Nei paesi industrializzati E' estremamente diffusa l'abitudine a consumare almeno un pasto della giornata fuori casa ed i pasti consumati presso tavole calde o fast-food, ma anche ristoranti o trattorie, sono spesso provvisti di una quantità di sale della quale non siamo consapevoli. Si tratta del cosiddetto "hidden salt" (sale nascosto), nei confronti del quale è stata intrapresa in molti Paesi, 29 inclusa l'Italia, una iniziativa che si è svolta nella settimana dal 2 all'8 febbraio, proclamata "Salt Awareness Week" perché si propone di mettere a fuoco proprio la necessità di acquisire maggiore consapevolezza dell'abuso di sale in genere ma, in particolare questâ anno, fuori dalle mura domestiche. L'iniziativa è partita dall'associazione internazionale denominata WASH (World Action on Salt and Health) alla quale aderiscono oltre 300 scienziati ed esperti anche italiani, la cui principale attività consiste nella promozione in ciascun Paese di programmi per la riduzione del sale aggiunto nei prodotti alimentari, la sua attività affianca e sostiene le numerose iniziative sviluppate da tempo dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). In Italia, alcuni studi indicano un consumo medio di sale pro-capite di oltre 10 grammi, pari a circa il doppio di quanto raccomandato dallâ OMS. L'Italia però non è più ferma al riguardo: in linea con la recente raccomandazione di una commissione dell'Unione Europea in favore di una riduzione concertata del consumo di sale nei Paesi membri pari al 16% nei prossimi 4 anni, il programma ministeriale "Guadagnare Salute" si conforma a questa strategia globale promuovendo campagne informative per modificare comportamenti alimentari e stili di vita inadeguati, come appunto l'eccesso di sale alimentare. La Salt Awareness Week per la riduzione del consumo di sale è sostenuta in Italia dalla SINU, Società Italiana di Nutrizione Umana, e dal GIRCSI, un Gruppo di Lavoro nato nel 2007 dalla collaborazione tra le principali società scientifiche impegnate nel campo della prevenzione, con lo specifico scopo di favorire politiche di intervento per la riduzione del consumo di sale nella popolazione italiana. La Società Italiana di Nutrizione Umana - SINU, congiuntamente con il Gruppo Intersocietario per la Riduzione del Consumo di Sodio - GIRCSI, hanno quindi progettato e coordinato le attività per la campagna informativa sulla Riduzione del Consumo di Sale proposta dal WASH, il cui tema dedicato questâ anno è stato la riduzione del consumo di sale nei pasti fuori casa. Sulla specifica tematica, SINU e GIRCSI hanno elaborato, in forma di poster e di depliant, alcune indicazioni pratiche dirette agli utenti e agli operatori della ristorazione collettiva aziendale e commerciale. E' possibile infatti, riducendo gradualmente e progressivamente il consumo di sodio ai pasti, migliorare la sensibilità gustativa ed apprezzare, senza rinunciare al gusto ed al piacere delle buona tavola, cibi poco salati. L'obiettivo è duplice: per il settore della ristorazione, diminuire il sale utilizzato nelle preparazioni alimentari; per il consumatore, limitare il più possibile l'uso del sale aggiunto a tavola, dando sempre la preferenza al sale iodato e ad alimenti naturali (frutta, verdura, legumi) o anche preparati industrialmente, ma con minore contenuto di sale (ad es, pane e derivati con poco sale o senza sale aggiunto). Se sempre più persone chiederanno meno sale quando fanno i loro acquisti o mangiano fuori casa, il messaggio per i professionisti del settore sarà chiaro: â Meno Sale (ma iodato) e più Salute Fuori Casaâ . Lâ intento della Società è stato quello di coinvolgere i soci SINU nonché le aziende di ristorazione collettiva, soprattutto soci collettivi SINU, a collaborare attivamente nella realizzazione pratica della campagna per sensibilizzare, attraverso molteplici canali, la popolazione generale ed i gruppi a rischio. La risposta ottenuta è stata estremamente positiva ed i risultati ottenuti in termini di diffusione del messaggio molto rilevanti. Grazie allâ attiva collaborazione delle parti interessate, la campagna informativa sulla Riduzione del Consumo di Sale è stata diffusa in 16 regioni italiane; i poster (n. 500) e i depliant (n. 9000) sono stati inviati per la distribuzione ai soci ed alle aziende di ristorazione collettiva (Avenance, Camst, CIR Food Cooperativa Italiana di Ristorazione, CONCERTA, Compass Group, Gemeaz, Pellegrini, Serist, Sodexo, Vivenda) che hanno aderito alla campagna. Queste ultime hanno ulteriormente contribuito alla diffusione dellâ iniziativa realizzando le stampe di ulteriori copie dei materiali. Su tutto il territorio nazionale, sono stati coinvolti complessivamente circa 900 mense aziendali, 150 mense scolastiche 120 tavole calde e più di 100 tra mense ospedaliere ed universitarie; tra le attività svolte dai Soci, circa 100 distretti sanitari, principalmente poliambulatori, SIAN e Dipartimenti di Prevenzione, si sono attivati per la diffusione della campagna per la riduzione del consumo di sale.

Progetto WASH : Meno sale e più salute fuori casa / G. Cairella, G. Banderali, A. Bordoni, P. De Cristofaro, A. Ghiselli, G. Oriani, P. Porcella, M. Porrini, L. Rossi, S. Salvini, S. Severi, P. Simonetti, P. Strazzullo - In: Atti del Congresso Nazionale della Società Italiana di Nutrizione UmanaDisco ottico. - Firenze : SINU, 2009 Dec. (( convegno Riunione Nazionale SINU : NUTRIZIONE : LA PIETRA D’ANGOLO tenutosi a Firenze nel 2009.

