Le nuove dimensioni del diritto alla salute. Spazio e relazioni nella legislazione statale e regionale

Lo spazio e la relazione rappresentano da sempre dimensioni rilevanti per gli apparati (pubblici e privati) che a vario titolo sono impegnati nel dare risposta al bisogno di cure espresso dagli individui. La relazione non indaga come la dimensione spaziale e quella relazionale possono entrare in gioco in sede di elaborazione teorica del contenuto del diritto costituzionale alla salute. Essa analizza alcuni processi di trasformazione del sistema italiano di tutela della salute che sono destinati a incidere, o per meglio dire già incidono sulla organizzazione e sulla gestione dello spazio sanitario e sul modo d’essere delle relazioni che in tale spazio si instaurano. L'intervento si compone di tre parti. Nella prima parte si accennerà ad alcune delle ragioni che hanno generato i processi di trasformazione sopra citati. Indubbiamente meritano una citazione a sé stante le motivazioni di carattere economico/finanziario: gli anni Novanta, momento in cui hanno inizio i fenomeni che esamineremo, sono segnati da una rinnovata attenzione dei legislatori per la sostenibilità dei costi connessi a un sistema di tutela della salute aventi caratteristiche come quelle possedute dal servizio sanitario italiano. Si vedrà, tuttavia, che le ragioni economico-finanziarie non sono state tanto la scintilla che ha avviato i processi che andrò a descrivere, ma semmai il comburente che ha dato nuovo vigore a processi, già in corso a quel tempo, di ripensamento di alcune delle idee portanti del modello di assistenza sanitaria che era – e in parte è ancora – dominante in Italia. Nella seconda parte si tratteggerà alcune delle trasformazioni che hanno interessato e stanno interessando quel modello di assistenza sanitaria, tanto nella sua dimensione funzionale quanto nella sua dimensione organizzativa e gestionale. Le istituzioni di governo della sanità, mosse dall’esigenza di contenere la spesa sanitaria e dalla volontà di migliorare, ciononostante, la tutela della salute dei cittadini, per un verso hanno concepito in termini nuovi i compiti che il sistema di assistenza sanitaria deve assolvere, e per altro verso hanno ripensato le forme organizzative e gestionali nelle quali l’assistenza medesima va resa. Nella terza parte, infine, si svolgeranno alcune considerazioni sugli scenari che le anzidette evoluzioni sembrano aprire per chi si deve occupare di spazi e relazioni nell’ambito sanitario, ora perché chiamato a regolare l’organizzazione dei servizi sanitari sul territorio oppure a organizzarli, ora perché coinvolto nella regolazione o nella gestione degli spazi nelle strutture sanitarie (siano esse ospedali, residenze sanitarie per la cura di malattie non acute, ambulatori, studi medici).