Ciò che caratterizza la vita di Luigi Piccoli è la vocazione piena ed entusiastica al magistero accademico, a partire dagli anni della docenza universitaria nell’ateneo pavese, ai ripetuti tentativi di esservi riammesso dopo un episodio di vita familiare dagli oscuri contorni che ne aveva determinato l’allontanamento, per finire con la dedizione alla produzione letteraria alla quale affidare la sua ‘lezione’ più alta, strumento per forgiare le menti di giovani studiosi desiderosi di fare propria l’innovativa disciplina codicistica. Accanto all’insegnamento processualcivilistico impartito dalla cattedra e consegnato alla storia attraverso le pagine di un ricco studio scientifico, la complessa tematica delle successioni intestate si pone come l’altro settore d’indagine privilegiato da questo giurista vissuto in anni di grandi rivolgimenti giuridici e politici, il quale, assecondando la volontà del legislatore francese, vi ravvisa lo strumento preferenziale di trasmissione mortis causa dei beni terreni. Scrupoloso interprete della lettera del precetto codificato al fine di attingerne il senso più autentico da trasmettere attraverso l’opera scientifica e la lezione accademica, il docente pavese non lesina entusiastiche manifestazioni di ammirazione nei riguardi della novella legislazione transalpina, «saggia e geniale», oltre che «maestosa», capace di fondere mirabilmente il vecchio col nuovo, attenta interprete delle nuove esigenze sociali ma al contempo rispettosa delle più alte conquiste di una secolare tradizione giuridica.

L'insegnamento di Luigi Piccoli e il sistema delle successioni intestate nella Lombardia napoleonica / A.M. Santangelo - In: Formare il giurista : esperienze nell'area lombarda tra Sette e Ottocento / [a cura di] G. di Renzo Villata. - Milano : Giuffré, 2004. - ISBN 8814110085. - pp. 323-364

L'insegnamento di Luigi Piccoli e il sistema delle successioni intestate nella Lombardia napoleonica

A.M. Santangelo
Primo
2004

Abstract

Ciò che caratterizza la vita di Luigi Piccoli è la vocazione piena ed entusiastica al magistero accademico, a partire dagli anni della docenza universitaria nell’ateneo pavese, ai ripetuti tentativi di esservi riammesso dopo un episodio di vita familiare dagli oscuri contorni che ne aveva determinato l’allontanamento, per finire con la dedizione alla produzione letteraria alla quale affidare la sua ‘lezione’ più alta, strumento per forgiare le menti di giovani studiosi desiderosi di fare propria l’innovativa disciplina codicistica. Accanto all’insegnamento processualcivilistico impartito dalla cattedra e consegnato alla storia attraverso le pagine di un ricco studio scientifico, la complessa tematica delle successioni intestate si pone come l’altro settore d’indagine privilegiato da questo giurista vissuto in anni di grandi rivolgimenti giuridici e politici, il quale, assecondando la volontà del legislatore francese, vi ravvisa lo strumento preferenziale di trasmissione mortis causa dei beni terreni. Scrupoloso interprete della lettera del precetto codificato al fine di attingerne il senso più autentico da trasmettere attraverso l’opera scientifica e la lezione accademica, il docente pavese non lesina entusiastiche manifestazioni di ammirazione nei riguardi della novella legislazione transalpina, «saggia e geniale», oltre che «maestosa», capace di fondere mirabilmente il vecchio col nuovo, attenta interprete delle nuove esigenze sociali ma al contempo rispettosa delle più alte conquiste di una secolare tradizione giuridica.
LuigiPiccoli ; Successioni ; Lombardia ; Napoleone ; XIX sec.
Settore IUS/19 - Storia del Diritto Medievale e Moderno
2004
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