Uno dei parametri utilizzati per studiare l’alterata funzionalità endoteliale è la compliance arteriosa. Tale parametro descrive le proprietà elastiche delle arterie ed è noto essere significativamente ridotto in soggetti con elevato rischio coronarico ed in soggetti portatori di fattori di rischio di aterosclerosi. Presso il Centro E. Grossi Paoletti del Dipartimento di Scienze Farmacologiche di Milano è stato sviluppato un nuovo metodo pletismografico per la determinazione non-invasiva della compliance arteriosa. La metodica prevede la registrazione continua e simultanea delle variazioni di volume dell’avambraccio e della pressione sanguigna e consente di ottenere la curva compliance-pressione (FAC) e la relativa area sotto la curva (FACauc). Tale metodo è stato precedentemente validato valutando la sua capacità di rilevare variazioni di compliance indotte da acetilcolina e nitroglicerina (GTN) così come di rilevare differenze fra soggetti ipercolesterolemici e controlli normocolesterolemici. Scopo del presente studio è stato quello di validare ulteriormente la metodica proposta confrontandola con l’echotracking system, un sistema ultrasonografico accettato come metodo di riferimento per la determinazione della compliance arteriosa. Lo studio è stato condotto in 12 soggetti. Per ciascuno di essi è stata valutata la curva compliance-pressione ottenuta, a livello dell’avambraccio, sia pletismograficamente che ultrasonograficamente. L’accordo tra metodi è stato valutato confrontando 36 determinazioni di compliance ottenute con le due tecniche. La FACauc variava tra 2.41x10-2 e 6.73x10-2, con una media di 4.15x10-2±1.10x10-2 ml•100ml-1avambraccio•mmHg-1•mmHg, mentre la compliance dell’arteria radiale (RACauc) variava tra 1.06x10-2 e 5.64x10-2, con un valore medio di 3.27x10-2±1.12x10-2 mm2/mmHg x 10-3•mmHg. Lo scarto tra metodi era pari a –0.87x10-2 ± 0.61x10-2, con un coefficiente di ripetibilità pari a 2.13x10-2. I limiti di accordo tra sistemi variavano tra –2.1x10-2 e 0.35x10-2. La differenza assoluta tra metodi era pari a 0.93x10-2±0.53x10-2, con un coefficiente di variazione del 11.7% ed un coefficiente di correlazione di 0.85 (y = 0.014 + 0.83X; P < 0.0001). In 3 soggetti, l’accordo tra metodi è stato analizzato valutando la cinetica di variazione nel tempo della RACauc e della FACauc durante iperemia reattiva. Sebbene non identica in termini assoluti, la stessa cinetica era chiaramente apprezzabile utilizzando entrambi i sistemi. In 5 soggetti, infine, l’accordo tra metodi è stato anche valutato considerando le variazioni di compliance arteriosa indotta da GTN. In ogni soggetto sono state valutate la FACauc e la RACauc al basale e 4 minuti dopo la somministrazione di due diverse dosi di GTN. Nei 3 soggetti trattati con dosi di GTN pari a 25 e 50 µg e nel soggetto trattato con dosi pari a 50 e 100 µg è stato osservato un incremento dose dipendente della RACauc, mentre nel soggetto trattato con dosi maggiori (200 e 400 µg) è stata osservata una riduzione dose dipendente della RACauc. Indipendentemente dal tipo di stimolo utilizzato, (GTN o iperemia) tutte le variazioni di compliance arteriosa rilevate col metodo ultrasonografico erano perfettamente apprezzabili anche col metodo pletismografico e l’andamento delle curve di variazione nel tempo erano sostanzialmente identiche. In conclusione, il metodo pletismografico risulta essere altrettanto sensibile quanto quello ultrasonografico. Pur non potendo essere considerati intercambiabili i due metodi forniscono essenzialmente lo stesso tipo di informazioni. La tecnica pletismografica proposta può pertanto essere considerata un metodo alternativo a quello ultrasonografico, utilizzabile per il riconoscimento ed il monitoraggio in vivo, nell’uomo, delle variazioni di compliance arteriosa dell’avambraccio.

Determinazione della compliance arteriosa: validazione di un metodo pletismografico versus uno ultrasonografico / M. Amato, L. Pustina, C. Sirtori, E. Tremoli, D. Baldassarre. ((Intervento presentato al 15. convegno CONGRESSO NAZIONALE DELLA SOCIETÀ ITALIANA PER LO STUDIO DELL’ARTERIOSCLEROSI tenutosi a Roma nel 2001.

