La fisica dei raggi cosmici, uno dei più interessanti e vasti campi d’indagine delle scienze fisiche del XX secolo, si è sviluppata grazie anche ai fondamentali contributi di scienziati italiani. Il 2007 offre l’occasione di ricordare uno dei più grandi studiosi italiani di raggi cosmici, Giuseppe Occhialini, autore di scoperte di primaria importanza sia nell’infinitamente piccolo, la fisica delle particelle elementari, sia nell’infinitamente grande, la fisica dello spazio. L’autore presenta con puntigliosa precisione gli eventi, scientifici e non, della sua vita facendone emergere tutta la ricchezza e la complessità. Non solo uno scienziato di grande carisma, ma un maestro severo e appassionato: così lo ricordano i suoi studenti dell’ateneo milanese. Lezioni chiare e affascinanti alla fine del corso di studi diradavano la nebbia attorno alla domanda che urgeva in ciascuno dei prossimi laureati: chi è un fisico? Quanto imparato, spesso in modo frammentario, si componeva in una visione sintetica e la domanda trovava per ciascuno la risposta nella sua viva testimonianza.
Giuseppe «Beppo» Occhialini : dal positrone alla mappa gamma della galassia / L. Gariboldi. - In: EMMECI QUADRO. - ISSN 1974-6474. - 30(2007 Aug), pp. 65-74.
Giuseppe «Beppo» Occhialini : dal positrone alla mappa gamma della galassia
L. GariboldiPrimo
2007
Abstract
La fisica dei raggi cosmici, uno dei più interessanti e vasti campi d’indagine delle scienze fisiche del XX secolo, si è sviluppata grazie anche ai fondamentali contributi di scienziati italiani. Il 2007 offre l’occasione di ricordare uno dei più grandi studiosi italiani di raggi cosmici, Giuseppe Occhialini, autore di scoperte di primaria importanza sia nell’infinitamente piccolo, la fisica delle particelle elementari, sia nell’infinitamente grande, la fisica dello spazio. L’autore presenta con puntigliosa precisione gli eventi, scientifici e non, della sua vita facendone emergere tutta la ricchezza e la complessità. Non solo uno scienziato di grande carisma, ma un maestro severo e appassionato: così lo ricordano i suoi studenti dell’ateneo milanese. Lezioni chiare e affascinanti alla fine del corso di studi diradavano la nebbia attorno alla domanda che urgeva in ciascuno dei prossimi laureati: chi è un fisico? Quanto imparato, spesso in modo frammentario, si componeva in una visione sintetica e la domanda trovava per ciascuno la risposta nella sua viva testimonianza.Pubblicazioni consigliate
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