I modelli murini sono particolarmente indicati per lo studio di nuove terapie farmacologiche per l’infarto del miocardio. In clinica la risonanza magnetica d’immagini (MRI) è la tecnica d’elezione per la determinazione della funzionalità cardiaca. Date le differenze fisiologiche non è però immediato trasferire le metodiche dall’uomo al roditore. In particolare è necessario sincronizzare l’acquisizione cine con il ciclo cardiaco (~600 bpm) durante una fase di stasi respiratoria (~100 rpm). Questo comporta lunghi tempi di acquisizione. In questo lavoro abbiamo ottimizzato l’acquisizione cine sfruttando la possibilità di effettuare gating retrospettivo (IntraGate) che permette di ridurre il tempo dell’analisi e di ottenere immagini con migliore rapporto segnale-rumore; inoltre abbiamo confrontato parametri di funzionalità globale e regionale tra topi sani e infartuati. Metodi. Sono stati utilizzati 28 topi C57BL6 in 18 dei quali è stato indotto l’infarto mediante ligatura della coronaria sinistra. L’acquisizione MR (Bruker 4.7T) è stata effettuata 9 giorni dopo l’intervento. Le immagini in asse corto relative alla cavità ventricolare sinistra sono state elaborate suddividendo tale cavità in 6 settori angolari. Per ogni settore è stata calcolata la Regional Fractional Area Change (RFAC) % e rappresentata graficamente mediante bulls’eye. Sono inoltre stati valutati parametri globali quail: volume fine diastole (EDV) e sistole (ESV), gittata pulsatoria (SV), frazione d’eiezione (EF), massima e minima velocità d’eiezione (PER, PFR). Risultati. Le dimensioni del ventricolo sinistro aumentano negli animali infartuati rispetto ai controlli (EDV: 9225 vs 364, ESV: 6627 vs 103, p<0.05), mentre si osserva una significativa riduzione di EF (3110 vs 727%), PFR (1.9±.5 vs 3.6±.4 a.u.) e PER (-1.8±0.8 vs -3±0.5 a.u.). Lo SV rimane invariato (26±4 vs 26±3). Nei controlli la RFAC% presenta valori massimi a livello laterale (84%) e minimi a livello settale (62%). Negli animali infartuati la RFAC% diminuisce progressivamente dalla base all’apice con un valore minimo del 26% a livello del segmento anteriore in accordo con il sito di occlusione della coronaria. Conclusioni. Il gating retrospettivo ha fornito immagini di buona qualità in tempi brevi; La misura dei parametri funzionali permette di valutare quantitativamente l’effetto di eventuali modulazioni farmacologiche sui modelli murini

Risonanza magnetica cardiaca : valutazione della funzionalità ventricolare in modelli murini di ischemia / L. Castiglioni, M. Franzosi, U. Guerrini, E. Tremoli, E. Nobili, L. Sironi, E.G. Caiani. ((Intervento presentato al 8. convegno Congresso Regionale della Società Italiana per lo Studio dell'Arteriosclerosi (S.I.S.A.) tenutosi a Milano nel 2008.

Risonanza magnetica cardiaca : valutazione della funzionalità ventricolare in modelli murini di ischemia

L. Castiglioni
Primo
;
U. Guerrini;E. Tremoli;L. Sironi
Penultimo
;
2008

Abstract

I modelli murini sono particolarmente indicati per lo studio di nuove terapie farmacologiche per l’infarto del miocardio. In clinica la risonanza magnetica d’immagini (MRI) è la tecnica d’elezione per la determinazione della funzionalità cardiaca. Date le differenze fisiologiche non è però immediato trasferire le metodiche dall’uomo al roditore. In particolare è necessario sincronizzare l’acquisizione cine con il ciclo cardiaco (~600 bpm) durante una fase di stasi respiratoria (~100 rpm). Questo comporta lunghi tempi di acquisizione. In questo lavoro abbiamo ottimizzato l’acquisizione cine sfruttando la possibilità di effettuare gating retrospettivo (IntraGate) che permette di ridurre il tempo dell’analisi e di ottenere immagini con migliore rapporto segnale-rumore; inoltre abbiamo confrontato parametri di funzionalità globale e regionale tra topi sani e infartuati. Metodi. Sono stati utilizzati 28 topi C57BL6 in 18 dei quali è stato indotto l’infarto mediante ligatura della coronaria sinistra. L’acquisizione MR (Bruker 4.7T) è stata effettuata 9 giorni dopo l’intervento. Le immagini in asse corto relative alla cavità ventricolare sinistra sono state elaborate suddividendo tale cavità in 6 settori angolari. Per ogni settore è stata calcolata la Regional Fractional Area Change (RFAC) % e rappresentata graficamente mediante bulls’eye. Sono inoltre stati valutati parametri globali quail: volume fine diastole (EDV) e sistole (ESV), gittata pulsatoria (SV), frazione d’eiezione (EF), massima e minima velocità d’eiezione (PER, PFR). Risultati. Le dimensioni del ventricolo sinistro aumentano negli animali infartuati rispetto ai controlli (EDV: 9225 vs 364, ESV: 6627 vs 103, p<0.05), mentre si osserva una significativa riduzione di EF (3110 vs 727%), PFR (1.9±.5 vs 3.6±.4 a.u.) e PER (-1.8±0.8 vs -3±0.5 a.u.). Lo SV rimane invariato (26±4 vs 26±3). Nei controlli la RFAC% presenta valori massimi a livello laterale (84%) e minimi a livello settale (62%). Negli animali infartuati la RFAC% diminuisce progressivamente dalla base all’apice con un valore minimo del 26% a livello del segmento anteriore in accordo con il sito di occlusione della coronaria. Conclusioni. Il gating retrospettivo ha fornito immagini di buona qualità in tempi brevi; La misura dei parametri funzionali permette di valutare quantitativamente l’effetto di eventuali modulazioni farmacologiche sui modelli murini
2008
Settore BIO/14 - Farmacologia
Società Italiana per lo Studio dell’Arteriosclerosi (S.I.S.A.)
Risonanza magnetica cardiaca : valutazione della funzionalità ventricolare in modelli murini di ischemia / L. Castiglioni, M. Franzosi, U. Guerrini, E. Tremoli, E. Nobili, L. Sironi, E.G. Caiani. ((Intervento presentato al 8. convegno Congresso Regionale della Società Italiana per lo Studio dell'Arteriosclerosi (S.I.S.A.) tenutosi a Milano nel 2008.
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