Determinazione della compliance arteriosa: validazione di un metodo pletismografico versus uno ultrasonografico

C. Sirtori;D. Baldassarre
Ultimo
2001

Abstract

Uno dei parametri utilizzati per studiare l’alterata funzionalità endoteliale è la compliance arteriosa. Tale parametro descrive le proprietà elastiche delle arterie ed è noto essere significativamente ridotto in soggetti con elevato rischio coronarico ed in soggetti portatori di fattori di rischio di aterosclerosi. Presso il Centro E. Grossi Paoletti del Dipartimento di Scienze Farmacologiche di Milano è stato sviluppato un nuovo metodo pletismografico per la determinazione non-invasiva della compliance arteriosa. La metodica prevede la registrazione continua e simultanea delle variazioni di volume dell’avambraccio e della pressione sanguigna e consente di ottenere la curva compliance-pressione (FAC) e la relativa area sotto la curva (FACauc). Tale metodo è stato precedentemente validato valutando la sua capacità di rilevare variazioni di compliance indotte da acetilcolina e nitroglicerina (GTN) così come di rilevare differenze fra soggetti ipercolesterolemici e controlli normocolesterolemici. Scopo del presente studio è stato quello di validare ulteriormente la metodica proposta confrontandola con l’echotracking system, un sistema ultrasonografico accettato come metodo di riferimento per la determinazione della compliance arteriosa. Lo studio è stato condotto in 12 soggetti. Per ciascuno di essi è stata valutata la curva compliance-pressione ottenuta, a livello dell’avambraccio, sia pletismograficamente che ultrasonograficamente. L’accordo tra metodi è stato valutato confrontando 36 determinazioni di compliance ottenute con le due tecniche. La FACauc variava tra 2.41x10-2 e 6.73x10-2, con una media di 4.15x10-2±1.10x10-2 ml•100ml-1avambraccio•mmHg-1•mmHg, mentre la compliance dell’arteria radiale (RACauc) variava tra 1.06x10-2 e 5.64x10-2, con un valore medio di 3.27x10-2±1.12x10-2 mm2/mmHg x 10-3•mmHg. Lo scarto tra metodi era pari a –0.87x10-2 ± 0.61x10-2, con un coefficiente di ripetibilità pari a 2.13x10-2. I limiti di accordo tra sistemi variavano tra –2.1x10-2 e 0.35x10-2. La differenza assoluta tra metodi era pari a 0.93x10-2±0.53x10-2, con un coefficiente di variazione del 11.7% ed un coefficiente di correlazione di 0.85 (y = 0.014 + 0.83X; P < 0.0001). In 3 soggetti, l’accordo tra metodi è stato analizzato valutando la cinetica di variazione nel tempo della RACauc e della FACauc durante iperemia reattiva. Sebbene non identica in termini assoluti, la stessa cinetica era chiaramente apprezzabile utilizzando entrambi i sistemi. In 5 soggetti, infine, l’accordo tra metodi è stato anche valutato considerando le variazioni di compliance arteriosa indotta da GTN. In ogni soggetto sono state valutate la FACauc e la RACauc al basale e 4 minuti dopo la somministrazione di due diverse dosi di GTN. Nei 3 soggetti trattati con dosi di GTN pari a 25 e 50 µg e nel soggetto trattato con dosi pari a 50 e 100 µg è stato osservato un incremento dose dipendente della RACauc, mentre nel soggetto trattato con dosi maggiori (200 e 400 µg) è stata osservata una riduzione dose dipendente della RACauc. Indipendentemente dal tipo di stimolo utilizzato, (GTN o iperemia) tutte le variazioni di compliance arteriosa rilevate col metodo ultrasonografico erano perfettamente apprezzabili anche col metodo pletismografico e l’andamento delle curve di variazione nel tempo erano sostanzialmente identiche. In conclusione, il metodo pletismografico risulta essere altrettanto sensibile quanto quello ultrasonografico. Pur non potendo essere considerati intercambiabili i due metodi forniscono essenzialmente lo stesso tipo di informazioni. La tecnica pletismografica proposta può pertanto essere considerata un metodo alternativo a quello ultrasonografico, utilizzabile per il riconoscimento ed il monitoraggio in vivo, nell’uomo, delle variazioni di compliance arteriosa dell’avambraccio.
2001
Settore BIO/14 - Farmacologia
SOCIETÀ ITALIANA PER LO STUDIO DELL’ARTERIOSCLEROSI
Determinazione della compliance arteriosa: validazione di un metodo pletismografico versus uno ultrasonografico / M. Amato, L. Pustina, C. Sirtori, E. Tremoli, D. Baldassarre. ((Intervento presentato al 15. convegno CONGRESSO NAZIONALE DELLA SOCIETÀ ITALIANA PER LO STUDIO DELL’ARTERIOSCLEROSI tenutosi a Roma nel 2001.
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