Analysis of essay The Apollo of Veii published by Edward Storer in "Broom. An International Magazine of Arts", no. 3, June 1922, dedicated to the discovery of Etruscan statue of Apollo of Veii, done on May 19, 1916, by archeologist Giulio Quirino Giglioli. The essay was published in a literature and art magazine edited in english by American writers in Rome (later in Berlin and New York), interested in ancen and extra-europena culture and artistic productions; moreover, the author of essay was Edward Storer, English poet and translator, funder of "Atys" review (Rome, 1918-1921) , so interested in Greek culture, mithology or primitivism. The etruscan Apollo of Veii statue was for "Broom" an importnat model for modern art and literature. Starting from the contact points between ancient and modern sculpture, the essay point outs the analogies and differences between ancient and modern artists.

Analisi del saggio The Apollo of Veii pubblicato da Edward Storer nel numero 3 del giugno 1922 di "Broom. An International Magazine of the Arts", dedicato alla scoperta della statua etrusca dell'Apollo di Veio, avvenuta il 19 maggio 1916 a opera dell'archeologo Giulio Quirino Giglioli. L'interesse per il saggio è dovuto, da un lato, al contesto di pubblicazione, cioè una rivista di letteratura e arte contemporanea pubblicata in inglese da scrittori ed editori americani a Roma (poi a Berlino e New York), che mostra una certa attenzione per le culture e le produzioni artistiche antiche ed extraeuropee; dall'altro all'autore stesso del saggio, quell'Edward Storer, poeta e traduttore inglese, fondatore della rivista "Atys" pubblicata a Roma dal 1918 al 1921 e caratterizzata da un forte interesse per la cultura greca classica, per la mitologia e il primitivismo. La scoperta dell'Apollo di Veio, il grande esempio del passato, viene letto da "Broom" come stimolo e modello di confronto per la ricerca moderna artistica e letteraria. Partendo dalla constatazione dell'evidenza di punti di contatto tra scultura moderna e antica, si vuole evidenziare come quali siano le analogie e le differenze esistenti tra gli artisti antichi e moderni.

La scopa e l'Apollo di Veio : parallelismi tra arte antica e moderna nella rivista Broom / D. Colombo. - In: L'UOMO NERO. - ISSN 1828-4663. - 5:6(2008 Dec), pp. 52-89.

La scopa e l'Apollo di Veio : parallelismi tra arte antica e moderna nella rivista Broom

D. Colombo
Primo
2008

Abstract

Analysis of essay The Apollo of Veii published by Edward Storer in "Broom. An International Magazine of Arts", no. 3, June 1922, dedicated to the discovery of Etruscan statue of Apollo of Veii, done on May 19, 1916, by archeologist Giulio Quirino Giglioli. The essay was published in a literature and art magazine edited in english by American writers in Rome (later in Berlin and New York), interested in ancen and extra-europena culture and artistic productions; moreover, the author of essay was Edward Storer, English poet and translator, funder of "Atys" review (Rome, 1918-1921) , so interested in Greek culture, mithology or primitivism. The etruscan Apollo of Veii statue was for "Broom" an importnat model for modern art and literature. Starting from the contact points between ancient and modern sculpture, the essay point outs the analogies and differences between ancient and modern artists.
Analisi del saggio The Apollo of Veii pubblicato da Edward Storer nel numero 3 del giugno 1922 di "Broom. An International Magazine of the Arts", dedicato alla scoperta della statua etrusca dell'Apollo di Veio, avvenuta il 19 maggio 1916 a opera dell'archeologo Giulio Quirino Giglioli. L'interesse per il saggio è dovuto, da un lato, al contesto di pubblicazione, cioè una rivista di letteratura e arte contemporanea pubblicata in inglese da scrittori ed editori americani a Roma (poi a Berlino e New York), che mostra una certa attenzione per le culture e le produzioni artistiche antiche ed extraeuropee; dall'altro all'autore stesso del saggio, quell'Edward Storer, poeta e traduttore inglese, fondatore della rivista "Atys" pubblicata a Roma dal 1918 al 1921 e caratterizzata da un forte interesse per la cultura greca classica, per la mitologia e il primitivismo. La scoperta dell'Apollo di Veio, il grande esempio del passato, viene letto da "Broom" come stimolo e modello di confronto per la ricerca moderna artistica e letteraria. Partendo dalla constatazione dell'evidenza di punti di contatto tra scultura moderna e antica, si vuole evidenziare come quali siano le analogie e le differenze esistenti tra gli artisti antichi e moderni.
Apollo di Veio; Etruschi; Broom; rivista di letteratura e arte; americani a Roma; anni venti; Loeb; Storer; Kreymborg; Josephson; Prezzolini; Prampolini; cubismo; dadaismo; parallelismi tra arte antica e moderna
Settore L-ART/03 - Storia dell'Arte Contemporanea
Settore L-ART/04 - Museologia e Critica Artistica e del Restauro
dic-2008
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