L’articolo ricostruisce ad ampio raggio le attività finanziarie (in particolare creditizie) che si strutturano nella capitale ducale tra gli ultimi tre decenni del XVI secolo e la prima metà di quello successivo. La prospettiva si concentra sul vero e proprio sistema relazionale che si crea tra i diversi operatori (sensali, cambiatori-bancheri, banchieri-cambisti, hombres de negocios) che si specializzano nel commercio del denaro, facendo incontrare i flussi di capitali privati con le necessità della finanza pubblica, gli investimenti dei ceti abbienti con le richieste degli imprenditori più attivi. Seguendo, grazie soprattutto alla fonte notarile, i flussi di questi circuiti finanziari, che si inseriscono anche nelle orbite internazionali del denaro, ne esce un gruppo articolato e stratificato di operatori, accomunato da una ‘cultura’ del commercio del denaro innovativa che attraversa l’intera società locale. L’età d’oro della banca milanese, che alla fine del XVI secolo insieme ai fiorentini e ai portoghesi era stata in grado di soppiantare i banchieri genovesi nei circuiti del finanziamento imperiale, di alimentare la fase espansiva dell’economia regionale e di organizzare un vivace mercato finanziario, si chiuderà a metà del XVII adeguandosi alla fase discendente degli Austrias e alla riorganizzazione agricolo-mercantile dell’assetto economico lombardo

La banca milanese nel 16. e 17. secolo / G. De Luca - In: Comercio, banca y sociedad en los reinos hispánicos (siglos 16.-17.) / [a cura di] Á. Alloza Aparicio, F. Fernández Izquierdo, E.M. García Guerra. - Madrid : Ediciones Polifemo-CSIC, 2012. - ISBN 978-84-96813-74-8. - pp. 107-156

La banca milanese nel 16. e 17. secolo

G. De Luca
Primo
2012

Abstract

L’articolo ricostruisce ad ampio raggio le attività finanziarie (in particolare creditizie) che si strutturano nella capitale ducale tra gli ultimi tre decenni del XVI secolo e la prima metà di quello successivo. La prospettiva si concentra sul vero e proprio sistema relazionale che si crea tra i diversi operatori (sensali, cambiatori-bancheri, banchieri-cambisti, hombres de negocios) che si specializzano nel commercio del denaro, facendo incontrare i flussi di capitali privati con le necessità della finanza pubblica, gli investimenti dei ceti abbienti con le richieste degli imprenditori più attivi. Seguendo, grazie soprattutto alla fonte notarile, i flussi di questi circuiti finanziari, che si inseriscono anche nelle orbite internazionali del denaro, ne esce un gruppo articolato e stratificato di operatori, accomunato da una ‘cultura’ del commercio del denaro innovativa che attraversa l’intera società locale. L’età d’oro della banca milanese, che alla fine del XVI secolo insieme ai fiorentini e ai portoghesi era stata in grado di soppiantare i banchieri genovesi nei circuiti del finanziamento imperiale, di alimentare la fase espansiva dell’economia regionale e di organizzare un vivace mercato finanziario, si chiuderà a metà del XVII adeguandosi alla fase discendente degli Austrias e alla riorganizzazione agricolo-mercantile dell’assetto economico lombardo
Attività bancaria ; Sec. 16.-17. ; Milano
Settore SECS-P/12 - Storia Economica
2012
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