L’elevazione del seno mascellare a scopo implantologico rappresenta un’opzione terapeutica predicibile e affidabile per la riabilitazione protesica nei settori latero-posteriori atrofici . Storicamente,il trattamento implantare dapprima riservato ai pazienti totalmente edentuli è stato successivamente esteso anche ai pazienti parzialmente edentuli. A livello dell’arcata superiore, il clinico spesso si confronta con atrofie ossee che non permettono il posizionamento degli impianti se non precedute da una fase ricostruttiva rappresentata da interventi di elevazione del seno mascellare eventualmente associati a interventi di ricostruzione ossea nei tre piani dello spazio . Diverse classificazioni hanno valutato le varie opzioni terapeutiche in caso di atrofia . Tuttavia, questi tipi di intervento presentano rischi e complicanze intra- e post-operatorie superiori al semplice posizionamento implantare in osso nativo; le complicanze post-operatorie possono essere rilevanti, coinvolgendo i distretti anatomici limitrofi , con il rischio di complicanze anche gravi. La sinusite mascellare post-implantare è la complicanza più frequente conseguente all’elevazione di seno mascellare, in una percentuale intorno al 3% come dimostrato dai dati della letteratura . La complicanza infettiva post-elevazione di seno mascellare può essere di pertinenza non esclusivamente odontoiatrica, ma anche di altre branche della medicina, quali la chirurgia maxillo-facciale e l’otorinolaringoiatria. Esistono inoltre condizioni anatomiche o patologiche che rappresentano una controindicazione all’elevazione del seno mascellare. Occorre quindi identifi care preventivamente e, quando possibile, risolvere tali controindicazioni, che possono essere reversibili o irreversibili . È evidente come la gestione del paziente candidato al rialzo di seno non possa prescindere da una collaborazione multidisciplinare tra i vari specialisti, fi nalizzata a ottimizzare il risultato chirurgico riducendo al minimo le possibili complicanze postoperatorie, attraverso un iter diagnostico-terapeutico idoneo.
Elevazione del seno mascellare:criteri di scelta tra le varie metodiche e prevenzione delle complicanze / T. Testori, M. Chiapasco. ((Intervento presentato al convegno Congresso Nazionale del Collegio Dei Docenti di Odontoiatria, L' ODONTOIATRIA DEL TERZO MILLENNIO tenutosi a ROMA nel april 2002.
Elevazione del seno mascellare:criteri di scelta tra le varie metodiche e prevenzione delle complicanze
M. ChiapascoUltimo
2002
Abstract
L’elevazione del seno mascellare a scopo implantologico rappresenta un’opzione terapeutica predicibile e affidabile per la riabilitazione protesica nei settori latero-posteriori atrofici . Storicamente,il trattamento implantare dapprima riservato ai pazienti totalmente edentuli è stato successivamente esteso anche ai pazienti parzialmente edentuli. A livello dell’arcata superiore, il clinico spesso si confronta con atrofie ossee che non permettono il posizionamento degli impianti se non precedute da una fase ricostruttiva rappresentata da interventi di elevazione del seno mascellare eventualmente associati a interventi di ricostruzione ossea nei tre piani dello spazio . Diverse classificazioni hanno valutato le varie opzioni terapeutiche in caso di atrofia . Tuttavia, questi tipi di intervento presentano rischi e complicanze intra- e post-operatorie superiori al semplice posizionamento implantare in osso nativo; le complicanze post-operatorie possono essere rilevanti, coinvolgendo i distretti anatomici limitrofi , con il rischio di complicanze anche gravi. La sinusite mascellare post-implantare è la complicanza più frequente conseguente all’elevazione di seno mascellare, in una percentuale intorno al 3% come dimostrato dai dati della letteratura . La complicanza infettiva post-elevazione di seno mascellare può essere di pertinenza non esclusivamente odontoiatrica, ma anche di altre branche della medicina, quali la chirurgia maxillo-facciale e l’otorinolaringoiatria. Esistono inoltre condizioni anatomiche o patologiche che rappresentano una controindicazione all’elevazione del seno mascellare. Occorre quindi identifi care preventivamente e, quando possibile, risolvere tali controindicazioni, che possono essere reversibili o irreversibili . È evidente come la gestione del paziente candidato al rialzo di seno non possa prescindere da una collaborazione multidisciplinare tra i vari specialisti, fi nalizzata a ottimizzare il risultato chirurgico riducendo al minimo le possibili complicanze postoperatorie, attraverso un iter diagnostico-terapeutico idoneo.Pubblicazioni consigliate
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