L’intervento si propone di approfondire il nesso tra preferenze individuali e scelte collettive in democrazia, rendendo ragione delle sue difficolta’ e della opportunita’ di ricorrere ad interventi di ripulitura o correzione delle preferenze che in considerazione della loro diversa qualita’, discriminino tra preferenze piu’ e meno accettabili entro lo spazio della discussione e presa di decisone pubbliche. L’obiettivo sara’ quello di approfondire alcune modalita’ di questi interventi allo scopo di rintracciare modi per riempire quel vuoto di significato e quella inconsistenza da cui, come nota Riker le decisioni democratiche sono inficiate. Si toccheranno questioni costitutive, relative soprattutto alla definizione e al significato delle preferenze individuali in quanto dati primitivi della decisione democratica. La convinzione e’ che per delineare i requisiti della democrazia sia necessario non fermarsi in superficie, non esaminare solo le azioni, gli atti esterni, quali il voto, ma spostare l’attenzione sugli atti interni che li producono, sui giudizi e sulle valutazioni che precedono le azioni ragionevoli. L’idea e’ che introdurre vincoli o filtri per facilitare qualche discontinuita’ tra la preferenza individuale autointeressata e il giudizio meglio ponderato sulle alternative disponibili possa risultare salutare alla scelta collettiva. La riflessione prendera’ avvio da una interrogazione sul dove porre i limiti e sulla tipologia e qualita’ dei limiti stessi. Dalla insoddisfazione per le istituzioni democratiche non consegue semplicemente la ricerca di modi per rifinire la democrazia aggregativa, ma la necessita’ di una azione piu’ radicale per il miglioramento delle condizioni del dibattito, della discussione e della persuasione. Una questione su cui riflettere e’ fino a che punto la deliberazione possa rappresentare un rimedio efficace e realisticamente percorribile e quali altre strategie siano lecite per intervenire sulla formazione e evoluzione della preferenze individuali, uscendo da una lettura ristretta di queste come mere “utility-information”. Per questa strada si entra nel vivo della tensione tra visioni procedurali e sostanziali della democrazia, ma ci si imbatte anche nella piu’ inaugurale tensione tra liberalismo e democrazia. Possono alcune preferenze essere democraticamente ignorate? Quali sono le ricadute di questo scrutinio critico delle preferenze sul liberalismo e sulla concezione liberale di sovranita’ individuale? A partire da queste premesse, si approfondiranno alcuni “metodi di pulitura delle preferenze”, in particolare cercando di indagare i requisiti e le possible conseguenze di un approccio cognitivo alle preferenze a’ la Rawls. Ci si chiedera’ poi se sia possibile ridisegnare quel legame tra preferenza individuale e scelta collettiva del quale la public choice ha sottolineato la precarietà.

Thin and thick : due nozioni del concetto di preferenza individuale / A. Lebano. ((Intervento presentato al convegno SISP tenutosi a Bologna nel 2006.

Thin and thick : due nozioni del concetto di preferenza individuale

A. Lebano
2006

Abstract

L’intervento si propone di approfondire il nesso tra preferenze individuali e scelte collettive in democrazia, rendendo ragione delle sue difficolta’ e della opportunita’ di ricorrere ad interventi di ripulitura o correzione delle preferenze che in considerazione della loro diversa qualita’, discriminino tra preferenze piu’ e meno accettabili entro lo spazio della discussione e presa di decisone pubbliche. L’obiettivo sara’ quello di approfondire alcune modalita’ di questi interventi allo scopo di rintracciare modi per riempire quel vuoto di significato e quella inconsistenza da cui, come nota Riker le decisioni democratiche sono inficiate. Si toccheranno questioni costitutive, relative soprattutto alla definizione e al significato delle preferenze individuali in quanto dati primitivi della decisione democratica. La convinzione e’ che per delineare i requisiti della democrazia sia necessario non fermarsi in superficie, non esaminare solo le azioni, gli atti esterni, quali il voto, ma spostare l’attenzione sugli atti interni che li producono, sui giudizi e sulle valutazioni che precedono le azioni ragionevoli. L’idea e’ che introdurre vincoli o filtri per facilitare qualche discontinuita’ tra la preferenza individuale autointeressata e il giudizio meglio ponderato sulle alternative disponibili possa risultare salutare alla scelta collettiva. La riflessione prendera’ avvio da una interrogazione sul dove porre i limiti e sulla tipologia e qualita’ dei limiti stessi. Dalla insoddisfazione per le istituzioni democratiche non consegue semplicemente la ricerca di modi per rifinire la democrazia aggregativa, ma la necessita’ di una azione piu’ radicale per il miglioramento delle condizioni del dibattito, della discussione e della persuasione. Una questione su cui riflettere e’ fino a che punto la deliberazione possa rappresentare un rimedio efficace e realisticamente percorribile e quali altre strategie siano lecite per intervenire sulla formazione e evoluzione della preferenze individuali, uscendo da una lettura ristretta di queste come mere “utility-information”. Per questa strada si entra nel vivo della tensione tra visioni procedurali e sostanziali della democrazia, ma ci si imbatte anche nella piu’ inaugurale tensione tra liberalismo e democrazia. Possono alcune preferenze essere democraticamente ignorate? Quali sono le ricadute di questo scrutinio critico delle preferenze sul liberalismo e sulla concezione liberale di sovranita’ individuale? A partire da queste premesse, si approfondiranno alcuni “metodi di pulitura delle preferenze”, in particolare cercando di indagare i requisiti e le possible conseguenze di un approccio cognitivo alle preferenze a’ la Rawls. Ci si chiedera’ poi se sia possibile ridisegnare quel legame tra preferenza individuale e scelta collettiva del quale la public choice ha sottolineato la precarietà.
set-2006
Preferenze individuali ; Liberalismo
Settore SPS/01 - Filosofia Politica
Sociata' italiana di scienza politica
Thin and thick : due nozioni del concetto di preferenza individuale / A. Lebano. ((Intervento presentato al convegno SISP tenutosi a Bologna nel 2006.
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