Nel Sahara centrale sono stati individuati sedimenti carbonatici depositati sia presso sorgenti sia in ambiente lacustre, non in equilibrio con le attuali condizioni climatico-ambientali iperaride, e pertanto testimoni di un passato olocenico maggiormente umido. I depositi sono stati datati con metodi radiometrici (U/Th, 14C) e ne sono state studiate le miscele isotopiche di C e O, in modo da investigarne il significato paleoclimatico. I calcareous tufa di sorgente trovati nel Tadrart Acacus confermano intense precipitazioni per l’Olocene antico e un progressivo declino fino all’estinzione delle sorgenti stesse attorno a 8000 anni BP. Nello stesso periodo nell’edeyen di Murzuq è stata registrata la formazione di laghi piezometrici, permanenti e caratterizzati da acque dolci. I laghi si estinsero attorno a 8000 anni BP, in seguito alla diminuzione delle precipitazioni. Ciononostante, dopo alcuni secoli di aridità, il livello delle acque risalì; indicatori geochimici, sedimentologici e paleontologici dimostrano che tali laghi erano soggetti a maggiori fluttuazioni del livello. I dati confermano che il Periodo Umido Africano ebbe inizio con la transizione Pleistocene/Olocene e che le piogge monsoniche calarono progressivamente durante l’Olocene medio, seguendo le variazioni dei parametri orbitali; inoltre, i carbonati studiati conservano memoria di una fase arida che viene posta in relazione con l’evento climatico 8.2 BP.
Il significato paleoclimatico dei carbonati continentali olocenici centro-sahariani: memoria delle forzanti orbitali e di eventi climatici rapidi / A. Zerboni, M. Cremaschi. - In: RENDICONTI DELLA SOCIETÀ GEOLOGICA ITALIANA. - ISSN 0392-3037. - 18:18(2012), pp. 36-39. [10.3301/ROL.2011.66]
Il significato paleoclimatico dei carbonati continentali olocenici centro-sahariani: memoria delle forzanti orbitali e di eventi climatici rapidi
A. ZerboniPrimo
;M. CremaschiUltimo
2012
Abstract
Nel Sahara centrale sono stati individuati sedimenti carbonatici depositati sia presso sorgenti sia in ambiente lacustre, non in equilibrio con le attuali condizioni climatico-ambientali iperaride, e pertanto testimoni di un passato olocenico maggiormente umido. I depositi sono stati datati con metodi radiometrici (U/Th, 14C) e ne sono state studiate le miscele isotopiche di C e O, in modo da investigarne il significato paleoclimatico. I calcareous tufa di sorgente trovati nel Tadrart Acacus confermano intense precipitazioni per l’Olocene antico e un progressivo declino fino all’estinzione delle sorgenti stesse attorno a 8000 anni BP. Nello stesso periodo nell’edeyen di Murzuq è stata registrata la formazione di laghi piezometrici, permanenti e caratterizzati da acque dolci. I laghi si estinsero attorno a 8000 anni BP, in seguito alla diminuzione delle precipitazioni. Ciononostante, dopo alcuni secoli di aridità, il livello delle acque risalì; indicatori geochimici, sedimentologici e paleontologici dimostrano che tali laghi erano soggetti a maggiori fluttuazioni del livello. I dati confermano che il Periodo Umido Africano ebbe inizio con la transizione Pleistocene/Olocene e che le piogge monsoniche calarono progressivamente durante l’Olocene medio, seguendo le variazioni dei parametri orbitali; inoltre, i carbonati studiati conservano memoria di una fase arida che viene posta in relazione con l’evento climatico 8.2 BP.Pubblicazioni consigliate
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