Lo studio propone la tesi che l'aspetto aporetico della filosofia morale leibniziana sia costituito da una sottovalutazione del problema dell'intersoggettività. I Saggi di teodicea accordano pochissimo spazio al male che gli uomini commettono gli uni verso gli altri, concentrandosi piuttosto sul tema dell'infrazione della legge. I peccati, come Leibniz scriveva già nella lettera a Wedderkopf del 1671, non sono un male per il mondo ma unicamente per colui che li commette; per il filosofo tedesco il male morale si situa propriamente nella relazione tra Dio e l'anima, non nel contesto della comunità umana. In tale prospettiva teologica è dunque ammissibile una concezione retributivistica della giustizia. Nella vita associata, viceversa, egli sostiene, in modo più conforme al pensiero giusnaturalistico, l'importanza di una giustizia correttiva, il cui obiettivo è l'utilità comune.

Peines humaines et peines divines. Théodicée et droit de punir dans la pensée de Leibniz / G. Mormino - In: L' idee de theodicee de Leibniz a Kant: heritage, transformations, critiques / [a cura di] P. Rateau. - Stuttgart : Franz Steiner, 2009. - ISBN 9783515093514. - pp. 37-50

Peines humaines et peines divines. Théodicée et droit de punir dans la pensée de Leibniz

G. Mormino
Primo
2009

Abstract

Lo studio propone la tesi che l'aspetto aporetico della filosofia morale leibniziana sia costituito da una sottovalutazione del problema dell'intersoggettività. I Saggi di teodicea accordano pochissimo spazio al male che gli uomini commettono gli uni verso gli altri, concentrandosi piuttosto sul tema dell'infrazione della legge. I peccati, come Leibniz scriveva già nella lettera a Wedderkopf del 1671, non sono un male per il mondo ma unicamente per colui che li commette; per il filosofo tedesco il male morale si situa propriamente nella relazione tra Dio e l'anima, non nel contesto della comunità umana. In tale prospettiva teologica è dunque ammissibile una concezione retributivistica della giustizia. Nella vita associata, viceversa, egli sostiene, in modo più conforme al pensiero giusnaturalistico, l'importanza di una giustizia correttiva, il cui obiettivo è l'utilità comune.
Settore M-FIL/03 - Filosofia Morale
2009
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