Nella prassi dell’OMC, l’espressione “misure di difesa commerciale” viene utilizzata per indicare provvedimenti di limitazione degli scambi commerciali adottati dagli Stati in reazione a una condotta anticompetitiva di un altro soggetto (le imprese per i dazi anti-dumping, gli Stati per le misure compensative) o, nel caso delle misure di salvaguardia, per far fronte a difficoltà strutturali di settori produttivi nazionali, incapaci di sostenere sul mercato interno la concorrenza di prodotti simili importati. Guardando alla prassi dei primi dieci anni di applicazione della normativa OMC, emerge come il ricorso a queste misure sia ancora oggi molto frequente. Sulla base di questo dato, ma anche alla luce delle forti contestazioni sollevate in alcuni ambienti governativi nei confronti dell’OMC e di una sua presunta eccessiva ingerenza nelle politiche commerciali degli Stati, non giustificata dagli obblighi internazionali da questi assunti, risulta di particolare interesse esaminare lo standard of review applicato dagli organi contenziosi. Ciò al fine di verificare se e in quale misura i panel e l’Organo d’appello abbiano agito, in sede di revisione degli elementi di diritto e di fatto che sottendono all’introduzione di misure di difesa commerciale, al di là delle competenze loro conferite dagli accordi multilaterali e dall’Intesa sulle norme e sulle procedure che disciplinano la soluzione delle controversie.

Lo standard of review nelle controversie relative alle misure di difesa commerciale / G. Adinolfi - In: Le nuove sfide per l’OMC a dieci anni dalla sua istituzione / [a cura di] G. Venturini, G. Coscia, M. Vellano. - Milano : Giuffrè, 2005. - ISBN 8814119007. - pp. 75-115

Lo standard of review nelle controversie relative alle misure di difesa commerciale

G. Adinolfi
Primo
2005

Abstract

Nella prassi dell’OMC, l’espressione “misure di difesa commerciale” viene utilizzata per indicare provvedimenti di limitazione degli scambi commerciali adottati dagli Stati in reazione a una condotta anticompetitiva di un altro soggetto (le imprese per i dazi anti-dumping, gli Stati per le misure compensative) o, nel caso delle misure di salvaguardia, per far fronte a difficoltà strutturali di settori produttivi nazionali, incapaci di sostenere sul mercato interno la concorrenza di prodotti simili importati. Guardando alla prassi dei primi dieci anni di applicazione della normativa OMC, emerge come il ricorso a queste misure sia ancora oggi molto frequente. Sulla base di questo dato, ma anche alla luce delle forti contestazioni sollevate in alcuni ambienti governativi nei confronti dell’OMC e di una sua presunta eccessiva ingerenza nelle politiche commerciali degli Stati, non giustificata dagli obblighi internazionali da questi assunti, risulta di particolare interesse esaminare lo standard of review applicato dagli organi contenziosi. Ciò al fine di verificare se e in quale misura i panel e l’Organo d’appello abbiano agito, in sede di revisione degli elementi di diritto e di fatto che sottendono all’introduzione di misure di difesa commerciale, al di là delle competenze loro conferite dagli accordi multilaterali e dall’Intesa sulle norme e sulle procedure che disciplinano la soluzione delle controversie.
Settore IUS/13 - Diritto Internazionale
2005
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