Quale male? Quale Dio?

A partire da un’ampia disamina delle varie piste e direzioni seguendo le quali la filosofia ha sempre di nuovo cercato di portare a pensiero il male, e sottolineando come questo sia un tema centrale e non voluttuario dell’esercizio filosofico, il saggio si concentra a confrontarsi criticamente con la concezione propria di Luigi Pareyson e sviluppata dalla sua scuola, e specialmente da Claudio Ciancio, concernente il nesso tra male, Dio, libertà. In particolare, l’attenzione si concentra sul rapporto tra male e peccato e sulla possibilità di attribuire male e peccato a Dio, mettendo in questione la concezione stessa sia di Dio sia del male, soggiacente a tale impostazione della pensabilità del loro rapporto.