Documento e allegoria. Strategie di rappresentazione ne “L’istruttoria” di Peter Weiss. Fin dall’annuncio della sua prima rappresentazione, il 19 ottobre 1965 in contemporanea su 15 palcoscenici europei, "L'istruttoria" di Peter Weiss scatenò un acceso dibattito nell’opinione pubblica e nella critica teatrale e letteraria. La pretesa di autenticità della forma documentaria fu posta in discussione soprattutto per ragioni morali e politiche, in un clima di contrapposizione ideologica cui contribuirono anche le affermazioni dell’autore. Nel corso dei decenni successivi la ricerca ha acribicamente confrontato fonti processuali e testo drammatico, modulando il proprio giudizio sul metro della fedeltà ai fatti ovvero alle dottrine, e ha inserito il dramma nella parabola artistica di Weiss, concentrandosi viepiù sulla prospettiva tarda del romanzo-fiume "Estetica della resistenza" quale revoca della stagione del teatro documentario. Non sono mancate voci aspramente critiche nei confronti de "L‘istruttoria", accusata fra l’altro di non curarsi della specificità ebraica del genocidio perpetrato ad Auschwitz; su un piano più generale, numerosi studiosi, specie d’area anglosassone, non hanno perdonato a Weiss la commistione fra veridicità ed esemplarità, fra poesia e ricostruzione. Le indagini degli ultimi anni, invece, differenziando un’ingenua concezione di documentarismo, invitano a considerare la pluralità delle fonti e il loro composito intreccio intertestuale nel dramma di Weiss, mentre la costituzione e lo scandaglio del Peter-Weiss-Archiv di Berlino sono culminati nella recentissima pubblicazione di un testo inedito, Inferno, appartenente al medesimo progetto di drammatizzazione della "Commedia" dantesca da cui scaturì anche "L'istruttoria". Sulla scorta di queste nuove acquisizioni, l’intervento mira a rivalutare la soluzione di Weiss al problema della rappresentazione della Shoah, evidenziando l’ampia gamma di strategie retoriche grazie alle quali il drammaturgo ha forgiato il materiale documentario in un testo di complessa e controversa strutturazione semantica.

Documento e allegoria : strategie di rappresentazione ne "L’istruttoria" di Peter Weiss / M. Castellari - In: Rappresentare la shoah : Milano, 24-26 gennaio 2005 / [a cura di] A. Costazza. - Milano : Cisalpino, 2005. - ISBN 8832360438. - pp. 203-219 (( convegno Rappresentare la Shoah tenutosi a Milano nel 2005.

Documento e allegoria : strategie di rappresentazione ne "L’istruttoria" di Peter Weiss

M. Castellari
Primo
2005

Abstract

Documento e allegoria. Strategie di rappresentazione ne “L’istruttoria” di Peter Weiss. Fin dall’annuncio della sua prima rappresentazione, il 19 ottobre 1965 in contemporanea su 15 palcoscenici europei, "L'istruttoria" di Peter Weiss scatenò un acceso dibattito nell’opinione pubblica e nella critica teatrale e letteraria. La pretesa di autenticità della forma documentaria fu posta in discussione soprattutto per ragioni morali e politiche, in un clima di contrapposizione ideologica cui contribuirono anche le affermazioni dell’autore. Nel corso dei decenni successivi la ricerca ha acribicamente confrontato fonti processuali e testo drammatico, modulando il proprio giudizio sul metro della fedeltà ai fatti ovvero alle dottrine, e ha inserito il dramma nella parabola artistica di Weiss, concentrandosi viepiù sulla prospettiva tarda del romanzo-fiume "Estetica della resistenza" quale revoca della stagione del teatro documentario. Non sono mancate voci aspramente critiche nei confronti de "L‘istruttoria", accusata fra l’altro di non curarsi della specificità ebraica del genocidio perpetrato ad Auschwitz; su un piano più generale, numerosi studiosi, specie d’area anglosassone, non hanno perdonato a Weiss la commistione fra veridicità ed esemplarità, fra poesia e ricostruzione. Le indagini degli ultimi anni, invece, differenziando un’ingenua concezione di documentarismo, invitano a considerare la pluralità delle fonti e il loro composito intreccio intertestuale nel dramma di Weiss, mentre la costituzione e lo scandaglio del Peter-Weiss-Archiv di Berlino sono culminati nella recentissima pubblicazione di un testo inedito, Inferno, appartenente al medesimo progetto di drammatizzazione della "Commedia" dantesca da cui scaturì anche "L'istruttoria". Sulla scorta di queste nuove acquisizioni, l’intervento mira a rivalutare la soluzione di Weiss al problema della rappresentazione della Shoah, evidenziando l’ampia gamma di strategie retoriche grazie alle quali il drammaturgo ha forgiato il materiale documentario in un testo di complessa e controversa strutturazione semantica.
Weiss ; Ermittlung ; Istruttoria ; Dokumentartheater ; Teatro documentario ; Dante
2005
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