Riassunto Introduzione: il corso di laurea in Infermieristica termina con una prova abilitante (prova pratica e dissertazione di un elaborato). La normativa prescrive il numero di membri della commissione valutatrice, lasciando agli Atenei la scelta delle modalità di svolgimento. Le competenze da valutare sono uguali in tutta Italia; è auspicabile l’adozione di un metodo unico per l’accertamento, dunque servono dati sulle attuali modalità di svolgimento della prova. Metodi e strumenti: studio trasversale, condotto tramite questionario somministrato via e-mail a 152 sedi del corso di laurea nel 2011, per indagare la composizione del voto di laurea, le caratteristiche della prova pratica, la soglia di superamento, la valutazione degli elaborati, la composizione della commissione. Risultati: hanno risposto 112 sedi di tutta Italia. 60 considerano i voti degli esami di profitto e quelli di tirocinio; 7 non considerano il tirocinio. L’esperienza Erasmus è conteggiata da 18 sedi, la lode negli esami da 40. 60 sedi non prevedono una soglia di superamento della prova. In 56 sedi la prova pratica consiste in quiz (da 22 a 80 domande). 44 sedi usano la simulazione in laboratorio, 12 un caso clinico simulato, 10 un piano infermieristico. 7 portano lo studente al letto del malato. Gli elaborati sono di vario tipo e valgono da 5 a 22 punti. Nelle commissioni, il numero di membri è l’unico dato comune. Conclusioni: la situazione è lontana da quella auspicata dal Processo di Bologna; la Conferenza Nazionale può avere un ruolo importante nell’uniformare criteri e metodi di svolgimento della prova abilitante.
La prova finale per il conseguimento della laurea in infermieristica : studio trasversale / A. Destrebecq, S. Vitali, V. Dimonte, S. Terzoni. - In: MEDICINA E CHIRURGIA. - ISSN 2279-7068. - 57:(2013), pp. 2564-2566.
La prova finale per il conseguimento della laurea in infermieristica : studio trasversale
A. DestrebecqPrimo
;S. TerzoniUltimo
2013
Abstract
Riassunto Introduzione: il corso di laurea in Infermieristica termina con una prova abilitante (prova pratica e dissertazione di un elaborato). La normativa prescrive il numero di membri della commissione valutatrice, lasciando agli Atenei la scelta delle modalità di svolgimento. Le competenze da valutare sono uguali in tutta Italia; è auspicabile l’adozione di un metodo unico per l’accertamento, dunque servono dati sulle attuali modalità di svolgimento della prova. Metodi e strumenti: studio trasversale, condotto tramite questionario somministrato via e-mail a 152 sedi del corso di laurea nel 2011, per indagare la composizione del voto di laurea, le caratteristiche della prova pratica, la soglia di superamento, la valutazione degli elaborati, la composizione della commissione. Risultati: hanno risposto 112 sedi di tutta Italia. 60 considerano i voti degli esami di profitto e quelli di tirocinio; 7 non considerano il tirocinio. L’esperienza Erasmus è conteggiata da 18 sedi, la lode negli esami da 40. 60 sedi non prevedono una soglia di superamento della prova. In 56 sedi la prova pratica consiste in quiz (da 22 a 80 domande). 44 sedi usano la simulazione in laboratorio, 12 un caso clinico simulato, 10 un piano infermieristico. 7 portano lo studente al letto del malato. Gli elaborati sono di vario tipo e valgono da 5 a 22 punti. Nelle commissioni, il numero di membri è l’unico dato comune. Conclusioni: la situazione è lontana da quella auspicata dal Processo di Bologna; la Conferenza Nazionale può avere un ruolo importante nell’uniformare criteri e metodi di svolgimento della prova abilitante.File | Dimensione | Formato | |
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