In the late Middle Ages the conditions to obtain a citizenship differ from place to place in the communes of Northern and Central Italy and are governed by civic statutes. Between the fourteenth and fifteenth century many cities are included in larger political dominations and the right to grant new citizenships gradually becomes a tool in the hands of princes, a way to affirm their power over the local ruling class. This essay examines the Privilegium civilitatis that the citizens of Parma and Reggio grant each other at the beginning of the fifteenth century, when both cities are part of the state built by Ottobuono Terzi after the death of the duke of Milan. This mutual exchange of citizenship, actively supported by Ottobuono, involves the dominant classes of Parma and Reggio and represents an attempt to strengthen the ties between the two cities and also Ottobuono's authority over them. This very interesting document is characterized by the use of a strongly evocative language which is full of references to auctoritates like Aristotle and Seneca and also to concrete political practices carried out by late medieval princes. The author analyzes the structure and language of this Privilegium civilitatis reconstructing a project which appears to be in line with the new political experience of the construction of regional states. In this process the expansion of powers of the prince tends to make the condition of civis blur into that of subditus with a passage of prerogatives from the local ruling classes to the prince

Nel tardo medioevo le condizioni per ottenere la cittadinanza sono diverse da luogo a luogo nei comuni dell'Italia centro-settentrionale e sono regolate dagli statuti cittadini. Tra il XIV e il XV secolo molte città vengono assorbite all'interno di dominazioni più vaste e il diritto di concessione di cittadinanza gradualmente diventa uno strumento nelle mani dei principi per affermare il loro potere sui ceti dirigenti locali.Il saggio esamina il privilegium civilitatis che i cittadini di Parma e di Reggio si garantiscono reciprocamente all'inizio del XV secolo, quando entrambe le città diventano parte dello stato costituito da Ottobuono Terzi dopo la morte del duca di Milano. Questo mutuo scambio di cittadinanza, attivamente sostenuto da Ottobuono, coinvolge le élite dominanti di Parma e di Reggio e rappresenta un tentativo di rafforzare i legami fra le due città e l'autorità di Ottobuono su di esse. Questo documento è inoltre caratterizzato dall'uso di un linguaggio estremamente evocativo, ricco di riferimento alle auctoritates come Aristotele e Seneca e alle pratiche politiche concrete portate avanti dai principi tardomedievali. L'autore analizza la struttura e il linguaggio di questo privilegium civilitatis ricostruendo un progetto che è in linea con la nuova esperienza politica della costruzione degli stati regionali. All'interno di questo processo l'estendersi dei poteri del principe tende a trasformare la condizione di civis in quella di subditus con un passaggio delle prerogative dalla classe dirigente locale al principe stesso.

Una reciproca e collettiva concessione di cittadinanza : Parma e Reggio all'inizio del '400 / G. Albini. - In: NUOVA RIVISTA STORICA. - ISSN 0029-6236. - 96:1(2012), pp. 115-144.

Una reciproca e collettiva concessione di cittadinanza : Parma e Reggio all'inizio del '400

G. Albini
Primo
2012

Abstract

In the late Middle Ages the conditions to obtain a citizenship differ from place to place in the communes of Northern and Central Italy and are governed by civic statutes. Between the fourteenth and fifteenth century many cities are included in larger political dominations and the right to grant new citizenships gradually becomes a tool in the hands of princes, a way to affirm their power over the local ruling class. This essay examines the Privilegium civilitatis that the citizens of Parma and Reggio grant each other at the beginning of the fifteenth century, when both cities are part of the state built by Ottobuono Terzi after the death of the duke of Milan. This mutual exchange of citizenship, actively supported by Ottobuono, involves the dominant classes of Parma and Reggio and represents an attempt to strengthen the ties between the two cities and also Ottobuono's authority over them. This very interesting document is characterized by the use of a strongly evocative language which is full of references to auctoritates like Aristotle and Seneca and also to concrete political practices carried out by late medieval princes. The author analyzes the structure and language of this Privilegium civilitatis reconstructing a project which appears to be in line with the new political experience of the construction of regional states. In this process the expansion of powers of the prince tends to make the condition of civis blur into that of subditus with a passage of prerogatives from the local ruling classes to the prince
Nel tardo medioevo le condizioni per ottenere la cittadinanza sono diverse da luogo a luogo nei comuni dell'Italia centro-settentrionale e sono regolate dagli statuti cittadini. Tra il XIV e il XV secolo molte città vengono assorbite all'interno di dominazioni più vaste e il diritto di concessione di cittadinanza gradualmente diventa uno strumento nelle mani dei principi per affermare il loro potere sui ceti dirigenti locali.Il saggio esamina il privilegium civilitatis che i cittadini di Parma e di Reggio si garantiscono reciprocamente all'inizio del XV secolo, quando entrambe le città diventano parte dello stato costituito da Ottobuono Terzi dopo la morte del duca di Milano. Questo mutuo scambio di cittadinanza, attivamente sostenuto da Ottobuono, coinvolge le élite dominanti di Parma e di Reggio e rappresenta un tentativo di rafforzare i legami fra le due città e l'autorità di Ottobuono su di esse. Questo documento è inoltre caratterizzato dall'uso di un linguaggio estremamente evocativo, ricco di riferimento alle auctoritates come Aristotele e Seneca e alle pratiche politiche concrete portate avanti dai principi tardomedievali. L'autore analizza la struttura e il linguaggio di questo privilegium civilitatis ricostruendo un progetto che è in linea con la nuova esperienza politica della costruzione degli stati regionali. All'interno di questo processo l'estendersi dei poteri del principe tende a trasformare la condizione di civis in quella di subditus con un passaggio delle prerogative dalla classe dirigente locale al principe stesso.
cittadinanza ; Parma ; Reggio ; 15. secolo
Settore M-STO/01 - Storia Medievale
2012
Article (author)
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