Scopo del lavoro. Il lavoro si prefigge di valutare retrospettivamente le variabili clinico-anamnestiche (segni e sintomi, durata dei sintomi, stadiazione) e patologiche (categorie istopatologiche) nei cani affetti da neoplasie nasali alla prima presentazione, con l’intento di delineare dei possibili profili clinici caratterizzanti. Inoltre, è stato esplorato l’impatto prognostico della stadiazione e delle categorie istopatologiche sul tempo di sopravvivenza dei soggetti. Materiali e metodi. I criteri di inclusione assoluti sono stati:diagnosi istologica di tumore nasale alla prima presentazione senza pregressi trattamenti, segnalamento, descrizione dei segni e sintomi e loro durata, stadiazione (Owen, WHO 1980). L’analisi statistica ha visto come prima fase la creazione di 5 gruppi di sintomatologia: Nasale o Respiratorio (dispnea, scolo nasale, starnuto, reverse-sneeze); Epistassi; Deformazione del profilo fronto-nasale ed algia alla palpazione; Oculare (scolo oculare/ esoftalmo - secchezza del tartufo); Neurologico. Con l’utilizzo di un’analisi delle corrispondenze multiple ed il successivo clustering, per ogni gruppo, sono stati delineati i profili di sintomatologia caratterizzanti i pazienti e si è cercata una possibile associazione tra essi (test X2 di Pearson). Nella seconda fase è stata ricercata l’associazione tra questi profili e stadiazione, durata dei sintomi e categorizzazione istologica (epiteliale maligno; mesenchimale maligno; altri maligni; benigni) (test X2 di Pearson; ANOVA ad una via). Per l’analisi delle sopravvivenze sono state eseguite una curva di incidenza cruda di morte a causa di neoplasia suddivisa per stadiazione (escludendo i tumori benigni) e una curva di incidenza per categorizzazione istologica (Hazard Ratio con modello di Fine and Gray). In tutte le analisi statistiche è stato considerato significativo un P<0,05. Risultati. Su 395 record clinici revisionati, 254 cani rispondevano ai criteri di inclusione assoluti. La media di durata dei sintomi prima della diagnosi è di 118 giorni (7-1095). La diagnosi istologica è stata di tumore epiteliale maligno (159), mesenchimale maligno(67), altri maligni(15) e benigni(13). La stadiazione ha permesso di classificarli in: T1N0M0 (63), T2N0M0 (56), T3N0M0 (80), TxN+M0 (42) e TxNxM+ (13). In soli 65 casi sono state applicate differenti terapie oncologiche. I profili “dispnea assente”,“starnuto presente” e “scolo nasale presente”; “epistassi presente”; “deformazione profilo fronto-nasale assente”e “algia alla palpazione assente”;“scolo oculare/esoftalmo assente” e “secchezza del tartufo assente”;“sintomi neurologici assenti”sono risultati i più numerosi rispettivamente all’interno di ogni singolo gruppo. Tendenzialmente soggetti che non presentano epistassi hanno tumori T3 e sintomi neurologici, a loro volta associati alla presenza di metastasi a distanza. La presenza di epistassi si associa invece alla presenza di tumori T1/T2 e alla mancanza di sintomi neurologici. I tumori T3 sono più frequentemente associati ad alterazioni oculari e del profilo osseo mentre con tumori T1/T2 tali alterazioni sono assenti. La mancanza di sintomi respiratori si associa ad assenza di metastasi. Il follow-up risulta mancante in 53 cani. La sopravvivenza mediana dei 201 soggetti è stata di 90 giorni (media di 290, 0-4230). I cani che presentano tumore nasale già metastatico hanno una prognosi più sfavorevole mentre i cani con tumori T1 hanno una prognosi più favorevole. Non si evidenzia differenza di sopravvivenza tra cani affetti da diversi istotipi maligni. Conclusioni. Il segnalamento della popolazione canina studiata è sovrapponibile a quello precedentemente descritto in letteratura. La presenza di segni e sintomi nasali, seppur aspecifici, devono favorire l’utilizzo di indagini diagnostiche al fine di ottenere una diagnosi di certezza il più precocemente possibile. Le associazioni statisticamente significative rinvenute esplorano le interazioni esistenti tra i molteplici segni e sintomi che caratterizzano il paziente affetto da tale neoplasia. Dai risultati si evince come l’epistassi possa essere associata a tumore di piccole dimensioni e quindi con una prognosi più favorevole mentre la presenza di sintomi neurologici si associa ad un tumore in stadio avanzato e con prognosi più sfavorevole. L’eterogeneità e il basso numero di terapie applicate non ha permesso di indagarne l’impatto prognostico.

I tumori delle cavità nasali del cane : studio dei profili anamnestico-clinico-patologici in 254 casi (1988-2011) / R. Ferrari, G. Demarchi, P. Boracchi, V. Grieco, C. Bartolomei, D. Stefanello, C.M. Mortellaro. ((Intervento presentato al 73. convegno Congresso internazionale multisala SCIVAC tenutosi a Rimini nel 2012.

