E' noto come l'infezione da HIV in età pediatrica presenti pro¬blematiche diverse rispetto agli adulti,anche riguardo a interven¬ti preventivi come le vaccinazioni che, nella norma,sono praticate nei primi mesi di vita, in un momento in cui è ancora difficile stabilire se la sieropositività per HIV sia da attribuire a una reale infezione o non piuttosto a un passaggio passivo di anticor¬pi di origine materna. L'orientamento attuale, comunque, è quello di immunizzare i bambini sieropositivi alla nascita allo stesso modo di quelli normali con l'avvertenza, tuttavia,di sostituire il vaccino antipoliomielitico attenuato con la formulazione inattiva¬ta(1). La presente ricerca è stata condotta allo scopo di valutare la risposta anticorpale a due vaccinazioni obbligatorie (antipoliomie litica e antitetanica) in bambini sieropositivi alla nascita e di confrontarla in rapporto al loro stato di infezione da HIV eviden¬ziato nel corso di un follow-up clinico-virologico. Sono stati esaminati in totale 72 bambini positivi alla nascita per anticorpi anti-HIV: 52 di essi (gruppo A) si erano siero negativizzati e non presentavano segni clinici e/o sierologici compatibili con infezione da HIV, 20 (gruppo B) erano sicuramente infetti, a diversi stadi di evoluzione della sindrome. Da ciascun bambino sono stati ottenuti almeno due campioni di siero, uno prima delle vaccinazioni e uno non prima di un mese dall'ultima dose di vaccino.Pet alcuni bambini si è potuto dispor- re di ulteriori campioni prelevati successivamente a una dose boo- ster di vaccino antipoliomielitico. Gli anticorpi antipoliomielitici sono stati titolati con meto- dica di microneutralizzazione, gli anticorpi antitossina tetanica con un metodo di emoagglutinazione passiva (Tetan Test- Istituto Sieroterapico Milanese). Le percentuali di risposta alla vaccinazione antipoliomielitica e antitetanica (globalmente >80'b e>75%) si sono comunque rivela- te simili nei due gruppi di soggetti. Per i livelli anticornali, indicati come medie geometriche dei titoli (MGT), non si sono evi- denziate differenze significative confrontando i due gruppi di bambini, con l'eccezione di: - MGT più elevate (p <0,05) solo verso poliovirus tipo l negli ap- partenenti al gruppo A dopo la dose booster; - MGT più elevate (p<0,05) negli appartenenti al gruppo A dopo tre .dosi di anatossina tetanica. Su un piccolo numero di bambini, per i quali si disponeva di un campione di siero prelevato a distanza di 6 mesi dall'ultima do- se di vaccinazione antipoliomielitica e 1.2 mesi dalla terza dose di anatossina tetanica, .è stato possibile effettuare una valutazio ne, seppure approssimativa, della persistenza dello stato protetti vo. Per quanto riguarda i livelli degli anticorpi antipoliomieliti ci, se ne è osservato un decremento in tutti i quattro bambini in- fetti con HIV e in tre dei sette non infetti; relativamente agli anticorpi antitetanici, livelli non protettivi sono stati rileva- ti in tre dei sei soggetti infetti e in nessuno dei tre non infetti. I risultati di questa indagine confermano la capacità dei bambi ni con infezione da HIV di rispondere adeguatamente ai due vaccini presi in considerazione (2,3), quantunque l'intensità della rispo- sta in antitossina tetanica sia stata superiore nei soggetti andati incontro a sieronegativizzazione. Gli insoddisfacenti livelli di anticorpi antipoliomielitici o antitetanici osservati nel pur esiguo numero di campioni di siero provenienti da bambini infetti, a distanza di mesi dall'ultima do- se di vaccino, potrebbe essere interpretati come il risultato di un livello protettivo iniziale più basso e non necessariamente espressione di avanzata compromissione dell'immunocompetenza. Da questi risultati emerge comunque la necessità di valutare in modo approfondito il comportamento alle vaccinazioni di bambini sieropositivi alla nascita, soprattutto se in essi vi sia evidenza di infezione attiva da HIV, al fine di prospettare l'even¬tualità di dosi aggiuntive di vaccino al di fuori della schedula tradizionale.

RISPOSTA ALLA VACCINAZIONE ANTIPOLIOMIELITICA E ANTITETANICA IN BAMBINI SIEROPOSITIVI PER HIV ALLA NASCITA / M. Barbi, M.R. Biffi, S. Binda, C. Luraschi, F. Pregliasco, M.L. Profeta. ((Intervento presentato al 35°. convegno L'igiene e la Sanità Pubblica verso l'Europa tenutosi a Montecatini Terme nel 1992.

RISPOSTA ALLA VACCINAZIONE ANTIPOLIOMIELITICA E ANTITETANICA IN BAMBINI SIEROPOSITIVI PER HIV ALLA NASCITA.

