di contenuto prevalentemente empirico a quelle di statuto ontologico. Cercheremo così di dimostrare, nell’ordine: 1) come la volontà e la coscienza non possano essere epifenomeni, 2) come le nostre spiegazioni causali si affidino tacitamente ad imprescindibili aspetti intenzionali e motivazionali, 3) come sia necessario fare spazio per proprietà emergenti nell’ontologia, e 4) come ciò conduca ad una radicale reinterpretazione dell’idea di autodeterminazione. Il sesto e ultimo capitolo illustrerà sul piano fenomenologico, ontologico e storico-naturale come possa essere intesa una visione della libertà che rigetti tanto l’opzione determinista che quella indeterminista.
2017
Settore M-FIL/03 - Filosofia Morale
Settore M-FIL/01 - Filosofia Teoretica
Libertà e natura : fenomenologia e ontologia dell’azione / A. Zhok. - Milano : Mimesis, 2017. - ISBN 9788857540108. (PROBLEMI DI FILOSOFIA DELL'ESPERIENZA)
Book (author)
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Libertà_&_Natura_Definitivo.pdf

accesso riservato

Tipologia: Publisher's version/PDF
Dimensione 9.89 MB
Formato Adobe PDF
9.89 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2434/488433
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact