Percorsi del "nuovo costituzionalismo"

Ancora oggi il concetto di costituzione viene spesso posto in stretta relazione con quello di Stato, stentandosi ad ammettere, da molti studiosi del diritto, che possa parlarsi di “vera costituzione” al di fuori dello Stato. Le rapide trasformazioni che soprattutto da un certo tempo a questa parte hanno interessato i sistemi giuridici, statali e non, i processi di integrazione sopranazionale (di cui il processo costituente europeo, a prescindere dai suoi esiti nell’immediato, si è posto come espressione particolarmente significativa) da una parte e i multiformi processi di federalizzazione dall’altra, hanno però reso sempre più attuali le problematiche di un costituzionalismo multilivello e policentrico, proiettando il concetto stesso di costituzione in dimensioni del tutto nuove, con lo Stato configurabile non più come ordinamento costituzionale per antonomasia, ma come un ordinamento costituzionale tra gli altri ordinamenti costituzionali. Nello stesso tempo è sempre più avvertita l’esigenza di una maggiore considerazione dei profili fenomenologici e convenzionali dell’odierno costituzionalismo, nella consapevolezza del ricorrente divario tra ordine normativo formale e realtà ordinamentale, tra costituzione e realtà; è sempre più avvertita la necessità di abbandonare una visione statica del costituzionalismo per focalizzarne la dimensione dinamica, quella cioè di un costituzionalismo in fieri, in continuo divenire, nella consapevolezza della “riduttività” di un approccio alle tematiche del nuovo costituzionalismo che non tenga conto di questo insieme di fattori. Obiettivo di questa raccolta di scritti – pubblicati nel corso degli ultimi anni e coordinati secondo un ordine logico in modo da rispondere al piano dell’opera – è di evidenziare quelli che si potrebbero definire i percorsi di un nuovo costituzionalismo, di un costituzionalismo cioè che fuoriesce ormai dalla dimensione strettamente statalistica, in ottiche multilivello e policentriche, e nello stesso tempo si caratterizza, seppure tra alterne vicende, per processi dinamici tali da rendere sempre più inadeguati schemi concettuali e approcci metodologici tramandati dal costituzionalismo classico.