I tumori delle cavità nasali del cane : studio dei profili anamnestico-clinico-patologici in 254 casi (1988-2011)

R. Ferrari;P. Boracchi;V. Grieco;D. Stefanello;C.M. Mortellaro
2012

Abstract

Scopo del lavoro. Il lavoro si prefigge di valutare retrospettivamente le variabili clinico-anamnestiche (segni e sintomi, durata dei sintomi, stadiazione) e patologiche (categorie istopatologiche) nei cani affetti da neoplasie nasali alla prima presentazione, con l’intento di delineare dei possibili profili clinici caratterizzanti. Inoltre, è stato esplorato l’impatto prognostico della stadiazione e delle categorie istopatologiche sul tempo di sopravvivenza dei soggetti. Materiali e metodi. I criteri di inclusione assoluti sono stati:diagnosi istologica di tumore nasale alla prima presentazione senza pregressi trattamenti, segnalamento, descrizione dei segni e sintomi e loro durata, stadiazione (Owen, WHO 1980). L’analisi statistica ha visto come prima fase la creazione di 5 gruppi di sintomatologia: Nasale o Respiratorio (dispnea, scolo nasale, starnuto, reverse-sneeze); Epistassi; Deformazione del profilo fronto-nasale ed algia alla palpazione; Oculare (scolo oculare/ esoftalmo - secchezza del tartufo); Neurologico. Con l’utilizzo di un’analisi delle corrispondenze multiple ed il successivo clustering, per ogni gruppo, sono stati delineati i profili di sintomatologia caratterizzanti i pazienti e si è cercata una possibile associazione tra essi (test X2 di Pearson). Nella seconda fase è stata ricercata l’associazione tra questi profili e stadiazione, durata dei sintomi e categorizzazione istologica (epiteliale maligno; mesenchimale maligno; altri maligni; benigni) (test X2 di Pearson; ANOVA ad una via). Per l’analisi delle sopravvivenze sono state eseguite una curva di incidenza cruda di morte a causa di neoplasia suddivisa per stadiazione (escludendo i tumori benigni) e una curva di incidenza per categorizzazione istologica (Hazard Ratio con modello di Fine and Gray). In tutte le analisi statistiche è stato considerato significativo un P<0,05. Risultati. Su 395 record clinici revisionati, 254 cani rispondevano ai criteri di inclusione assoluti. La media di durata dei sintomi prima della diagnosi è di 118 giorni (7-1095). La diagnosi istologica è stata di tumore epiteliale maligno (159), mesenchimale maligno(67), altri maligni(15) e benigni(13). La stadiazione ha permesso di classificarli in: T1N0M0 (63), T2N0M0 (56), T3N0M0 (80), TxN+M0 (42) e TxNxM+ (13). In soli 65 casi sono state applicate differenti terapie oncologiche. I profili “dispnea assente”,“starnuto presente” e “scolo nasale presente”; “epistassi presente”; “deformazione profilo fronto-nasale assente”e “algia alla palpazione assente”;“scolo oculare/esoftalmo assente” e “secchezza del tartufo assente”;“sintomi neurologici assenti”sono risultati i più numerosi rispettivamente all’interno di ogni singolo gruppo. Tendenzialmente soggetti che non presentano epistassi hanno tumori T3 e sintomi neurologici, a loro volta associati alla presenza di metastasi a distanza. La presenza di epistassi si associa invece alla presenza di tumori T1/T2 e alla mancanza di sintomi neurologici. I tumori T3 sono più frequentemente associati ad alterazioni oculari e del profilo osseo mentre con tumori T1/T2 tali alterazioni sono assenti. La mancanza di sintomi respiratori si associa ad assenza di metastasi. Il follow-up risulta mancante in 53 cani. La sopravvivenza mediana dei 201 soggetti è stata di 90 giorni (media di 290, 0-4230). I cani che presentano tumore nasale già metastatico hanno una prognosi più sfavorevole mentre i cani con tumori T1 hanno una prognosi più favorevole. Non si evidenzia differenza di sopravvivenza tra cani affetti da diversi istotipi maligni. Conclusioni. Il segnalamento della popolazione canina studiata è sovrapponibile a quello precedentemente descritto in letteratura. La presenza di segni e sintomi nasali, seppur aspecifici, devono favorire l’utilizzo di indagini diagnostiche al fine di ottenere una diagnosi di certezza il più precocemente possibile. Le associazioni statisticamente significative rinvenute esplorano le interazioni esistenti tra i molteplici segni e sintomi che caratterizzano il paziente affetto da tale neoplasia. Dai risultati si evince come l’epistassi possa essere associata a tumore di piccole dimensioni e quindi con una prognosi più favorevole mentre la presenza di sintomi neurologici si associa ad un tumore in stadio avanzato e con prognosi più sfavorevole. L’eterogeneità e il basso numero di terapie applicate non ha permesso di indagarne l’impatto prognostico.
10-giu-2012
Cane ; tumori nasali ; segni e sintomi
Settore VET/09 - Clinica Chirurgica Veterinaria
Settore VET/03 - Patologia Generale e Anatomia Patologica Veterinaria
Settore MED/01 - Statistica Medica
Societá Culturale Italiana Veterinari per Animalí da Compania
SCIVAC
I tumori delle cavità nasali del cane : studio dei profili anamnestico-clinico-patologici in 254 casi (1988-2011) / R. Ferrari, G. Demarchi, P. Boracchi, V. Grieco, C. Bartolomei, D. Stefanello, C.M. Mortellaro. ((Intervento presentato al 73. convegno Congresso internazionale multisala SCIVAC tenutosi a Rimini nel 2012.
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