Introduzione: L’esperienza del ricovero in terapia intensiva può essere particolarmente stressante per i pazienti, a causa della gravità dello stato di salute, dell’invasività e della complessità delle cure necessarie. I fattori stressanti legati ad ambiente, emozioni, relazioni e stato fisico possono influenzare il decorso clinico e dovrebbero essere ridotti il più possibile. Uno strumento per individuarli è l’Intensive Care Environmental Stressor Scale (ICUESS), non ancora validato in italiano. Obiettivi: Validazione dell’ICUESS in versione italiana. Materiali e metodi: La versione originale dell’ICUESS è stato sottoposta a back-translation. Allo scopo di semplificarla ed adattarla al contesto italiano, alcuni items ridondanti sono stati accorpati, ottenendo un totale di 33 fattori (anziché 44), suddivisi nelle quattro classi di appartenenza; al punteggio sulla “intensità” di ogni fattore stressante è stata aggiunta la “frequenza” con cui si presenta, allo scopo di individuare meglio i fattori degni di intervento specifico. Due gruppi di rilevatori (infermieri e psicologi) hanno condotto uno studio osservazionale prospettico presso la Terapia Intensiva dell’AO San Paolo, Milano, con rilevazioni ripetute su pazienti maggiorenni, degenza>24 ore, Mini Mental Status Examination>24, due osservazioni entro 24 ore, nel giorno precedente la dimissione. Risultati e conclusioni: 23 pazienti arruolati, 15M/8F, età 6813 anni. SAPS II: 24 [21-29], LOS: 2 [1-3] giorni. Lo score complessivo si è dimostrato omogeneo (alpha=0.91, 23pz) e stabile (rho=0.84, p=0.004, 23pz). I punteggi totali dei rilevatori differiscono (p=0.003, 9pz) ma hanno un andamento simile (Fig.1). La scala sembra adeguata alla realtà italiana; l’affidabilità intervalutatore richiede verifica su campioni più ampi
Valutazione dei fattori stressanti nei pazienti ricoverati in terapia intensiva : validazione della versione italiana del questionario ICUESS / F. Soresini, M. Umbrello, S. Terzoni, A. Destrebecq, S. Anania, E. Andrighi, A. Di Carlo, F. Martinetti, G. Mistraletti, G. Iapichino. ((Intervento presentato al 24. convegno S.M.A.R.T. tenutosi a Milano nel 2013.
Valutazione dei fattori stressanti nei pazienti ricoverati in terapia intensiva : validazione della versione italiana del questionario ICUESS
S. Terzoni;A. Destrebecq;G. MistralettiPenultimo
;G. IapichinoUltimo
2013
Abstract
Introduzione: L’esperienza del ricovero in terapia intensiva può essere particolarmente stressante per i pazienti, a causa della gravità dello stato di salute, dell’invasività e della complessità delle cure necessarie. I fattori stressanti legati ad ambiente, emozioni, relazioni e stato fisico possono influenzare il decorso clinico e dovrebbero essere ridotti il più possibile. Uno strumento per individuarli è l’Intensive Care Environmental Stressor Scale (ICUESS), non ancora validato in italiano. Obiettivi: Validazione dell’ICUESS in versione italiana. Materiali e metodi: La versione originale dell’ICUESS è stato sottoposta a back-translation. Allo scopo di semplificarla ed adattarla al contesto italiano, alcuni items ridondanti sono stati accorpati, ottenendo un totale di 33 fattori (anziché 44), suddivisi nelle quattro classi di appartenenza; al punteggio sulla “intensità” di ogni fattore stressante è stata aggiunta la “frequenza” con cui si presenta, allo scopo di individuare meglio i fattori degni di intervento specifico. Due gruppi di rilevatori (infermieri e psicologi) hanno condotto uno studio osservazionale prospettico presso la Terapia Intensiva dell’AO San Paolo, Milano, con rilevazioni ripetute su pazienti maggiorenni, degenza>24 ore, Mini Mental Status Examination>24, due osservazioni entro 24 ore, nel giorno precedente la dimissione. Risultati e conclusioni: 23 pazienti arruolati, 15M/8F, età 6813 anni. SAPS II: 24 [21-29], LOS: 2 [1-3] giorni. Lo score complessivo si è dimostrato omogeneo (alpha=0.91, 23pz) e stabile (rho=0.84, p=0.004, 23pz). I punteggi totali dei rilevatori differiscono (p=0.003, 9pz) ma hanno un andamento simile (Fig.1). La scala sembra adeguata alla realtà italiana; l’affidabilità intervalutatore richiede verifica su campioni più ampiPubblicazioni consigliate
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