Progetto WASH : Meno sale e più salute fuori casa

M. Porrini;P. Simonetti;
2009

Abstract

Nei paesi industrializzati E' estremamente diffusa l'abitudine a consumare almeno un pasto della giornata fuori casa ed i pasti consumati presso tavole calde o fast-food, ma anche ristoranti o trattorie, sono spesso provvisti di una quantità di sale della quale non siamo consapevoli. Si tratta del cosiddetto "hidden salt" (sale nascosto), nei confronti del quale è stata intrapresa in molti Paesi, 29 inclusa l'Italia, una iniziativa che si è svolta nella settimana dal 2 all'8 febbraio, proclamata "Salt Awareness Week" perché si propone di mettere a fuoco proprio la necessità di acquisire maggiore consapevolezza dell'abuso di sale in genere ma, in particolare questâ anno, fuori dalle mura domestiche. L'iniziativa è partita dall'associazione internazionale denominata WASH (World Action on Salt and Health) alla quale aderiscono oltre 300 scienziati ed esperti anche italiani, la cui principale attività consiste nella promozione in ciascun Paese di programmi per la riduzione del sale aggiunto nei prodotti alimentari, la sua attività affianca e sostiene le numerose iniziative sviluppate da tempo dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). In Italia, alcuni studi indicano un consumo medio di sale pro-capite di oltre 10 grammi, pari a circa il doppio di quanto raccomandato dallâ OMS. L'Italia però non è più ferma al riguardo: in linea con la recente raccomandazione di una commissione dell'Unione Europea in favore di una riduzione concertata del consumo di sale nei Paesi membri pari al 16% nei prossimi 4 anni, il programma ministeriale "Guadagnare Salute" si conforma a questa strategia globale promuovendo campagne informative per modificare comportamenti alimentari e stili di vita inadeguati, come appunto l'eccesso di sale alimentare. La Salt Awareness Week per la riduzione del consumo di sale è sostenuta in Italia dalla SINU, Società Italiana di Nutrizione Umana, e dal GIRCSI, un Gruppo di Lavoro nato nel 2007 dalla collaborazione tra le principali società scientifiche impegnate nel campo della prevenzione, con lo specifico scopo di favorire politiche di intervento per la riduzione del consumo di sale nella popolazione italiana. La Società Italiana di Nutrizione Umana - SINU, congiuntamente con il Gruppo Intersocietario per la Riduzione del Consumo di Sodio - GIRCSI, hanno quindi progettato e coordinato le attività per la campagna informativa sulla Riduzione del Consumo di Sale proposta dal WASH, il cui tema dedicato questâ anno è stato la riduzione del consumo di sale nei pasti fuori casa. Sulla specifica tematica, SINU e GIRCSI hanno elaborato, in forma di poster e di depliant, alcune indicazioni pratiche dirette agli utenti e agli operatori della ristorazione collettiva aziendale e commerciale. E' possibile infatti, riducendo gradualmente e progressivamente il consumo di sodio ai pasti, migliorare la sensibilità gustativa ed apprezzare, senza rinunciare al gusto ed al piacere delle buona tavola, cibi poco salati. L'obiettivo è duplice: per il settore della ristorazione, diminuire il sale utilizzato nelle preparazioni alimentari; per il consumatore, limitare il più possibile l'uso del sale aggiunto a tavola, dando sempre la preferenza al sale iodato e ad alimenti naturali (frutta, verdura, legumi) o anche preparati industrialmente, ma con minore contenuto di sale (ad es, pane e derivati con poco sale o senza sale aggiunto). Se sempre più persone chiederanno meno sale quando fanno i loro acquisti o mangiano fuori casa, il messaggio per i professionisti del settore sarà chiaro: â Meno Sale (ma iodato) e più Salute Fuori Casaâ . Lâ intento della Società è stato quello di coinvolgere i soci SINU nonché le aziende di ristorazione collettiva, soprattutto soci collettivi SINU, a collaborare attivamente nella realizzazione pratica della campagna per sensibilizzare, attraverso molteplici canali, la popolazione generale ed i gruppi a rischio. La risposta ottenuta è stata estremamente positiva ed i risultati ottenuti in termini di diffusione del messaggio molto rilevanti. Grazie allâ attiva collaborazione delle parti interessate, la campagna informativa sulla Riduzione del Consumo di Sale è stata diffusa in 16 regioni italiane; i poster (n. 500) e i depliant (n. 9000) sono stati inviati per la distribuzione ai soci ed alle aziende di ristorazione collettiva (Avenance, Camst, CIR Food Cooperativa Italiana di Ristorazione, CONCERTA, Compass Group, Gemeaz, Pellegrini, Serist, Sodexo, Vivenda) che hanno aderito alla campagna. Queste ultime hanno ulteriormente contribuito alla diffusione dellâ iniziativa realizzando le stampe di ulteriori copie dei materiali. Su tutto il territorio nazionale, sono stati coinvolti complessivamente circa 900 mense aziendali, 150 mense scolastiche 120 tavole calde e più di 100 tra mense ospedaliere ed universitarie; tra le attività svolte dai Soci, circa 100 distretti sanitari, principalmente poliambulatori, SIAN e Dipartimenti di Prevenzione, si sono attivati per la diffusione della campagna per la riduzione del consumo di sale.
sale ; alimentazione ; popolazione ; consumo
Settore BIO/09 - Fisiologia
Settore MED/49 - Scienze Tecniche Dietetiche Applicate
dic-2009
Società Italiana di Nutrizione Umana
Book Part (author)
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2434/70156
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact