The nonunion rate in forearm fractures is less than 2% when a proper technique is used, while this rate increases when ulnar lesions are associated. After these considerations, we started a new strategy for the treatment of ulnar nonunion by combining use of an intramedullary nailing with PrP (platelet-rich plasma), which contains growth factors known for their regenerative properties. We present three different cases of delayed atrophic nonunion which have been surgically treated in order to remove the previous synthesis, perform a curettage of the nonunion area and insert an ulnar rod with PrP interposition. About 20 months after surgery X-ray showed the restoration of regular skeletal filling without axial defects and at the clinical examination there was no functional limitation. We believe that the use of autologous platelet gel represents a useful cotreatment in difficult cases of inactive nonunion, even if further studies need to be performed.

Il tasso di pseudoartrosi nelle fratture dell’avambraccio si aggira intorno al 2%, ma aumenta quando vi è anche la presenza di una lesione a carico dell’ulna. Abbiamo impostato una nuova strategia per il trattamento della pseudoartrosi ulnare, combinando l’uso di un chiodo endomidollare con l’infiltrazione nel sito di pseudoartrosi di plasma autologo ricco di piastrine (PrP). Presentiamo tre diversi casi riguardanti giovani pazienti affetti da pseudoartrosi atrofica dell’ulna. La pseudoartrosi, radiograficamente documentata, è stata trattata chirurgicamente mediante la rimozione dei mezzi di sintesi precedentemente impiantati, il curettage del focolaio di pseudoartrosi e la sintesi con chiodo endomidollare ulnare con infiltrazione del PrP. I controlli clinico-radiografici a 20 mesi dall’intervento hanno mostrato regolari processi riparativi in assenza di deviazioni assiali e deficit funzionale. Crediamo che l’utilizzo di gel piastrinico autologo rappresenti un utile co-trattamento nei casi di pseudoartrosi atrofica; tuttavia l’utilizzo combinato tra chiodo ulnare e PrP richiede ulteriori approfondimenti.

Pseudoartrosi dell'ulna : un nuovo approccio con chiodo endomidollare e PRP / A. Memeo, L. Pedretti, C. Maccario, W. Albisetti. - In: AGGIORNAMENTI CIO. - ISSN 1970-6839. - 17:2(2011), pp. 49-55. [10.1007/s10351-011-0010-9]

Pseudoartrosi dell'ulna : un nuovo approccio con chiodo endomidollare e PRP

L. Pedretti
Secondo
;
W. Albisetti
Ultimo
2011

Abstract

The nonunion rate in forearm fractures is less than 2% when a proper technique is used, while this rate increases when ulnar lesions are associated. After these considerations, we started a new strategy for the treatment of ulnar nonunion by combining use of an intramedullary nailing with PrP (platelet-rich plasma), which contains growth factors known for their regenerative properties. We present three different cases of delayed atrophic nonunion which have been surgically treated in order to remove the previous synthesis, perform a curettage of the nonunion area and insert an ulnar rod with PrP interposition. About 20 months after surgery X-ray showed the restoration of regular skeletal filling without axial defects and at the clinical examination there was no functional limitation. We believe that the use of autologous platelet gel represents a useful cotreatment in difficult cases of inactive nonunion, even if further studies need to be performed.
Il tasso di pseudoartrosi nelle fratture dell’avambraccio si aggira intorno al 2%, ma aumenta quando vi è anche la presenza di una lesione a carico dell’ulna. Abbiamo impostato una nuova strategia per il trattamento della pseudoartrosi ulnare, combinando l’uso di un chiodo endomidollare con l’infiltrazione nel sito di pseudoartrosi di plasma autologo ricco di piastrine (PrP). Presentiamo tre diversi casi riguardanti giovani pazienti affetti da pseudoartrosi atrofica dell’ulna. La pseudoartrosi, radiograficamente documentata, è stata trattata chirurgicamente mediante la rimozione dei mezzi di sintesi precedentemente impiantati, il curettage del focolaio di pseudoartrosi e la sintesi con chiodo endomidollare ulnare con infiltrazione del PrP. I controlli clinico-radiografici a 20 mesi dall’intervento hanno mostrato regolari processi riparativi in assenza di deviazioni assiali e deficit funzionale. Crediamo che l’utilizzo di gel piastrinico autologo rappresenti un utile co-trattamento nei casi di pseudoartrosi atrofica; tuttavia l’utilizzo combinato tra chiodo ulnare e PrP richiede ulteriori approfondimenti.
Ulna ; pseudoartrosi ; PrP ; chiodo endomidollare
Settore MED/33 - Malattie Apparato Locomotore
Settore MED/34 - Medicina Fisica e Riabilitativa
2011
Article (author)
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