M. Barbi
Primo
;
M.R. Biffi;S. Binda;F. Pregliasco
Penultimo
;
1992

Abstract

E' noto come l'infezione da HIV in età pediatrica presenti pro¬blematiche diverse rispetto agli adulti,anche riguardo a interven¬ti preventivi come le vaccinazioni che, nella norma,sono praticate nei primi mesi di vita, in un momento in cui è ancora difficile stabilire se la sieropositività per HIV sia da attribuire a una reale infezione o non piuttosto a un passaggio passivo di anticor¬pi di origine materna. L'orientamento attuale, comunque, è quello di immunizzare i bambini sieropositivi alla nascita allo stesso modo di quelli normali con l'avvertenza, tuttavia,di sostituire il vaccino antipoliomielitico attenuato con la formulazione inattiva¬ta(1). La presente ricerca è stata condotta allo scopo di valutare la risposta anticorpale a due vaccinazioni obbligatorie (antipoliomie litica e antitetanica) in bambini sieropositivi alla nascita e di confrontarla in rapporto al loro stato di infezione da HIV eviden¬ziato nel corso di un follow-up clinico-virologico. Sono stati esaminati in totale 72 bambini positivi alla nascita per anticorpi anti-HIV: 52 di essi (gruppo A) si erano siero negativizzati e non presentavano segni clinici e/o sierologici compatibili con infezione da HIV, 20 (gruppo B) erano sicuramente infetti, a diversi stadi di evoluzione della sindrome. Da ciascun bambino sono stati ottenuti almeno due campioni di siero, uno prima delle vaccinazioni e uno non prima di un mese dall'ultima dose di vaccino.Pet alcuni bambini si è potuto dispor- re di ulteriori campioni prelevati successivamente a una dose boo- ster di vaccino antipoliomielitico. Gli anticorpi antipoliomielitici sono stati titolati con meto- dica di microneutralizzazione, gli anticorpi antitossina tetanica con un metodo di emoagglutinazione passiva (Tetan Test- Istituto Sieroterapico Milanese). Le percentuali di risposta alla vaccinazione antipoliomielitica e antitetanica (globalmente >80'b e>75%) si sono comunque rivela- te simili nei due gruppi di soggetti. Per i livelli anticornali, indicati come medie geometriche dei titoli (MGT), non si sono evi- denziate differenze significative confrontando i due gruppi di bambini, con l'eccezione di: - MGT più elevate (p <0,05) solo verso poliovirus tipo l negli ap- partenenti al gruppo A dopo la dose booster; - MGT più elevate (p<0,05) negli appartenenti al gruppo A dopo tre .dosi di anatossina tetanica. Su un piccolo numero di bambini, per i quali si disponeva di un campione di siero prelevato a distanza di 6 mesi dall'ultima do- se di vaccinazione antipoliomielitica e 1.2 mesi dalla terza dose di anatossina tetanica, .è stato possibile effettuare una valutazio ne, seppure approssimativa, della persistenza dello stato protetti vo. Per quanto riguarda i livelli degli anticorpi antipoliomieliti ci, se ne è osservato un decremento in tutti i quattro bambini in- fetti con HIV e in tre dei sette non infetti; relativamente agli anticorpi antitetanici, livelli non protettivi sono stati rileva- ti in tre dei sei soggetti infetti e in nessuno dei tre non infetti. I risultati di questa indagine confermano la capacità dei bambi ni con infezione da HIV di rispondere adeguatamente ai due vaccini presi in considerazione (2,3), quantunque l'intensità della rispo- sta in antitossina tetanica sia stata superiore nei soggetti andati incontro a sieronegativizzazione. Gli insoddisfacenti livelli di anticorpi antipoliomielitici o antitetanici osservati nel pur esiguo numero di campioni di siero provenienti da bambini infetti, a distanza di mesi dall'ultima do- se di vaccino, potrebbe essere interpretati come il risultato di un livello protettivo iniziale più basso e non necessariamente espressione di avanzata compromissione dell'immunocompetenza. Da questi risultati emerge comunque la necessità di valutare in modo approfondito il comportamento alle vaccinazioni di bambini sieropositivi alla nascita, soprattutto se in essi vi sia evidenza di infezione attiva da HIV, al fine di prospettare l'even¬tualità di dosi aggiuntive di vaccino al di fuori della schedula tradizionale.
ott-1992
HIV ; Vaccinazioni dell'infanzia ; Risposta anticorpale
Settore MED/42 - Igiene Generale e Applicata
RISPOSTA ALLA VACCINAZIONE ANTIPOLIOMIELITICA E ANTITETANICA IN BAMBINI SIEROPOSITIVI PER HIV ALLA NASCITA / M. Barbi, M.R. Biffi, S. Binda, C. Luraschi, F. Pregliasco, M.L. Profeta. ((Intervento presentato al 35°. convegno L'igiene e la Sanità Pubblica verso l'Europa tenutosi a Montecatini Terme nel 1992.
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