Questo saggio si propone di ricostruire la nozione di neutralità per come viene impiegata da John Rawls nella sua seconda grande opera, Liberalismo politico , a sostegno dell’idea che sia possibile elaborare una concezione della giustizia in grado di incontrare l’adesione degli appartenenti alle diverse dottrine, liberali e non, presenti abitualmente nelle società democratiche. L’utilità di questa operazione consiste non solo nel mostrare come la strategia di Rawls sia complessivamente coerente, ma anche nel suggerire che essa possa ricevere una qualche estensione in direzioni che prefigurano la possibilità di elaborare un modello teorico capace di disinnescare quei conflitti (morali, filosofici, religiosi) che mettono a repentaglio la cooperazione sociale nelle società multiculturali contemporanee. Nel primo paragrafo verrà inquadrato il problema generale di Liberalismo politico e abbozzata la risposta di Rawls. Nel secondo ci si concentrerà specificamente sulla nozione di neutralità, che di questa risposta è parte qualificante. Nel terzo si mostrerà come questa nozione possa operare a livelli differenti (grosso modo, principi costituzionali e legislazione ordinaria), ma come questo non costituisca un grave problema per la teoria di Rawls, la quale, pur essendo stata pensata per il livello costituzionale, può essere estesa senza particolari difficoltà al livello legislativo.

La neutralità politica in John Rawls / C. Del Bo'. - In: MATERIALI PER UNA STORIA DELLA CULTURA GIURIDICA. - ISSN 1120-9607. - 34:1(2009 Jun), pp. 241-254.

La neutralità politica in John Rawls

C. Del Bo'
Primo
2009

Abstract

Questo saggio si propone di ricostruire la nozione di neutralità per come viene impiegata da John Rawls nella sua seconda grande opera, Liberalismo politico , a sostegno dell’idea che sia possibile elaborare una concezione della giustizia in grado di incontrare l’adesione degli appartenenti alle diverse dottrine, liberali e non, presenti abitualmente nelle società democratiche. L’utilità di questa operazione consiste non solo nel mostrare come la strategia di Rawls sia complessivamente coerente, ma anche nel suggerire che essa possa ricevere una qualche estensione in direzioni che prefigurano la possibilità di elaborare un modello teorico capace di disinnescare quei conflitti (morali, filosofici, religiosi) che mettono a repentaglio la cooperazione sociale nelle società multiculturali contemporanee. Nel primo paragrafo verrà inquadrato il problema generale di Liberalismo politico e abbozzata la risposta di Rawls. Nel secondo ci si concentrerà specificamente sulla nozione di neutralità, che di questa risposta è parte qualificante. Nel terzo si mostrerà come questa nozione possa operare a livelli differenti (grosso modo, principi costituzionali e legislazione ordinaria), ma come questo non costituisca un grave problema per la teoria di Rawls, la quale, pur essendo stata pensata per il livello costituzionale, può essere estesa senza particolari difficoltà al livello legislativo.
Settore IUS/20 - Filosofia del Diritto
giu-2009
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